Cosa è la pasta senza carboidrati?
Tutto quello che c’è da sapere sulla pasta senza carboidrati: cos’è, quali sono i suoi valori nutrizionali, quanta mangiarne e come cucinarla in ricette deliziose.
Sapevate già che esiste una pasta senza carboidrati che sembra essere stata creata per soddisfare le esigenze di coloro che seguono diete a basso contenuto di tali macronutrienti? Ebbene sì, ma non è una novità: proviene dal konjac, una pianta di origini asiatiche dalla cui radice si ricava un tipo di fibra alimentare il cui nome è glucomannano.
Con la farina di konjac si ottengono diversi formati di pasta (tra cui degli spaghetti, gli shirataki) povera di calorie e altamente versatile in cucina nella realizzazione di ricette light ma non solo. Vediamo quali sono i suoi valori nutrizionali e come cucinare la pasta senza carboidrati rendendola più appetitosa di quanto in realtà sia.
Cosa è la pasta senza carboidrati?
Abbiamo detto che è la pasta che si realizza a partire dalla radice di konjac. Quest’ultimo è un ortaggio tipico di alcune parti dell’Asia il cui cormo è particolarmente amidaceo ed usato per produrre il glucomannano, una fibra alimentare solubile. Tale zucchero è alla base di diversi integratori in quanto utilizzato nel trattamento della costipazione, per la perdita di peso e per il diabete di tipo 2. Ma non è esente da controindicazioni.
Tra i suoi impieghi c’è, appunto, quello in ambito alimentare quale ingrediente di una particolare tipologia di pasta. Una pasta senza carboidrati che contiene dalle 10 alle 20 calorie ogni 100 grammi. Se è vero che la pasta di Konjac è un alimento particolarmente indicato per chi vuole perdere peso, è anche vero che non se ne può abusare, e che dovrebbe essere consigliata da un nutrizionista o un medico da inserire nell’ambito di un regime alimentare variegato e nutrizionalmente bilanciato del quale facciano parte, oltre le proteine ed i grassi, anche i carboidrati, fondamentali per il nostro benessere.
Valori nutrizionali della pasta senza carboidrati
La pasta di Konjac non spicca di certo per il suo contenuto di nutrienti, anzi. In quanto ai valori nutrizionali, 100 grammi di alimento contengono, in via generale, circa 10 calorie, 0,1 g di proteine, 1,5 g di carboidrati. Non contiene grassi ma una buona fonte di fibre, 3,6 g (delle quali 3,2 circa sono costituite dal glucomannano).
Quanta pasta di konjac si può mangiare?
La quantità che una persona può o dovrebbe consumare dipende dalle proprie esigenze dietetiche e dalle condizioni di salute individuali. Se è nota per essere a basso contenuto calorico e praticamente priva di carboidrati, bisogna tenere presente il fatto che il glucomannano può assorbire acqua e gonfiarsi nello stomaco, causando una maggiore sensazione di sazietà.
Così come vale per qualsiasi alimento, è consigliabile variare la propria dieta e assicurarsi di includere una gamma equilibrata di nutrienti provenienti da diverse fonti. Cosa che un nutrizionista può aiutare a mettere in pratica. In via generale, una porzione di pasta di konjac ottimale è da 80 grammi circa pesata da secca (che equivalgono ad un piatto di pasta cotta del peso di poco più di 180 g).
Pasta senza carboidrati, come cucinarla
Il bello della pasta senza carboidrati sta nella sua versatilità. Il suo sapore è piuttosto neutro e va ad assorbire egregiamente i condimenti con i quali la si accompagna. Può essere, quindi, cucinata così come si fa con quella di grano, e quindi condita semplicemente con un sugo di pomodoro e basilico, da ravvivare con un pizzico di peperoncino, se piace. Oppure con un pesto di avocado con basilico fresco, aglio, pinoli e olio d’oliva ottenendo un primo vegano leggero e cremoso. Con le tagliatelle di konjac si possono realizzare gustosi pad thai. Potete insaporirle con gamberetti, uova, germogli di soia e arachidi tritate (senza dimenticare salsa di pesce e lime).
Se non riuscite a rinunciare alla tradizione, potete sperimentare una carbonara con la pasta di Konjac, condendo gli spaghetti con pancetta fatta rosolare ed una crema di uova, formaggio pecorino e pepe nero. Si presta anche alla preparazione di zuppe e minestre di verdure: gli udon di konjac possono essere abbinati a miso, alga nori, tofu e cipollotti in un brodo caldo e reso sapido dall’aggiunta di salsa di soia e zenzero.
Altri spunti interessanti? Potete condirla con verdure, curry e latte di cocco; usarla come base del ramen; accompagnarla con un sugo al tonno, con il pesto di basilico o di pomodori secchi. Potete anche insaporirla con una crema di verdure, con patate, fagiolini e una salsa al basilico. O, infine, con un ragù vegetale a base di soia. Sperimentate!