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Cottura a vapore nel forno tradizionale: ecco come si fa

di Teresa Monaco 22 Febbraio 2023 10:45

Cuocere a vapore senza vaporiera è possibile? Certo che sì. Vi spieghiamo come fare utilizzando il forno tradizionale. Anche in questo modo, riuscirete a ottenere ricette gustose ma leggere.

Se state cercando un modo per cucinare che unisca la leggerezza alla bontà e mantenga intatte le proprietà nutritive degli alimenti, siete nel posto giusto: in questo articolo vogliamo proprio parlarvi della cottura a vapore. E, in particolare, di come farla usando il forno tradizionale.

Quali sono i vantaggi della cottura a vapore?

Verdure a vapore

Cuocere a vapore usando il forno tradizionale è abbastanza semplice e ha diversi vantaggi. Innanzitutto, come abbiamo detto in apertura, preserva le caratteriste nutritive, gustative e organolettiche dei cibi e poi permette di non usare grassi vegetali e animali (come olio o burro).

Quindi, se volete mantenere la linea senza perdere il sapore, questa è la scelta giusta da fare. Inoltre, come se non bastasse, cuocendo in questo modo evitate anche la produzione di molecole tossiche e la reazione di Maillard, eliminate il problema dei cattivi odori che spesso si creano in casa e risparmiate tempo e soldi. Già, nonostante la cottura a vapore richieda più tempo rispetto alle altre, permette di cuocere più cibi insieme e soprattutto non necessita di particolare assistenza in fase di preparazione.

Come fare la cottura a vapore? 

Ma arriviamo al dunque: come fare la cottura a vapore? Se a casa non avete una vaporiera o un forno a vapore, potete usare una pentola dai bordi alti in cui adagiare uno scolapasta, su cui poi mettere la vostra pietanza (l’importante è che l’acqua non tocchi il cibo).

In alternativa, potete usare anche il forno tradizionale. In questo caso, dopo aver acceso il forno e averlo portato alla temperatura desiderata, riponete sul fondo un pentolino con circa tre dita d’acqua. Non appena l’acqua inizierà a bollire e il vapore a diffondersi all’interno del forno, riponeteci i cibi da cuocere. La temperatura solitamente raggiunta è di 100 °C, motivo per cui ci andrà un po’ più di tempo per ottenere la cottura desiderata. Il risultato sarà però molto simile a quello che prevede l’uso della vaporiera. Provate per credere.

Cosa si può cuocere a vapore? 

Cottura a vapore

Fondamentalmente non c’è cibo che non dia il meglio di sé con la cottura a vapore. La cucina asiatica, ad esempio, ci insegna che persino i ravioli possono essere cotti a vapore, anche se nella nostra cultura gastronomica siamo di gran lunga più propensi a sfruttare questa modalità con altri alimenti. 

Da precisare poi è che, trattandosi di un tipo di preparazione che preserva tutti i nutrienti degli alimenti, sarebbe un peccato non prestare attenzione alla qualità della materia prima. Quindi, nonostante possiate optare cibi surgelati, avrete risultati gustativi migliori in caso di cibi freschi. Ovviamente i tempi di cottura cambieranno in base al tipo di pietanza. Tuttavia, ce ne sono alcune che possono dare più soddisfazione e che sono, per certi versi, più adatte.

Nel vostro normale forno di casa, potete quindi cucinare a vapore la carne (meglio se bianca, quindi di pollo o tacchino) come il pesce. In entrambi i casi, vi basteranno circa una decina di minuti se la pietanza ha un peso irrisorio o è ridotta in fette abbastanza sottili mentre vi potrebbe occorrere anche mezz’ora nel caso di pesci interi (non esagerate con il peso). Poi anche i crostacei: va da sé che il tempo di cui necessiterete sarà inferiore se sono già sgusciati. 

Anche verdure e tuberi si prestano alla cottura a vapore, anzi sono i più indicati. Dalle zucchine alle carote, passando per patate, topinambur, spinaci, broccoli e così via. Anche in questo caso, se volete ridurre i tempi di cottura, meglio se li riducete a pezzi abbastanza piccoli. Infine, come non menzionare i lievitati come il pane o i già citati ravioli?  

Tra i suggerimenti che invece possiamo darvi per aromatizzare le vostre pietanze c’è quella di sostituire l’acqua con del brodo. Inoltre, è importante sapere che sale o pepe vanno eventualmente aggiunti successivamente alla cottura.

Conclusione

Considerata la cottura light per eccellenza, la cottura a vapore sfrutta quindi la convezione, ossia il calore trasmesso dal vapore acqueo e dall’aria atmosferica, e lascia che le pietanze si cuociano per mezzo dell’umidità dell’acqua. Pertanto, è perfetta per ottenere ricette gustose ma pur sempre salutari. Se adesso è chiaro in che modo potete sfruttare la cottura a vapore, cosa preparerete?