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Crêpes dal mondo: 10 ricette deliziose che puoi rifare a casa

di Walter Farnetti 30 Maggio 2024 15:30

Le crêpes, dolci o salate, sono piccole frittate da personalizzare in tutti i modi: eccone 10 esempi dal mondo che dovreste assaggiare.

In Italia le chiamiamo crespelle. Ma voi conoscete le crêpes e le varianti in giro per il mondo?

Cosa intendiamo per crêpes?

In francese crêpe significa velo e come un velo questo dessert gustoso e arcinoto dovrebbe essere sottile; l’italiano crespella, poi, rimanda al latino crispus (che può richiamare la forma ondulata) o al greco krispos, l’arrotolamento con cui in genere si finisce il piatto. A prescindere da tutte le varianti anche senza latte e da tutte le farciture, le crepes sono frittate fini preparate con farina, uova e latte. La padella per cuocerle è rigorosamente antiaderente, con i bordi bassi, quando non si usano le apposite crepiere in ghisa o ferro. Le versioni salate possono costituire un antipasto sfizioso, ma anche una vera e propria portata principale; le crêpes dolci sono un fine pasto godurioso o un perfetto snack.

Come si fanno le crêpes?

Se volete cimentarvi, sbattete 3 uova, unite 120 grammi di farina e poco più di 2 decilitri di latte, per poi aggiungere del burro fuso freddo; una volta scaldata la padella, la pastella va cosparsa sul burro e cotta da entrambi i lati. Chi la ama al naturale aggiunge solo un po’ di zucchero o poco miele, ma normalmente si imbottisce con ogni tipo di crema spalmabile, confetture, panna; per le versioni salate, si può ricorrere a spinaci e formaggio, mozzarella e prosciutto cotto, piselli e funghi, ma c’è anche chi si arrischia a usarle come involucro per i cannelloni.

Varianti delle crepes

E questo perché le crêpes sono entrate prepotentemente in tutte le cucine e ovunque assorbono suggestioni e ingredienti del luogo. Una versione orientale è rappresentata dalla pasta brick, sempre da farcire a piacimento. Ecco 10 esempi di crepês dal mondo.

Crêpes suzette

Crêpe suzette. Icona della gastronomia francese ottocentesca, rappresenta probabilmente il capostipite di tutti i dessert inventati con le crepes. La ricetta è attribuita allo chef Henri Carpentier , che incendiò accidentalmente il piatto con cui avrebbe dovuto omaggiare il re Edoardo VII d’Inghilterra. Per prepararla, bisogna flambare le crêpes con Grand Marnier e un apposito fondo di cottura, ottenuto unendo in un pentolino zollette di zucchero, bucce e succo d’arancia, cognac, burro.

Palacsinta

palacsinta Per assaggiare una crêpe rigorosamente senza priva di burro, dovrete recarvi in Ungheria, dove la palacsinta costituisce un vero e proprio dolce tradizionale. La pastella è composta con farina, latte, uova e zucchero. Quanto ai ripieni, bisogna distinguere nettamente tra salato e dolce. Nel primo caso, le hortobagyi palacsinta sono servite come secondo e presentano una farcitura di carne macinata, da accompagnare con patate o riso e guarnire con salsa piccante alla paprica; per dolci, esistono almeno due diffuse specialità: la turos palacsinta è ripiena di ricotta zuccherata, nella gundel palacsinta troverete uvetta, canditi, noci, rum e cannella.

Clatita

clatite  In Romania la ricetta delle crêpe è stata importata dalla Francia e adattata a ogni tipo di ripieno. Normalmente sono arrotolate e servite calde. Per i salati, si usano manzo tritato e cipolle (clatita brusovene), salsa di pomodoro e panna acida, uova sode e maionese, ma anche cervello bollito e spinaci (cu creier); quanto ai dolci, sono diffusi i classici ripieni di cioccolato, confetture, marmellate, miele, da arricchire con panna e zucchero a velo.

Palacinka

palacinka  La palacinka è un dolce condiviso da Friuli Venezia Giulia, Austria e Slovenia; l’amalgama di uova, latte e zucchero è arricchito con farina di grano saraceno, scorza di limone e un pizzico di sale. La farcitura tradizionale è a base di confettura di ciliegie. Il dolce va arrotolato, guarnito con zucchero a velo, accompagnato con panna montata e servito tiepido.

Kaiserschmarrn

kaiserschmarrn Per questo dolce altoatesino si chiama in causa addirittura l’imperatore Francesco Giuseppe. Pare infatti che il suo cuoco, affaccendato su mille preparazioni, abbia dimenticato sul fuoco le crêpes; non riuscendo più a ricomporle, le avrebbe ulteriormente spezzettate e poi guarnite riccamente per coprire ogni difetto. Per il dolce preferito dell’imperatore bisogna perciò mescolare farina, latte, uova, burro, vaniglia; l’impasto deve essere cotto in padella e poi appositamente spezzettato, per poi guarnirlo con zucchero a velo, ma soprattutto marmellata di mirtilli rossi.

Cryspe

cryspe Per questa antica ricetta inglese si utilizzano i soli albumi d’uovo, da mescolare con farina e latte; questa sorta di sottilissime crêpes vanno poi fritte; possono essere anche farcite, ma generalmente sono irrobustite col grasso della frittura e spolverizzate con molto zucchero.

Blini

blini e caviale Siamo in Russia: qui la crêpe si chiama blini ed è più spessa, composta con farina di frumento e grano saraceno, lievito, latte e panna. La riconoscerete per la immancabile guarnizione di panna acida, mentre come ripieno si possono trovare aringhe, caviale, salmone affumicato.

Besan Ka Cheela

Besan Ka Cheela  Gli amanti delle spezie non possono che rivolgersi alla cucina Indiana. In questo caso, l’impasto è privo di uova e latte e molto saporito, grazie alla presenza di cipolle, peperoncini verdi tritati, curry; si cuociono in olio d’oliva.

Boxty

boxty  In Irlanda potrete assaggiare una sorta di crepe dalla consistenza davvero inusuale; per il boxty infatti si usano patate bollite, schiacciate, condite e amalgamate con uova, farina, latte, burro e lievito. I panetti ottenuti possono poi essere cotti al forno o in padella, per poi farcirli con carne macinata o verdure miste grigliate.

Enchilada

Le enchiladas Si tratta di uno dei più famosi piatti messicani, godurioso cibo da strada; la tortilla, vagamente simile a una crêpe spessa, può essere a base di farina di mais, oppure una classica frittata sottile insaporita con spezie e, eventualmente, ulteriori ingredienti, come patate o cipolle. La tortilla va sempre arrotolata con un ricchissimo ripieno, molto speziato, come chorizo e peperoni, carne mista macinata e verdure stufate, salsa piccante di fagioli.

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  • Laura Adamache
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