Cucina rumena, i piatti che dovresti conoscere
Se dovete fare un viaggio in Romania, conviene conoscere per tempo quali siano i piatti tipici della cucina rumena da provare. Di sicuro preparatevi ad assaggiare molte zuppe e minestre, ma sappiate che non difetta di formaggi e dolci deliziosi
Se amate sperimentare le cucine etniche diverse dalla nostra, ecco che forse vi sarà venuto in mente di provare ad assaggiare la cucina rumena. La cucina tradizionale della Romania prevede tutta una serie di piatti e tradizioni che si sono sviluppate nel corso del tempo e che sono il risultato delle influenze dei diversi popoli con cui i rumeni sono entrati in contatto nel corso della storia. E considerando che i rumeni hanno avuto a che fare con i Daci, con i Romani, con l’Impero Ottomano e con l’Impero Austro-ungarico, è facile capire come sia una cucina ricca di sfumature diverse.
Cucina rumena: caratteristiche
Per quanto riguarda i pasti principali, ecco che qualche peculiarità la cucina rumena la propone rispetto a quelli della cucina italiana. La colazione, per esempio, è del tutto diversa. Ok, anche in Romania a colazione si prende una bevanda calda come il caffè, il latte o il tè, ma non abbiamo la componente dolce, bensì quella salata rappresentata da uova con carne, pomodori e cetrioli. E si conclude con un frutto.
I pranzi tradizionali, poi, si compongono di un antipasto formato da verdure, da un primo piatto spesso rappresentato da una minestra o una zuppa, un secondo piatto e un dolce e/o della frutta.
La cena tradizionale è simile al pranzo, talvolta con ancora più portate, specie se fatto in compagnia.
Ricette tipiche della cucina rumena
Qui di seguito troverete alcune delle ricette più tipiche della cucina rumena, quelle assolutamente da provare se andate in vacanza in Romania.
Antipasti
Fra i principali antipasti della cucina rumena, spicca il pastrami, a base di carne di manzo, maiale o montone (si tratta di una carne cruda sotto salamoia, poi essiccata e condita con spezie, affumicata e poi cotta al vapore), la salata de icre, nota anche come taramosalata, cioè uova di cara in salamoia insaporite con limone, cipolla, aglio e olive e la zacusca, una salsa spalmabile a base di melanzane, pomodori, cipolla e peperoni, variamente insaporita con funghi, carote, sedano e alloro.
Anche in Romania, poi, si usa l’insalata russa come antipasto, così come la salata de vinete, a base di melanzane, limone e maionese.
Primi piatti della cucina rumena
Fra i primi piatti spicca la ciorba, minestra acida realizzata combinando variamente insieme carne, svariati tipi di ortaggi e funghi. I rumeni la distinguono dalla supa o brodo in quanto, in quest’ultima, non ci sono ingredienti acidi e carne. Con la supa, poi, a volte indicano le vellutate, spesso servite con pasta o gnocchi di semolino.
Secondi piatti della cucina rumena
Con i secondi piatti ci si può sbizzarrire. Si parte con la musaca, una variante della moussakà greca, a base di carne di maiale tritato e insaporita con patate, aglio e peperoncino, per passare poi alla tochitura, stufato tradizionale con carne di maiale, uova, formaggio di pecora, aglio e polenta e arrivare ai mititei o mici, delle polpettine cilindriche di manzo (con o meno l’aggiunta di maiale e pecora), insaporite con aglio, pepe nero e santoreggia (spezia qui chiamata cimbru). Solitamente i mici sono serviti insieme a senape, salse o patatine fritte.
Ci sarebbe poi il sarmale, degli involtini di foglie di verza (o vite), farciti con macinato di carne di maiale, riso, verdure e spezie o anche le fasole cu carnati, dei fagioli cucinati insieme alla salsiccia affumicata. Da provare anche i frigarui, una sorta di carne marinata e cotta allo spiedo e i mamaliga, una polentina che di solito è usata come contorno.
A Pasqua, poi, sulle tavole rumene non manca mai il miel, l’agnello. Difficile invece trovarlo il resto dell’anno.
Da provare anche i formaggi, come il telemea, un formaggio fresco a pasta semimorbida fatto con latte di pecora, capra o vacca e che ricorda molto la feta greca. Ci sarebbe anche il kashkaval, che chiaramente si ispira al caciocavallo italiano e che è un formaggio giallo preparato con latte vaccino, ovino, caprino o misto.
Da assaggiare anche il branza de burduf dei Carpazi, un formaggio a pasta pressata di latte di pecora e l’urda, un latticino che si ottiene dal siero del latte e che ricorda la nostra ricotta.
Dolci della cucina rumena
Se volete assaggiare i dolci rumeni, di sicuro sotto Natale non potete mancare il cozonac, un dolce tradizionale a forma di parallelepipedo e ripieno di canditi, noci e cacao. Anche in Romania abbiamo il salam del biscuiti che, come dice il nome, è l’equivalente del nostro salame di cioccolata e biscotti.
Ma ci sarebbe anche il rahat, che altro non è che la variante locale del lokum, un dolce gelatinoso che qui non contiene frutta secca, ma che si usa come ingrediente per i dolci visti in precedenza.
Da provare anche i papanasi, un mix fra dei mini vulcani e delle ciambelle, farciti con un formaggio alla ricotta e ricperti di panna acida con mirtilli di bosco.
Vini e alcolici
Numerosi anche i vini famosi della Romania, fra cui ricordiamo:
- Ardeleanca
- Cadarca
- Feteasca
- Francusa
- Grasa de Cotnari
- Majarca Alba
- Novac
- Plavaie
- Sarba
E abbiamo poi anche diversi liquori, fra cui:
- Afinata
- Ciresata
- Palinca
- Rachiu
- Tuica
- Visinata
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