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Dieta del minestrone: funziona davvero?

di Silvia Cutolo • Pubblicato 9 Novembre 2015 Aggiornato 28 Aprile 2020 15:41

La dieta del minestrone è una delle diete lampo che possono essere usate nel breve periodo, ma funziona davvero? Abbiamo chiesto alla nostra nutrizionista.

Sono sempre di più le diete lampo che permettono di perdere molti chili nel più rapido tempo possibile e la dieta del minestrone è una di queste. Troppo spesso però si tratta di diete poco equilibrate, che non permettono l’assunzione di tutti i macro e micronutrienti di cui il nostro organismo ha bisogno, rischiando così di creare stati carenziali. un ciclo di dieta che dura 7 giorni ma essendo molto drastico è altamente sbilanciato Nello specifico la dieta del minestrone è uno schema dimagrante creato in un ospedale americano al fine di far dimagrire in modo drastico tutti quei pazienti con problemi cardiaci in cui, per salvaguardare la salute, è necessario eliminare il più velocemente possibile il grasso in eccesso e ripristinare i parametri metabolici. Si tratta di un regime alimentare ipocalorico basato sul consumo di un alimento principale, il minestrone di verdure, inoltre non prevede il calcolo delle calorie e un ciclo di dieta dura 7 giorni perché, essendo molto drastico, non può essere protratto per più di 14 giorni. È spesso utilizzata da donne con qualche chilo di troppo, alla ricerca del peso forma, poiché risulta efficace e semplice da seguire e consente la perdita fino a 5 chili in una settimana.

Svantaggi

Minestrone

Come già annunciato è una dieta altamente sbilanciata: è ipocalorica e può causare ipoglicemia, mal di testa e stanchezza tanto che in molti siti internet si consiglia di iniziarla nel weekend in quanto i primi giorni sono i più difficili da affrontare. In questi primi giorni, infatti, si consumano esclusivamente frutta e verdura allo scopo di depurare l’organismo ed eliminare le tossine che potrebbero ostacolare il dimagrimento, ma l’azione disintossicante può provocare fastidi più o meno intensi, quali mal di testa, dolori alla schiena e alle articolazioni, diuresi abbondante e, talora, frequenti evacuazioni. Inoltre, soprattutto nei primi giorni, è un regime ipoproteico, cioè che non permette all’organismo di ingerire il giusto apporto di proteine (circa 1g/kg di peso corporeo/die) e può comportare, pertanto, una perdita del tessuto muscolare. Non solo: tra i lati negativi di questo regime alimentare c’è sicuramente anche la monotonia e mangiare minestrone ogni giorno può stufare facilmente.

Il minestrone ideale per la dieta

minestra

Ma cerchiamo di capire più da vicino di cosa stiamo parlando: il minestrone deve essere soprattutto a base di verdure a foglia, mentre i legumi e le patate sono da evitare poiché lo renderebbero eccessivamente calorico. Le verdure da prediligere sono carote, carciofi, broccoli, indivia, bietole, cipolla, cicoria, radicchio. Ecco un esempio di minestrone in versione autunno-inverno: 1 carota, 4 pomodori, 1 cavolo verza, 1 cipolla, 2 zucchine, 2 coste di sedano, 500 g di spinaci; dado vegetale; spezie e aromi vari a piacere. La preparazione risulta piuttosto semplice: tagliate tutte le verdure in pezzi piccoli; mettetele in una pentola con il dado vegetale e coprite con acqua; portate a ebollizione a fuoco vivace e lasciate andare per 10 minuti, aggiungete un po’ di sale e spezie, abbassate la fiamma e fate cuocere lentamente per il tempo desiderato finché non avrà raggiunto la consistenza desiderata.

Esempio di menu settimanale

dieta

Secondo lo schema previsto dalla dieta nei primi 3 giorni, oltre al minestrone, è permesso anche il consumo di frutta (esclusa la banana), verdura, tè e succhi di frutta senza zucchero. Il quarto giorno è possibile introdurre le banane, il latte e lo yogurt scemato. Per il quinto e il sesto giorno, invece, si prevede anche il consumo di proteine (carne e pesce) e infine il settimo giorno è possibile consumare carboidrati, sotto forma di riso integrale. Tra il primo e il quarto giorno di dieta si dovrebbero perdere dai 2 ai 3 chili. Questa soglia non deve essere superata e, nel caso la si superasse, è opportuno integrare i pasti aumentando per esempio i quantitativi di riso o aggiungendo carboidrati a colazione. Al termine del settimo giorno i chili persi dovrebbero essere 5.

Primo giorno
Colazione: caffè o tè; una mela, o una pera o un frutto di stagione
Spuntino: un succo o un centrifugato di frutta non zuccherato
Pranzo: minestrone in quantità libera; una mela, o una pera o un frutto di stagione
Merenda: un succo o un centrifugato di frutta non zuccherato
Cena: minestrone in quantità libera; una mela, o una pera o un frutto di stagione
Attenzione: le mele e le pere previste possono essere sostituite da frutta a scelta, escluse uva e banane.

Secondo giorno
Colazione: caffè o tè;
Spuntino: tè; un succo o un centrifugato di frutta non zuccherato
Pranzo: minestrone in quantità libera; indivia e broccoletti cotti
Merenda: tè o caffè
Cena: minestrone in quantità libera; 200 g di patate lesse con 10 g di burro (il burro può essere sostituito da 2 cucchiaini di olio extravergine d’oliva, e le patate da 350gr di funghi);

Terzo giorno
Colazione: tè o caffè; una mela, o una pera o un frutto di stagione
Spuntino: un succo o un centrifugato di frutta non zuccherato
Pranzo: minestrone in quantità libera; carote e carciofi
Merenda: un succo o un centrifugato di frutta non zuccherato
Cena: minestrone in quantità libera; melanzane e zucchine alla griglia

Quarto giorno
Colazione: cappuccino preparato con 200 ml di latte scremato; una banana
Spuntino: tè o caffè
Pranzo: 200 g di yogurt magro; una mela, o una pera o un frutto di stagione
Merenda: un succo o un centrifugato di frutta non zuccherato
Cena: minestrone in quantità libera; un frullato preparato con 150 ml di latte scremato e una banana
Sostituzioni: i 200 g di yogurt del pranzo possono essere sostituiti da 150 g di ricotta magra o da 120 g di mozzarella light.

Quinto giorno
Colazione: caffè
Spuntino: tè
Pranzo: 300 g di pesce al vapore; carote e carciofi crudi
Merenda: un succo o un centrifugato di frutta non zuccherato
Cena: minestrone in quantità libera; 200 g di pesce alla griglia
Sostituzioni: a pranzo i 300 g di pesce al vapore possono essere sostituiti con 150 g di tonno al naturale o con 100 g di salmone affumicato.

Sesto giorno
Colazione: caffè
Spuntino: un succo o un centrifugato di frutta non zuccherato
Pranzo: 1 o 2 bistecche di manzo alla griglia; zucchine e finocchi al vapore
Merenda: tè
Cena: minestrone in quantità libera; 3000 g di pollo arrosto senza pelle
Sostituzioni: a cena al posto del pollo arrosto si possono mangiare 250 g di tacchino arrosto.

Settimo giorno
Colazione: caffè
Spuntino: un succo di frutta senza zucchero
Pranzo: 150 g di riso integrale con verdure a piacere; asparagi e carote al vapore
Merenda: un succo o un centrifugato di frutta non zuccherato
Cena: minestrone in quantità libera; pomodori e cetrioli
Attenzione: a colazione si possono aggiungere 2 fette biscottate integrali con 1 cucchiaino di marmellata senza zucchero.

Conclusioni

minestrone passato

Come gran parte delle diete lampo non possono essere estrapolati molti aspetti positivi. È un regime alimentare ricco di fibre e alcuni sali minerali e vitamine ma, a parte ciò, non è in grado di far fronte alla maggior parte delle necessità dell’organismo. Sicuramente la dieta funziona nel breve periodo, ma nemmeno il calo ponderale repentino potrebbe giustificare il forte deperimento e lo stress che l’organismo è destinato a subire. È quindi un tipo di alimentazione errata se si vuole perdere peso in modo sano e duraturo poiché nei primi giorni è fortemente carente in proteine e carboidrati e successivamente si integra una quantità eccessiva di carne o pesce.

minestrone genovese

Inoltre come tutti i regimi monotematici ha come forte limite: quello della varietà degli alimenti, che invece dovrebbe rappresentare la regola numero uno in un sano regime alimentare. È quindi un regime fortemente sbilanciato che può essere consigliato per un breve periodo solo a chi ha un lieve sovrappeso e deve perdere pochi chili, ma attenzione poi alla fase post-dieta: ricominciare a mangiare in maniera disordinata e non adeguata al proprio fabbisogno comporterebbe un rapido recupero dei chili persi. È sempre meglio quindi evitare il fai da te e rivolgersi a professionisti esperti per assicurarsi così il raggiungimento e il mantenimento di un buono stato nutrizionale, senza rischi di carenze o eccessi.