Che differenza c’è tra crema catalana e creme brulèe?
Il loro aspetto è simile, ma tra la crema catalana e la creme brulèe ci sono differenze che vanno notate. Ma non sono le origini le uniche diversità tra le due ricette, in quanto varia anche la lista ingredienti. E che dire rispetto ai metodi di preparazione, che rendono le due farce ancora più difformi, se anche il risultato finale analogo possa renderle difficili da riconoscere.
Le origini non sono l’unica differenza tra la crema catalana e la creme brulèe, due ricette iconiche della cucina spagnola per la prima e francese per la seconda. Il loro aspetto ci sembra identico, tanto da non riuscire a riconoscerle? Non c’è da temere, perché a volte anche i più esperti tendono a sbagliare a prima vista.
Le similitudini infatti le rendono analoghe sul piano estetico, in quanto entrambe sono creme a cui è stato caramellato lo zucchero in superficie. Ed entrambe le si alloggia nelle tradizionali coppette in ceramica e le si gusta rompendo lo strato in alto con il cucchiaino.
A ben guardare, le difficoltà per individuare l’una e l’altra crema non sono poche, ma già al primo assaggio le differenze potrebbero diventare manifeste. Le due liste ingredienti sono infatti simili ma non uguali, il che significa che un palato allenato può cogliere subito i diversi sentori aromatici.
Ma la vera differenza tra crema catalana e brulée sta nelle diverse modalità di cottura, mentre per caramellare lo zucchero, a scelta del pasticcere, si adopera il grill o il cannello. Se dopo questa prima infarinatura generale ci stiamo domandando ancora dove sia l’unicità delle due creme, le risposte a seguire.
Le differenze tra crema catalana e creme brulée
Lo abbiamo accennato, la prima differenza tra le due creme è che la catalana è di origine spagnola, mentre la brulée veste bandiera francese. Ma anche la lista ingredienti varia, se anche entrambe le ricette si possano modificare. Di sicuro c’è chi aggiunge spezie e aromi, ma quello che non cambia è un ingrediente: il latte intero o la panna.
Se infatti seguiamo le versioni originali, noteremo come la crema catalana abbia un latte intero nella lista ingredienti, mentre per la brulèe si adopera la panna. E ancora, nel primo caso il latte si aromatizza con scorza di limone e cannella, nel secondo con vaniglia. Va però ricordato che le varianti in entrambi i casi possono causare confusione, in quanto a volte si trovano ricette meno vicine alle origini.
La creme brulèe qualcuno la prepara con una base di creme fraiche e spesso la crema catalana la troviamo alterata da un mix di latte e panna. Se poi consideriamo le versioni rivedute e corrette, dove spezie e anche rum addizionano diverse note aromatiche, il quadro è ancora più caotico. Ma se restiamo fedeli agli originali, non dobbiamo temere.
E sempre a proposito di ricette storiche, una differenza importante tra le due creme sta nel procedimento di cottura diverso. La crema catalana si cuoce sul fornello, come una normale crema pasticcera e con aggiunta di maizena. La creme brulèe non ha amidi e va invece infornata a bagnomaria, dopo aver scaldato la panna con la bacca di vaniglia.
Si versa il composto sui tuorli semi montati e si versa nelle cocotte in ceramica, che avremo alloggiato in una pirofila piena di acqua. La caramellizzazione si può fare dopo che la crema si è raffreddata, adoperando il grill del forno o il comune cannello da cucina. L’ideale è che questa operazione la si effettui poco prima di servire.
La catalana, in modo analogo, dopo la cottura su fiamma va coperta e lasciata raffreddare, per essere poi sistemata in frigo per almeno 4 ore. In ultimo si caramellizza lo zucchero con la modalità preferita e si porta in tavola semplice o decorata con meringa o frutti di bosco.