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Dolcezze orientali: datteri rossi e bacche goji

di Danny D'Annibale • Pubblicato 14 Gennaio 2014 Aggiornato 21 Marzo 2014 14:28

I datteri rossi, conosciuti anche come giuggiole, e le bacche goji sono ingredienti spesso utilizzati nella cucina tradizionale cinese. Scopriteli con noi.

Navigando sul web alla ricerca di ricette asiatiche vi sarà capitato di trovare immagini raffiguranti zuppe varie, all’interno delle quali galleggiano quelli che sono indicati come datteri rossi (red dates o jujubes) in Cina o datteri cinesi altrove. Nonostante sembrino un cibo dalla lontana ed esotica provenienza, i datteri rossi sono più familiari di quanto immaginiate: importati dalla Cina dagli antichi romani, questi sconosciuti non sono nient’altro che giuggiole, quelle con cui le nostre nonne facevano il famoso brodo, lo stesso in cui cadiamo clamorosamente quando ci fanno degli apprezzamenti.

Jujube, red dates
Datteri rossi detti anche jujubes o giuggiole

Il frutto è molto simile nell’aspetto a un dattero o a un’oliva, presenta una buccia di color ruggine abbastanza tenace (come quella della melanzana) e racchiude una polpa spugnosa bianco avorio con sfumature verdi e un nocciolo di forma allungata identico a quello dei datteri. Si consumano sia crudi che cotti e possiedono un gusto zuccherino ma antico, con un sentore di selvatico che nulla ha a che vedere con il dolce artificiale a cui siamo abituati oggi. In cucina si trova spesso all’interno di zuppe a base di pollo o maiale, anche accompagnato da radici di loto e ampalaya.

bacche goji
bacche goji

Nella medicina tradizionale cinese i datteri rossi sono un toccasana per stomaco e milza e vengono spesso consumati in decotti insieme ad altri frutti, tra cui le bacche goji, dei piccoli frutti oblunghi, di colore rosso corallo intenso, che crescono allo stato spontaneo in cespugli spinosi nelle alture aride e incontaminate del Tibet. Queste bacche racchiudono una polpa dolciastra e numerosi semi, molto simili per aspetto a quelli del peperoncino, con un leggero retrogusto amarognolo. Contengono molte vitamine tra cui una elevatissima quantità di vitamina C e sono spesso usate nella cucina cinese, in particolare nelle zuppe.

Superfoods

Queste bacche sono annoverabili tra gli alimenti che ultimamente vengono inseriti nella neo-categoria tanto di moda dei Wonder Foods o Superfoods, cibi dalle proprietà prodigiose che comprendono frutti, bacche, semi, alghe e funghi con un’elevata quantità di antiossidanti e vitamine benefici per l’organismo. Nulla di nuovo: l’uomo trova in giro cose che sono sempre esistite in natura, le veste d’oro e diamanti e le rivende. Ci si chiede quanto siano realmente miracolose queste bacche quando nei food shop asiatici si vendono in sacchetti da 100 g a 1,20 euro, mentre nei negozi di alimenti bio costano intorno ai 5 euro. Alcuni siti specializzati riescono a far lievitare il prezzo fino al 1000 % vendendoli come fossero l’acqua della fontana dell’eterna giovinezza. Come sempre la verità sta nel mezzo per cui abbiate buon senso quando fate un acquisto.

Tè con datteri rossi e goji
Tè con datteri rossi e bacche goji in infusione

Chi ha la fortuna di vivere in campagna e possedere un giuggiolo può cogliere i frutti freschi dalla pianta, altrimenti i datteri rossi si trovano molto facilmente essiccati nei negozi di cibi asiatici. Le bacche goji si trovano in commercio quasi esclusivamente essiccate o raramente sottoforma di succo.

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