Doppia cottura della pasta: di cosa si tratta?
Molto diffusa nei ristoranti, ma ancora poco tra le pareti domestiche, la doppia cottura della pasta è una soluzione che consente di ottimizzare i tempi e organizzarsi meglio. La procedura è semplice: basta cuocere la pasta per metà del tempo indicato sulla confezione, lasciarla raffreddare e metterla in frigo. Quando si deve consumare, basta farla rinvenire in acqua bollente e sarà pronta in tempi davvero brevi.
La pasta è tra i simboli per eccellenza della cucina italiana. Un orgoglio nazionale, una specialità che ha conquistato tutto il mondo. Il metodo di cottura tradizionale consiste nella bollitura in acqua salata: questo, però, non è l’unico. Si può anche optare per la doppia cottura della pasta. Vediamo in cosa consiste e quali sono i vantaggi di questa scelta.
Come si fa la doppia cottura della pasta
Il procedimento è semplice. Il primo step è la precottura della pasta: bisogna cioè farla cuocere per metà del tempo indicato sulla confezione. Poi si scola, si lascia raffreddare e si trasferisce in una teglia o una ciotola larga. A questo punto è bene condirla con un po’ di olio, per evitare che si incolli, e coprirla (va bene anche la pellicola per alimenti).
Quindi si conserva la pasta in frigo a 0-3°C, semplicemente. Quando arriva il momento di consumarla, la si fa rinvenire in acqua bollente per mezzo minuto, un minuto al massimo in base al formato. Perché non completare il ciclo di cottura, rispettando i tempi suggeriti sulla confezione? Perché nel frigorifero, sia pur molto più lentamente e parzialmente, la pasta continua a cuocere. Infine si procede con il condimento prescelto.
La pasta più adatta
La doppia cottura non è consigliabile per la pasta fresca, che di per sé cuoce in tempi molto ridotti. Via libera, invece, per la pasta secca. L’optimum è quella di semola di grano duro.
Tutti i vantaggi della doppia cottura
Cuocere la pasta due volte, in fasi distinte, comporta diversi vantaggi. Il primo è ovvio: si ottimizzano i tempi. Ecco perché questo metodo è molto diffuso nelle cucine dei ristoranti. La pasta precotta si conserva bene in frigo anche per un paio di giorni, però suggeriamo di consumarla nell’arco delle 24 ore.
Quando si va di fretta, quando si torna tardi dal lavoro o si pranza in ufficio, quando l’agenda è fin troppo fitta: sono tutte situazioni in cui avere in frigo la pasta semplicemente da far rinvenire e da condire si rivela una gran comodità.
In più, una soluzione del genere permette di organizzarsi meglio: pensiamo per esempio alle occasioni in cui si hanno ospiti e si è alla prese con la preparazione di diversi piatti. E ancora, così è possibile avere a disposizione pasti da consumare in differenti momenti della giornata.
Alternative alla cottura classica
Esistono diverse alternative alla classica cottura. Oltre alla doppia cottura della pasta, si può optare per:
- risottatura
- cottura passiva
- quella espressa.