Le guide di Agrodolce: dove mangiare a Chinatown a Milano
Da via Paolo Sarpi alle strade adiacenti, la Chinatown di Milano offre tanto ai cultori del mangiar bene: ecco i nostri indirizzi preferiti.
Lontani sono i tempi in cui zona Paolo Sarpi a Milano era sinonimo di bettole, palazzi fatiscenti e misteriosi negozi in cui nessun milanese avrebbe avuto cuore di entrare. Chinatown oggi è decisamente un bel luogo in cui vivere, in cui uscire, in cui passare una giornata diversa, fingendo magari di essere in viaggio in un Paese asiatico e nutrirsi di street food. Via Paolo Sarpi (e tutte le sue vie affluenti) è in continuo fermento, con nuove aperture che parlano cinese, locali storici che tornano alla ribalta, ristoranti autentici, pizzerie, cibo di strada, pasticcerie particolari. Vi forniamo una breve guida per mangiare bene a Chinatown.
- Partiamo dalle basi, dalla cucina cinese. Non mancheranno i locali da provare, ma uno dei nostri preferiti è Yuebinlou (via Paolo Sarpi, 42), un ristorante classico, senza troppi fronzoli, sul confine tra il locale cinese autentico e un etnico che può piacere anche a chi non va oltre i ravioli. Qui li sanno fare piuttosto bene, quindi non dovreste mancare di ordinare una porzione dei loro paffuti ravioli alla griglia. Squisito anche il maiale alla pechinese, servito come l’anatra con crespelle di riso e julienne di carote, cipollotti e cetrioli.
- Spartano, ma con una rassicurante cucina a vista, è Tang Gourmet (via Paolo Sarpi, 17). Il menu è ampio e vario, con piatti del Sichuan, ma anche qualche pietanza coreana (ottimi gli gnocchi di riso con salsiccia e kimchi) e ravioli giapponesi. Buoni (e altrove praticamente introvabili) gli sheng jian bao, ravioli con una pasta più spessa, croccante sotto, ripieni di carne e brodo di maiale. Da provare anche le lunghe tagliatelle con olio piccante, salsa di soia, cipollotti e uovo alla piastra.
- L’antenato del ramen giapponese, il lamian, ha un suo locale dedicato: Ramenamano (via Paolo Lomazzo, 20). Dopo aver guardato affascinati il cuoco che trasforma una palla di impasto in centinaia di spaghetti, scegliete lo spessore della pasta per la vostra zuppa. Vi arriverà una ciotola colma di fragrante brodo di manzo secondo la ricetta di Lanzhou, con 19 spezie, salsa piccante, cipollotti, coriandolo fresco e fettine di manzo.
- Beijing Traditional Roll (e il suo vicino Collo d’Anatra, in via Paolo Sarpi 29) ha aperto da poco e si concentra sullo street food, in particolare sulle crêpes cinesi – se così si possono chiamare. Per la farcitura c’è una salsa sapida e scura, taro, cetrioli, coriandolo fresco e una scelta di proteine: maiale stufato, pollo fritto, anatra, manzo, tofu, uova. Un saporito angolo di Pechino a Milano.
- Continuando sul filone dello street food, ma di tutt’altro Paese, c’è Fusho (via Paolo Sarpi, 50), locale che propone l’ibrido sushi burrito. Il roll di alga nori è riempito con riso bianco o venere, verdure fresche (avocado, lattuga, zucchine, cetrioli, patata americana…) e pesce oppure pollo fritto. Il nostro preferito? L’Ebi Samba, con succosi gamberi cotti, lattuga, patate dolci, avocado, maionese, salsa teriyaki e guacamole.
- Immancabile in questo elenco sono sicuramente le due sedi della Ravioleria Sarpi (via Paolo Sarpi, 25 e 27), con ingredienti dalla carta d’identità eccellente, a partire dalle carni dell’adiacente Macelleria Sirtori. I ravioli sono sempre molto buoni, ma le due specialità che ci spingono a tornare sono i baozi – succosi, morbidi, saporiti – e il mo, panino molto simile a una tigella oversize, farcito con stufato di maiale tritato.
- Per una cena un po’ diversa dal solito, potreste provare l’hot pot di Little Lamb (via Paolo Sarpi, 8, nel cortile). Con un bancone dedicato alle salse e fornelli al centro dei tavoli, questo locale è l’ideale quando il freddo invernale morde. Nei calderoni di brodo potrete cuocere davvero qualsiasi cosa: uova di quaglia, ravioli di gambero, coriandolo fresco, fettine di biancostato di manzo, patate dolci, tofu fritto, funghi, noodles di vario tipo, crostacei… you name it. Il menu è completato da ottimi spiedini piccanti, in particolare quelli di gnocchi di riso e di pancetta di maiale.
- Sempre di spiedini si parla da Tang Court BBQ (via Carlo Farini, 4). Il locale è piccolo, anonimo, ma il menu è ampio e stimolante. Quasi tutto è cotto infilzato su spiedini di legno, dal cavolfiore al manzo, dalle patate agli gnocchi di riso. Se non amate il piccante, forse è il caso di lasciar perdere: quasi tutti gli spiedini sono incendiari. Ottimi anche i ravioli di maiale alla griglia, generosamente farciti.
- Anche al Ristorante di Houjie (via Paolo Lomazzo, 14) c’è una curiosa selezione di spiedini: quelli di manzo con cipolla e quelli di gambi di aglio ci hanno davvero colpito. Per gli amanti dei ravioli, non perdete l’antipasto di ravioli grigliati: arrivano su una piastra bollente e sono piccoli ma pieni di sapore, con una meravigliosa crosticina croccante. Unico disclaimer: sono veramente pieni di aglio. Buone anche le zuppe, in particolare quella di manzo con cubetti di tofu fritto e un bel brodo corroborante.
- Lo street food a Chinatown non è solo ravioli e baozi: da DonHot (via Aleardo Aleardi, 4) si mangiano gli hamburger d’asino. L’aspetto in realtà è quello di un panino ripieno di stracotto. La carne è cotta per ore con ben 20 spezie diverse. Per i temerari c’è anche la lingua d’asino con salsa piccante.
- La cucina etnica a Chinatown comprende anche altre gastronomie asiatiche. È il caso di Ha Long Bay (piazzale Antonio Baiamonti, 5), ristorante vietnamita dove gustare un buon pho e involtini di riso ripieni di gamberi, verdure ed erbe fresche.
- Gam Bistrot Coreano (viale Pasubio, 8) è un ristorante dall’ambiente moderno dove pasteggiare con bulgogi, bibimbap e kimbap. Ci piacciono in particolare i tteokbokki, gnocchi di riso serviti in una densa salsa piccante con verdure.
- Se per qualche ragione vi trovate a Chinatown e non avete affatto voglia di cibo asiatico, troverete comunque qualcosa che vi stuzzichi. Per un pollo fritto in stile Kentucky, andate da Corey’s Soul Chicken (via Paolo Sarpi, 53). Come il nome del locale fa intuire, qui il re è il pollo in tutte le sue parti: alette, cosce, bocconcini. Per contorno ci sono insalata di patate, pannocchie e fagioli stufati. Il tutto si accompagna con bevande filologicamente corrette come la Dr Pepper e la Coca-Cola alla ciliegia.
- Per chi avesse un bisogno spasmodico di tacos, c’è Santo Taco (piazza Antonio Gramsci), un locale che può sopperire alla mancanza del compianto Taco Bar dei Navigli. Il menu propone quesadillas, tostadas, tacos al pastor, tacos con carnitas, carne asada, pollo pibil, chorizo e per i vegetariani anche con zucca e fave di cacao o con insalata di nopales, ossia la parte morbida e commestibile del fico d’india.
- Per un aperitivo diverso dal solito o per uno street food nostrano, la scelta più invitante è Oro Bianco Street Mozzarella (via Paolo Sarpi, 61). Non perdete le mozzarelline fritte e la mozzarella in carrozza.
- La colazione, il brunch e l’aperitivo in chiave hipster si fanno da oTTo (via Paolo Sarpi, 8). Sempre pieno, questo locale dagli arredi scompagnati e dall’atmosfera easy propone ottimi cocktail e un aperitivo a tagliere altamente instagrammabile (e comunque molto buono): mousse di pollo, crostini al forno, mousse di radicchio, cimette di cavolfiore sottaceto e verdure in pinzimonio; polpette di manzo, patate alla paprika, maionese al basilico e purè di barbabietola; coppa stagionata, melone d’inverno, mousse di radicchio e cavolfiore sottaceto; formaggio stagionato, feta aromatizzata, confettura di mirtilli, frittata al forno e crema di sedano rapa.
- Per un classico, rivolgetevi a Cantine Isola (via Paolo Sarpi, 30), storica bottiglieria milanese. Al banco troverete stuzzichini per accompagnare i calici, che spaziano dall’Amarone allo champagne. Evitate il weekend in cui il locale è davvero saturo, dentro e fuori.
- Un altro locale storico è sicuramente la Pizzeria Da Giuliano (via Paolo Sarpi, 60). Qui si mangia la pizza al trancio, quella che fuori da Milano è stata resa celebre (e spesso infamata) da Spontini. Un rifugio allegro e informale dove mangiare fette generose di pizza alta quasi tre dita, soffice al centro e croccante ai bordi.
- Se cercate invece la pizza napoletana, andate da Fofò (via Paolo Sarpi, 53). Il menu è volutamente non enciclopedico, con poche proposte mirate. Ci sono le classiche, ma il consiglio è di sperimentare, magari con una Sir Tuna, con impasto al nero di seppia, ciliegini, datterini gialli, mozzarella vaccina, tonno del borgo marinaro di Aspra, dragoncello, basilico e cipolla croccante di Tropea.
- Un locale che unisca bubble tea, ramen, dim sum, cucina cinese e gelato? A Chinatown esiste anche questo e si chiama Chateau Dufan (piazzale Baiamonti, 1). Sebbene non tutti i piatti in menu siano riusciti a convincerci, un dolce e rinfrescante bubble tea al taro è ciò che ci vuole durante una giornata di primavera particolarmente calda.
- Tuttavia il nostro posto preferito per bere un bubble tea con tutti i crismi è sicuramente Health Oolong Tea (via Paolo Sarpi, 27). Qui abbiamo trovato il cream cheese tea (un insolito e riuscito mix di panna salata e tè alla pesca), il tè freddo alla rosa e bacche di goji e il bubble tea più buono di Chinatown: polpa di passion fruit, tè nero freddo, perle di tapioca e gelatine alla frutta.
- Se volete assaggiare la pasticceria cinese, il consiglio è di provare da Mt. Time (via Paolo Lomazzo, 10). Questa minuscola bottega sforna tutti i giorni lievitati soffici e gustosi e rifornisce molti negozi alimentari della zona. Tra le nostre specialità preferite ci sono le egg tart, i paninetti farciti con rousong (maiale essiccato e sfilacciato), le alte fette di pan di Spagna poco dolce e il pane di formaggio, una specie di cheesecake asiatica farcita di panna.
- Per gustare dolci di ispirazione asiatica, comprare rotolini saporiti da portare a casa o rilassarsi davanti a una tazza di tè, c’è Parigi Dolci (via Messina, 20). Il menu propone anche dessert più classici come il Monte Bianco, il tiramisù, la mousse al cioccolato, ma noi preferiamo il rotolo di pan di Spagna al tè verde e i panini dolci-salati con prosciutto cotto e cipollotti.
- Se preferite una pasticceria più classica, ritornate verso piazza Gramsci ed entrate alla Pasticceria Martesana (via Paolo Sarpi, 62). Venite per colazione a gustare brioche, krapfen, girelle e kipfer. Venite per merenda e fatevi comporre un vassoietto di mignon squisiti, da accompagnare a un buon caffè.
- Chinatown non disdegna anche la pasticceria francese, anche se L’Eclair de Génie (via Paolo Sarpi, 61) propone – come da nome – quasi solo éclair. L’avamposto sarpiano di Christophe Adam è l’ideale per una pausa dolce veloce, magari con una delle éclair più buone: noi adoriamo quella al caramello e burro salato e la versione al passion fruit.
- La Corea a Milano non è rappresentata solo dai ristoranti: Caro S (via Bramante, 40) è un piccolo localino dai colori pastello il cui core business è il bingsu, sorta di granita coreana. Le ciotole – piccole e grandi, sempre super abbondanti – sono colme di ingredienti di tutti i tipi: mirtilli, fragole, fagioli rossi, mango a pezzetti, cubetti di torta, tranci di tiramisù, panna montata, gelato al matcha… Sotto, una montagnola di ghiaccio tritato a neve.
- Aperto solo da qualche settimana, Mood Market (via Paolo Sarpi, 41) è un negozio di alimentari che potrebbe fare concorrenza a Kathay in via Canonica. Qui si trovano tanti cibi curiosi da acquistare (ma se volete frutta e verdura vi conviene spostarvi altrove) e si possono gustare ravioli e altre pietanze preparate fresche in loco. I proprietari sono gli stessi degli amatissimi Mao Hunan, Maoji Street Food e Mini Maoji Navigli.
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