Padova in 12 ore: i locali imperdibili
Padova è una città ricca di arte, di belle piazze ma anche di buon cibo: vi consigliamo dove mangiare e bere bene se vi trovate da queste parti.
Padova è città della scienza, dell’arte, del sapere e del sapore. Andando alla sua scoperta, meritano di essere visitati la Cappella degli Scrovegni di Giotto (con il più importante ciclo pittorico del mondo) i Musei Civici (con alcune opere di Tiepolo, Tintoretto e del Veronese), il Battistero del Duomo e il suo famoso ciclo di affreschi di Giusto de’ Menabuoi. una città ricca d'arte, di storia, di belle piazze e di buona cucina Rimanendo sui luoghi di culto, a Padova c’è la basilica di Sant’Antonio, che al suo interno racchiude il corpo e le reliquie del Santo. Passeggiate tra il Prato della Valle, piazza delle Erbe con il Palazzo della Ragione e piazza della Frutta, e sedetevi in un locale per il rito dello Spritz. Dopo un piacevole aperitivo, riprendete la visita alla città, ricordandovi che Padova è sede anche di una delle Università più antiche del mondo: andate a vedere Palazzo del Bo, il Gabinetto Anatomico e la Cattedra di Galileo Galilei. Anche l’Orto Botanico è molto antico: perdetevi tra i suoi profumi e andate alla ricerca della palma di Goethe. Naturalmente, oltre all’arte, anche la cucina ha un ruolo importante: non può mancare un piatto di bigoli con l’oca in onto (carne d’oca dissossata e conservata nel suo stesso grasso), una porzione di risi e bisi, la classica polenta bianca, da abbinare al cotechino e alla salsiccia Luganega, la zuppa di verze e il bollito alla padovana nelle giornate invernali, una fetta di torta di fichi (la figassa) e la Torta del Santo. Ecco il nostro itinerario gastronomico per le vie padovane.
- Colazione. Tra i bar da non perdere a Padova una sosta allo storico Caffè Pedrocchi (via VIII Febbraio) è obbligatoria. Nelle sue antiche sale sono passati intellettuali e letterati: sorseggiare un caffè della casa, vi porterà indietro nel tempo. Non si può lasciare la città senza prima aver visitato la Pasticceria Biasetto (via J. Facciolati, 12) dove opera Luigi Biasetto, maitre patissier chocolatier confiseur e glacier, campione del mondo di pasticceria nel 1997 con la torta Setteveli. Da provare il Giardino Siciliano, con crema al pistacchio, cuore al limone e fragoline di bosco su frolla bretone.
- Aperitivo prima di pranzo. Il rito dell’aperitivo a Padova è un diritto sacrosanto anche prima di pranzo. Dove andare? Sicuramente al Bar Nazionale in piazza delle Erbe: i suoi tramezzini sono un vero e proprio cult. Provate quelli farciti con la fontina e il cavolo rosso oppure con la porchetta e i peperoni. Da bere? Birra oppure il classico Spritz.
- Pranzo. All’Antica Ostaria dal Capo (via degli Obizzi, 2) si va per provare i cappellacci con i bruscandoli, la faraona ripiena alle rosole con salsa peverada o un piatto di trippa alla vecchia maniera. Se cercate un’osteria dal taglio più moderno, La Gourmetteria (via degli Zibarella, 23) è l’indirizzo giusto per mangiare la famosa gallina padovana, i bigoli all’anatra e il fegato alla veneziana. Se cercate invece un’osteria che serva anche degli aperitivi da mattino a sera, in via dei Soncin, al numero 13 c’è L’Anfora: Elisa in cucina prepara il baccalà alla vicentina, il cappone in saor e gli spaghetti con le bibarasse, mentre Alberto Grinzato gestisce la sala.
- Merenda. Un gelato per merenda ci sta sempre bene. Ciokkolatte (piazza dei Signori, 27) ha vinto tanti premi, e tra i vari gusti offre il tiramisù della vera ricetta veneta, e ricotta e fichi caramellati. La Gelateria da Bepi (via Madonna della Salute, 85 Mortise) è gestita da Jacopo e Nicolò Braggion. Siamo in periferia, ma qui il gelato buono lo fanno da tantissimi anni. Tra i gusti da provare la mandorla, il sedano, l’anice e il croccantino al rum.
- Aperitivo. Ombre e Spritz per accompagnamento ai cicchetti e a Padova è subito aperitivo. All’Ombra della Piazza (via P.D’Abano, 16) lo Spritz è accompagnato da polpette di tonno o melanzane e altri cicchetti sfiziosi. In via dell’Arco 9 c’è Corte Sconta, che propone spunciotti, frittini e una bella selezione di vini.
- Cena. Una doverosa deviazione di qualche km è necessaria per raggiungere Le Calandre (via Liguria 1, Rubano), il regno dei fratelli Alajmo. Se la Michelin da anni e anni li premia con 3 stelle, potete stare certi che una cena qui non si dimentica facilmente. Radici (viale F.Cavallotti, 17) è la creatura di Andrea Valentinetti: offre una cucina raffinata ed essenziale, che trasmette nello Spaghetto topinambur, ostriche e e cavolo oppure nell’Anatra al cardamomo, arance e carota. Il Ristorante 19.94 (via Sette Martiri, 170) è sotto la guida dello chef Stefano Agostini, che dalla cucina manda in tavola la Vellutata di carote alla salvia e Blu del Moncenisio dry, il Semolino con trippa di vitello, asparagi e salsa di aglio dolce e insolite Lumache in guazzetto di zucchine. Da Tola Rasa (via Vicenza, 7) la cucina è a vista, e al tavolo del commensale arrivano Tagliatelle di seppia al profumo orientale, il Raviolo aperto con burrata e gamberi rossi oppure la geniale Pappardella ripiena di finferli, porcini e carpaccio di capriolo. Siete appassionati di pizza? Non potete lasciare la città senza aver fatto prima un salto da Daltrocanto (via B.Cristofori, 12/a): pizze con farine macinate a pietra, condite in modo classico oppure con pancetta arrotolata e asparagi bianchi di Bassano o la Daltrocanto con prosciutto crudo di Montagnana e bufala.
- Dopocena. Uno dei must della movida padovana è H222 Baessato (largo Europa, 14) che oltre al rito dell’aperitivo propone ottimi drink e musica fino a tarda notte.