Viaggio a San Marino: cosa mangiare e dove mangiarlo
Se vi trovate dalle parti di San Marino e volete provare alcuni piatti tipici, ecco una mini guida a cosa mangiare e dove mangiare.
San Marino è un piccolo Stato indipendente, inglobato all’interno del territorio italiano. Una leggenda racconta che a fondare l’antica Terra della Libertà sia stato un tagliapietre di Arbe, la cucina sammarinese è influenzata dalla romagna e dalle marche in Dalmazia, giunto a Rimini nel 257 d.C. e rifugiatosi sul Monte Titano per sfuggire alle persecuzioni che l’imperatore Diocleziano aveva scatenato contro i cristiani. Incastonato tra la Romagna e le Marche, è da queste regioni che arrivano le maggiori influenze per la cucina sammarinese. Con la cucina del Montefeltro e con quella romagnola, condivide materie prime e ricette: dai cappelletti ripieni di carne agli strozzapreti fatti con acqua e farina; dal coniglio in porchetta con finocchietto selvatico alla piadina tirata sottile come si fa a Rimini, fino alla polenta accompagnata da ragù o funghi.
Cucina sammarinese: i dolci e i vini
Tipicamente sammarinesi sono invece i dolci, tre dei quali hanno ottenuto il Marchio di Origine e Tipicità dei prodotti dell’Artigianato della Repubblica di San Marino. La Torta Tre Monti è costituita da cialde di forma rotonda, farcite con crema di cacao e nocciole, sovrapposte in 5 strati e rifinite con una corona esterna di cioccolato fondente. La Torta Titano è formata da due strati di sfoglia a base di mandorle amare, mandorle dolci, arachidi, uova e miele, tirate a mattarello e cotta in forno; con una farcia di cioccolato, contornata da meringa e decorata da cioccolato fondente. La Verretta, simile a un grande cioccolatino, è un dolce di cioccolato fondente che racchiude una morbida crema di cacao con frammenti di wafer e nocciole su una base di 3 strati di cialde farcite con crema di cacao; deve il suo nome alle frecce usate dai balestrieri durante i tornei.
L’enologia ha una lunga tradizione e tra i vini si trovano ben 13 etichette con il Marchio di Stato ad Identificazione di Origine, pari alla nostra DOC, a cominciare dal Moscato di San Marino, vino bianco con almeno l’85% di uve moscato, adatto ad accompagnare dessert e pasticceria secca. Per chi volesse assaggiare la cucina sammarinese, vi proponiamo 3 ristoranti da provare.
- Brasserie da Gianni (via XXV marzo, 72 – Domagnano). Nata da una costola dell’omonima macelleria, la brasserie, a gestione familiare, offre ottima carne: dalla bistecca alla fiorentina ai carpacci e alle tartare per chi non disdegna la carne cruda. Molto buoni i primi piatti fatti in casa. Buona anche la scelta dei vini da scegliere direttamente in cantina.
- Osteria Unione (via Giuduccio, 42 - Acquaviva). Non aspettatevi un ristorante elegante, ma piuttosto una trattoria molto semplice con un clima colloquiale. Qui potrete assaggiare una cucina casalinga, con pochi piatti ma ben cucinati e radicati nella tradizione. In stagione è possibile mangiare anche la cacciagione.
- Ristorante Righi (piazza Libertà, 10 – San Marino). La cucina di Luigi Sartini è l’unica ad aver ricevuto il riconoscimento di una stella Michelin a San Marino: ricercata, parte dai prodotti e dalla memoria del territorio per aprirsi a nuove emozioni. Oltre al ristorante, Righi presenta la formula osteria, aperta anche a pranzo per offrire la possibilità di assaggiare i piatti pensati da Santini in un’atmosfera più informale.
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