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Taormina: 12 indirizzi per mangiare e bere bene

di Salvatore Spatafora 19 Luglio 2023 14:00

Nella splendida Taormina si possono assaggiare tanti piatti della tradizione in location incantevoli: ecco tutti gli indirizzi che vi dovreste appuntare se state cercando dove mangiare a Taormina.

Taormina regina indiscussa dell’estate: un successo inarrestabile per la bella cittadina siciliana affacciata sulla costa ionica che, complice il famigerato effetto “White Lotus”, in questa stagione 2023 registra un inarrestabile incremento del turismo internazionale. Sono soprattutto gli americani ad essere attratti dalle tante opportunità che offre una vacanza a Taormina: bellezze storiche e naturalistiche come il Teatro Antico e l’Isola Bella, mare cristallino, locali e negozi alla moda, mentre per gli appassionati di vino la possibilità di visitare le vicine cantine dell’Etna e degustare i prodigiosi vini del vulcano. Se state programmando un viaggio a Taormina ecco i nostri consigli: 12 indirizzi da non perdere per mangiare e bere bene in città.

Ristoranti

Blum – Via Nazionale 147 (presso Mazzarò Sea Palace)

La novità gourmet dell’estate taorminese si chiama Blum: il ristorante fine dining – aperto solo la sera, dal martedì alla domenica – va ad arricchire l’offerta enogastronomica del Mazzarò Sea Palace, struttura gioiello della collezione VRetreats, affiliata Leading Hotel of the World, sotto la direzione della manager Marilena Calabrò. La posizione è davvero invidiabile: 6 tavoli disposti su un’esclusiva terrazza sospesa sulla spiaggia e il mare di Mazzarò. Luce soffusa, arredamento minimal e in sottofondo solo il rumore delle onde. Blum nasce da una idea del giovane chef Riccardo Fazio. L’obiettivo è quello di stupire gli ospiti con una proposta di cucina svincolata dai dogmi della territorialità e della tradizione rivisitata. Tutto parte infatti dall’incontro con un ingrediente, un sapore (Scampo, Astice, Anguilla) che rimane presente e conduce a un abbinamento spesso inconsueto (pera e caviale o sidro di Granny Smith e patata). Si può scegliere tra 2 menu degustazione: Suggestioni da sei portate a 150€ e Naturalmente, cinque portate completamente vegetali (tra cui Raviolo fuori norma e Assoluto di rapa) a 100€. Ma si può ordinare anche à la carte (minimo di due piatti e un dolce). Oltre al classico wine pairing, il bartender Francesco Truglio propone una selezione di signature cocktail in accompagnamento ai piatti. Impeccabile il servizio in sala, tutto al femminile, curato dalla brava restaurant manager Dana Muscalo.

Vineria Modì – Via Calapitrulli 13

Nella variegata offerta di Taormina, spicca l’insegna dei fratelli Dalila ed Ettore Grillo: lei giovane cuoca di talento (classe 1994), lui maestro di sala e grande appassionato ed esperto di vino. Sicuramente uno dei migliori ristoranti di qualità della città. Ci si accomoda nella sala interna, in un ambiente intimo e impreziosito da elementi di design, oppure nei deliziosi tavoli all’aperto, lungo la vivace via Calapitrulli. Vineria Modì è un’esperienza enogastronomica fortemente consigliata per chi vuole conoscere e provare un valido esempio di interpretazione contemporanea di cucina siciliana, senza orpelli e inutili sovrastrutture. Da provare il polpo alla griglia in salsa eoliana e il trancio di pesce del giorno alla ghiotta. In chiusura gli ottimi dessert come la tartelletta di tumminia o il bianco mangiare. Nota di merito per la carta vini, con ben 1200 etichette dall’Italia e dal mondo.

Nunziatina – Via Roma 12

Tra le nuove aperture segnaliamo Nunziatina, originale format enogastronomico inaugurato lo scorso autunno. Una volta varcato l’ingresso colpisce immediatamente la cura degli spazi, accoglienti come gli ambienti di una dimora siciliana. Ogni sala ha una sua specifica identità: dall’opulenza della piccola wunderkammer, che è possibile riservare in esclusiva, alle terrazze panoramiche che dominano l’incantevole baia taorminese. La proposta culinaria è in linea con il concept di Nunziatina: i piatti dello chef Dionisio Randazzo sono un tripudio di profumi e sapori che rende omaggio alla generosa terra siciliana, come nei bottoni con ripieno di pollo ruspante, tartufo nero, carciofi e formaggio ragusano. Non mancano le influenze mediorentali, per avere una idea provate il moscardino con ceci maior, tahina, peperone rosso e salmoriglio.

Médousa Bistrot & Suites – Via Sesto Pompeo 1

Inaugurata nell’estate 2018, Médousa è la casa privata della famiglia Siragò ubicata in prossimità di Porta Catania. Dopo un importante intervento architettonico che ha preservato l’originario impianto della struttura – anticamente era un convento poi fu bombardato durante la seconda guerra mondiale – è nato l’originale concept Médousa: 5 camere dal design mediterraneo contemporaneo, con cementine siciliane realizzate su misura, e un bar-bistrot ricavato nel giardino pensile. Per l’aperitivo ci sono i cocktail realizzati con il Grand Tour Gin da abbinare a sfiziose tapas, mentre per cena consigliamo millefoglie di melanzana con spuma di caciocavallo ragusano, rigatone di pasta fresca della casa con ragù di maialino nero dei Nebrodi e tempura di pesce con verdure alla siciliana. Prezzo medio 60/70€ a persona (bevande escluse).

Brizza e Brace – Via Nazionale 137 (presso Villa Sant’Andrea Belmond Hotel)

Rimarrà aperto fino al 17 settembre il ristorante Brizza, cinque tavoli romantici per due persone sulla spiaggia privata di Villa Sant’Andrea, uno degli alberghi di punta del marchio Belmond insieme al Grand Hotel Timeo (a ridosso del Teatro Antico). Il rinnovato menu della stagione 2023, elaborato dallo chef Agostino D’Angelo si arricchisce di piatti preparati con il migliore pescato locale (interessanti le nuove sperimentazioni sulla frollatura del pesce): ravioli a piramide striati, ripieni di scorfano mantecato su guazzetto di vongole e crema di aglio dolce al prezzemolo, carrè di branzino stagionato in crosta di olive e capperi su purea di tuberi e coulis di pomodoro e cipolla, sono solo alcuni dei cavalli di battaglia dello chef. Aperto dal mercoledì alla domenica, menu degustazione 165€ a persona. Novità di quest’anno è invece il pop-up Brace – aperto dalle 18:30 in poi – per un aperitivo a base di salumi di mare o una cena informale con i piatti del menù josper grill come gli scampi con menta, maionese al nero di seppia e prezzemolo, o i tocchetti di salsiccia di suino nero dei Nebrodi con semi di finocchio e salsa al limone, preparati a vista nella cucina allestita sulla terrazza bar vista mare.

Osteria Santa Domenica – Via di Giovanni 47

Il locale di Gianluca Savoca, a pochi metri dal Teatro Antico, è uno degli indirizzi più frequentati dai taorminesi. La passione enoica del proprietario si riflette nella carta vini dove troverete il meglio della produzione regionale, con un occhio di riguardo per le cantine dell’Etna. Le proposte stagionali del menu riflettono la complessità e la ricchezza del giacimento enogastronomico dell’isola, si spazia infatti dalle classiche ricette della tradizione marinara, preparate con il pescato della costa ionica messinese, ai sapori montani dei prodotti dell’altopiano Ibleo. Su richiesta Gianluca organizza divertenti lezioni di cucina – molto apprezzate dagli stranieri – precedute da una passeggiata mattutina per la spesa e comprensive di pausa granita prima di mettersi all’opera.

La Capinera – Via Nazionale 177

Il ristorante stellato dello chef patron Pietro D’Agostino – aperto a pranzo e cena – è un punto fermo nel panorama dell’offerta culinaria taorminese. Oggi più che mai, dopo l’importante restyling della terrazza e il nuovo design della mise en place: tavoli rovere massello lavorati da artigiani locali, inserti di maioliche di Scicli e luci dal caldo sapore retrò. La filosofia di cucina invece è sempre la stessa, ovvero un felice incontro fra ricette della memoria siciliana e materie prime locali di altissima qualità, interpretate da D’Agostino con creatività. I menu degustazione Mare e Aria si articolano in sei portate a base di pesce (ottimi gli spaghetti freschi con seppie al limone) a 100€, mentre con il menu Terra e Fuoco si degustano otto portate a scelta proposte dalla brigata di cucina (150€).

Palazzo Vecchio Taormina – Salita Ciampoli 9

Il nuovissimo boutique hotel di lusso, inaugurato lo scorso aprile, nasce dalla riconversione di una antica dimora taorminese del centro storico. Cuore della struttura è l’Orangerie, un bar in stile coloniale decorato con carte da parati con un trompe l’oeil, sedute in velluto, mobili d’epoca e argenterie antiche. All’ora di cena ci si sposta nel giardino interno, sede del ristorante guidato dallo chef Roberto Cantarella, per un tuffo nella cucina dei Monsù (i cuochi a servizio delle famiglie aristocratiche siciliane tra Ottocento e Novecento). Ma non finisce qui: proprio in questi giorni è stato inaugurato, sul torrione dell’edificio, il Blue Sky Bar con vista panoramica sulla baia protetta dall’imponente sagoma dell’Etna, da prenotare al tramonto per un aperitivo ad alto tasso di romanticismo.

Tao Beach Club – Via Nazionale 175

Impossibile non lasciarsi tentare da un bagno rigenerante nelle acque limpide di Taormina. Per una giornata di mare e relax c’è il Tao Beach Club con due spiagge di sabbia dorata, Galene e Nerea, sulla baia delle Sirene. A disposizioni degli ospiti confortevoli cabanas dove è possibile ordinare il light lunch o uno spuntino. Nelle terrazze, arredate come eleganti salotti sul mare, trovano invece spazio il bar – aperto con orario continuato dalle 10 alle 23 – e il ristorante, con una proposta di cucina mediterranea sia a pranzo che a cena. Il piatto preferito dagli habitué sono le linguine di grano duro con gambero rosso di Mazara del Vallo, zucchine siciliane e vongole veraci. All’ora dell’aperitivo ci si lascia sorprendere dal talento dei professionisti della mixology del Tao Beach, mentre i giovani faranno le ore piccole ballando sotto le stelle al ritmo della musica dei dj set internazionali.

Pasticcerie

 Pasticceria Minotauro dal 1979 – Via di Giovanni 15

In prossimità della via che porta al Teatro Antico cercate l’insegna Minotauro, ovvero la migliore pasticceria di Taormina: in questo piccolo laboratorio a conduzione familiare sono banditi surrogati e oli essenziali per lasciare spazio solo a prodotti naturali, come la buonissima ricotta di pecora siciliana e le mandorle di Avola. Le specialità da provare sono i biscotti della tradizione messinese, Piparelle e ‘Nzuddi preparati con farina di carrube, e la coloratissima frutta Martorana dipinta a mano.

Laboratorio Pasticceria Roberto – Corso Umberto I, 87

Passeggiando lungo il corso principale vi imbatterete nel laboratorio di Roberto Chemi, tappa irrinunciabile per chi ama i celebri cannoli siciliani: il segreto del successo di questi dolci sta tutto nelle cialde perfettamente croccanti e nella buonissima ricotta di pecora – aggiunta sul momento con una piccola spatolina, proprio come si faceva anticamente – caratterizzata da una dose bilanciata di zucchero, un pizzico di cannella e una goccia di liquore, seguendo fedelmente la ricetta di famiglia tramandata da papà Michele, anche lui pasticcere a Taormina.

Bam Bar Taormina – Via di Giovanni 45

Grazie al passaparola – e alla forza di Instagram – Il Bam Bar di Saro Bambara e della sua famiglia è uno degli indirizzi più famosi in Sicilia, frequentato da cantanti, attori e registi di fama mondiale di passaggio a Taormina. Non c’è davvero nessuno in grado di resistere al richiamo di una rinfrescante granita artigianale. Si sceglie tra oltre venti gusti alla frutta fresca e altre proposte con aggiunta di latte, da gustare seduti nei tipici tavoli in ceramica dipinti con i colori siciliani e il logo del bar sempre in evidenza (per la foto di rito da condividere sui social). Le granite più richieste: mandorla, caffè, pesca, anguria, limone e fichi, sempre accompagnate dall’immancabile e profumata brioche col tuppo.