Versilia: l’itinerario gourmet che aspettavi
Una piccola guida per mangiare in Versilia, indirizzi gourmet che spaziano da Viareggio a Camaiore, da Forte dei Marmi a Pietrasanta.
“Non temere, o uomo dagli occhi glauchi! Erompo dalla corteccia, fragile io ninfa boschereccia, Versilia, perché tu mi tocchi“: Gabriele D’Annunzio omaggiava così la Versilia, terra sospesa tra le Alpi Apuane e il Mar Tirreno, la versilia, terra sospesa tra le alpi apuane e il mar tirreno, è ricca di luoghi da scoprire resa celebre dal marmo, da poeti, scultori, attori, cantanti e pescatori. Un itinerario tra mare, collina e montagna che vi sorprenderà per la bellezza dei luoghi e l’ospitalità della sua gente. A Camaiore vedrete all’interno delle mura molti gioielli artistici come la Collegiata e la Badia Benedettina, mentre Pietrasanta è conosciuta in tutto il mondo per il suo legame con l’arte, tanto da aver ottenuto il soprannome di piccola Atene della Versilia: non perdetevi il bellissimo Duomo, la Torre Civica e la Rocca di Sala, e andate alla scoperta di Botero e Mitoraj, due artisti che hanno dato tanto a Pietrasanta. Viareggio è la Perla del Tirreno, città vivace e di grande fascino, conosciuta nel mondo per il Carnevale, la sua lunga spiaggia e la buona cucina.
Forte dei Marmi è una delle località turistiche più esclusive ed eleganti di tutta la Versilia e un’icona di stile, mentre Torre del Lago Puccini è il luogo di Giacomo Puccini, che a Villa Puccini scrisse molte sue opere: situata sul belvedere del lago di Massaciuccoli, è una delle mete da non tralasciare. Andate alla scoperta di Seravezza, la porta di accesso alle Alpi Apuane, da dove procederete per il cuore delle montagne sia verso Stazzema, sia verso la galleria del Cipollaio e sul Monte Altissimo, lungo la strada che fu tracciata agli inizi del 1500 dal grande Michelangelo.
E dopo tanto girovagare, l’appetito va ad avanzare: cosa si mangia in Versilia? La cucina marinara offre cacciucco alla viareggina, fatto con pesce povero, vino rosso, cipolla e prezzemolo; spaghetti con i nicchi (arselle in dialetto) e gli spaghetti con i coltellacci (cannolicchi), citati in una delle canzoni del Carnevale: “Siam tutti coltellacci e ad ogni marettone ci ritroviamo sempre in mezzo al lavarone”. La cucina di terra offre la scarpaccia dolce con le zucchine e la scarpaccia salata, i tordelli al sugo di carne, la panzanella fritta e i matuffi a base di polenta condita con salsiccia e funghi. Partiamo, siete pronti?
VIAREGGIO
La città di Viareggio vanta tanti luoghi del mangiar bene: Romano (via Mazzini, 120), con oltre mezzo secolo di storia, è il ristorante stellato di Romano Franceschini e sua moglie Franca Checchi, da sempre sinonimo di alta qualità e garanzia. Franca è ora affiancata ai fornelli dal giovane Andrea Papa e preparano Bottoni di orata con sugo di molluschi, Spaghetti alla chitarra con cime di rapa e scampi, Triglia con lattuga romana, polvere di prosciutto e salsa Caesar e Pescatrice con asparagi croccanti, finocchietto e latte di mandorle affumicato, sono tra le proposte da non perdere.
Il Piccolo Principe (piazza Puccini, 1, in foto) ha due stelle Michelin ed è un luogo da favola, posto in cima alla terrazza dell’Hotel Principe di Piemonte. La cucina è guidata da Giuseppe Mancino, che mette nei piatti estro campano, francese e versiliese: Agnolotti con cipolla fondente e coda di bue, Calamarata di Gragnano e Triglia di scoglio croccante, scarola, mozzarella affumicata, essenza di pomodoro, olive e capperi, sono soltanto alcune delle sue stuzzicanti opere gastronomiche. Buonamico (via Sant’Andrea, 27) è il luogo ideale per cacciucco alla viareggina, maccheroncini alla Trabaccolara e la carbonara di mare. Buonumore (via Marco Polo ang. viale Capponi) è una trattoria situata nella pineta di Viareggio: qui si mangia quello che regala il mare ogni giorno, come il cacciucco alla Fantoni, la polentina con sugo di mare e le polpette di razza.
Lunasia (piazza d’Azeglio, 119, in foto), all’interno dell’Hotel Plaza e De Russie, è regno di Luca Landi, chef con una stella Michelin che coinvolge i suoi ospiti in un percorso sensoriale, dove i piatti si vivono, si guardano, si ascoltano e si mangiano. Gamberi rossi di Mazara, sedano rapa e mela verde, cipollotti al limone e chips al nero di seppia; Pescato cucinato alla Mediterranea e ortolana di primizie e aglio nero e il Gelato di spiaggia cremoso e meringa di mare con gelato al miele d’elicrisio, sono sicuramente da ordinare. Michelangelo Masoni Macelleria & Bistrot (via San Martino, 144) è una storica macelleria che ha saputo stare al passo con i tempi, lanciando anche il bistrot dove gustare piatti di carne come la battuta di manzo o la Pancia di maiale croccante, indivia al vermouth e asparagi in salsa di miso e liquirizia.
FORTE DEI MARMI
Chiamata affettuosamente Il Forte, ogni anno ospita la manifestazione A Tavola sulla Spiaggia. Nella città della Capannina di Franceschi e del Bagno Silvio, i luoghi del mangiare bene sono tanti. Lorenzo (via Carducci, 61-63) è una vera icona della Versilia, dove da anni Lorenzo Viani, insieme alla figlia Chiara, si prende cura degli affezionati clienti. Gioacchino Pontrelli, lo chef dalle combinazioni originali, si dedica anima e cuore alla Battuta di manzo piemontese al coltello con cipolla di Certaldo caramellata all’aceto di ciliegie e fonduta di pecorino, ma anche al Bollito misto di mare unico, così come il Tagliolino all’ortica con astice nudo e profumato al lemon grass e la sua riduzione.
La Magnolia (viale Morin, 46, in foto), ristorante gourmet dell’Hotel Byron, è guidato dallo chef stellato Cristoforo Trapani che promette esperienze uniche: da provare le Linguine di Gragnano calamari fritti, provola affumicata e limone di Sorrento, il Polpo di scoglio, ketchup di pomodoro San Marzano, aioli e pane alle alghe e l’Anguilla laccata al finocchio con rapa rossa birra Moretti Gran Cru. Il ristorante stellato Lux Lucis (viale Morin, 67) è situato sulla terrazza dell’Hotel Principe a Forte dei Marmi e la sua cucina è guidata dallo chef Valentino Cassanelli, che in menu ha messo il Coniglio e ricciola scottati con salsa alla cacciatora e la Pasta con alici, sedano rapa e midollo dedicati alla via Vandelli.
Villa Grey (viale Italico, 84, in foto) è la novità del Forte: in cucina troviamo lo chef Nicola Giancarlo Gronchi, precedentemente ai fornelli del Bistrot, che in questa nuova dimensione de Il Parco di Villa Grey, propone Triglia, maruzzelle e fave, Risotto con sgombro, rafano e ricci di mare e Rombo chiodato con crema di zucchine, colatura di alici, cremoso al pinolo, aglio nero e fiore di zucca fritto. Al Bistrot (via della Repubblica, 14) è arrivato da poco lo chef Andrea Mattei e c’è da scommettere che farà di tutto per mantenere il ristorante agli alti livelli di cui gode. Spaghetti al riccio, Branzino con nasturzio, zucchine e vino rosso sono pronti a stuzzicarvi il palato.
PIETRASANTA
Filippo Ristorante (via Barsanti, 45, in foto) è il quartier generale di Filippo Felice di Bartola che è sempre un passo avanti su tutto. Uovo all’amatriciana, Trippa alla fiorentina, zuppa alla frantoiana, non stancano mai. L’Enoteca Marcucci (via Garibaldi, 40) è una delle istituzioni di Pietrasanta, dove andare per bere bene e gustare salumi, formaggi, pappa al pomodoro con olio di Lucca e parmigiano, polpettine pietrasantine e polpo di scoglio al rosmarino.
Voglia di pizza? Tre spicchi del Gambero Rosso per l’Apogeo Giovannini (via Pisanica, 136). Il paradiso della pizza sforna esemplari come la Giovanna con fiordilatte, crème fraîche, perle di tartufo Savini, ricotta al tartufo, pancetta cotta oppure la Pizza Polpo e Patate e la Focaccia Cocktail con gamberi rossi e salsa rosa.
CAMAIORE
Emilio e Bona (via Nuova 1641, Lombrici, in foto) è un luogo speciale: mangiare in un vecchio frantoio è sempre una bella esperienza, se poi uniamo la genuinità del piccione lardellato, dei tordelli alla Casolina e dei famosi bomboloni fritti, l’apoteosi è garantita. A La Dogana (via delle Pianore, 20), in collina dove si gode del fresco e della vista fino al mare, si mangiano i piatti storici proposti da Vittoriano Pierucci: Tagliolini impastati al nero di seppia e gamberi sono affiancati da baccalà con cipolle stufate.
MARINA DI PIETRASANTA
FrancoMare (lungomare Roma, 41), ristorante dell’omonimo bagno, è famoso per la bella atmosfera, il pesce fresco e i frutti di mare: alici di Cetara con uvetta, finocchietto, pinoli e vegetali; Pennoni con cavolo nero, vongole e bufala; Astice flambè con asparagi sono tra le specialità del locale.
LIDO DI CAMAIORE
Lido di Camaiore è una stazione balneare all’avanguardia con una spiaggia lunga oltre 4 km e un ottimo indirizzo dove mangiare, Il Merlo (via Bernardini, 660). Passato dalla collina al mare, il locale di Angelo Torcigliani offre una cucina di terra, arricchita di spunti ittici: Spaghetti di mare al meglio del Tirreno, Piccione al cavolo nero e Paté in crosta di alzavola.
MASSAROSA
Kambusa (via della Torbiera, 38): ha ottenuto i tre spicchi nella Guida delle Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso sfornando le pizze della tradizione napoletana come Margherita, Marinara e poi più creative come la Kambusa con pomodori gialli dell’Agro Sarnese, pomodori del Piennolo, pinoli e pesto di basilico.
STAZZEMA
Da Luciano (via La Culla, 7/a) è una trattoria verace dove provare i tordelli al sugo di carne, i maltagliati ai porcini e il fritto misto in padella di pollo e coniglio.
SERAVEZZA
Pozzo di Bugia (via Federici 544 – loc. Querceta, in foto) è un omaggio all’entroterra la cucina del locale, dove provare Come una Simmenthal di Chianina, tordelli al sugo e spalla di agnello con le patate alla cenere. Battil’oro Fuochi+ Lieviti+Spiriti (via Asilo 54 – loc. Querceta) è la nuova avventura di Gennaro Battiloro, che vanta Tre Spicchi nella Guida delle Pizzerie del Gambero Rosso: pizza, cocktail e piccola cucina di stampo partenopeo, sono il contenuto. Tra le pizze fatte con farine macinate a pietra e lievito madre, provate quella con tataki di tonno, cipolla in agrodolce, sedano cotto in ghiaccio e maionese alla curcuma e la Popeye con fior di latte, spinacino novello, salsiccia di Cinta senese a coltello, nocciola tostata e maionese di barbabietola.
TORRE DEL LAGO
La Baracchina di Vally (viale Europa) è un luogo in cui la cucina di mare è schietta: intramontabili tagliolini alle arselle, frittura di paranza e crostini al sugo di mare.
DORMIRE
Per chi vuole dormire in collina, a Pietrasanta c’è il delizioso B&B A Casa d’Irene (via Teatro, 2): la creatura di Irene Arquint rispecchia la sua personalità elegante e dinamica. Camere dal tocco romantico e un’ottima colazione (in foto qui sopra) sono il biglietto da visita di questo bed & breakfast in pieno centro a Pietrasanta. Se volete rimanere sul mare, dopo un prezioso restauro a Viareggio ha riaperto l’Hotel Plaza e De Russie (piazza D’Azeglio, 1), storico hotel cittadino noto per la raffinatezza e l’eleganza, passato da 4 a 5 stelle per offrire ai clienti un servizio ai massimi livelli. Tutto nel rispetto della tradizione e della storia di questo grande albergo che, tra i vari illustri personaggi, ha ospitato Rainer Maria Rilke, Gork’ij, Giacomo Puccini e Giorgio Gaber.
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