10 ottimi indirizzi per mangiare le graffe a Napoli e provincia
Le graffe o graffette sono un dolce fritto tipico del Carnevale ma si possono gustare tutto l’anno: ecco gli indirizzi migliori a Napoli e provincia.
Chi dice Carnevale a Napoli, dice anche graffe o graffette che siano. Le graffette, quelle di taglia piccola, sono chiamate anche zeppole di Carnevale. La guerra alle migliori graffette realizzate in casa a suon di foto sui social network è appena iniziata: chi fa l’impasto con le patate, chi lo fa senza, chi le ricopre di zucchero, chi di zucchero e cannella mischiati, ce n’è per tutti i gusti. Per quanto riguarda le graffe vere e proprie, quelle di taglia grande, chi ha buona memoria gastronomica ricorderà sicuramente le mitiche graffe dell’Edenlandia: dopo un giro sulle giostre la tappa era obbligatoria, soprattutto la domenica. Ecco alcuni suggerimenti sulle migliori graffe tra Napoli e provincia.
- Chalet Ciro (via Mergellina): ogni giorno si ripete lo stesso rituale. Il lunedì, il martedì, il venerdì e il sabato le potete trovare di primo mattino fino al pomeriggio, mentre il giovedì e la domenica l’appuntamento è fisso alle ore 17. Di solito, subito dopo il campionato di calcio della domenica, una passeggiata sul lungomare, accompagnati da una bella graffa, ci sta tutta.
- Pirò (via dell’Epomeo, 228): da alcuni anni Pirò è diventato un punto di riferimento per chi ama le graffe. Semplici o farcite, se ne sfornano continuamente, in media ogni ora, dalle prime luci del mattino fino a notte fonda nei giorni festivi. Il sapore ricorda un po’ quelle storiche del parco divertimenti della città.
- Panificio Grieco (via Luca Giordano, 81/a): al Vomero il panificio Grieco è storico. Tutti i giorni, oltre alle delizie del forno, si friggono graffe e graffette. Sia per una festa che per far visita a parenti e amici, con un vassoio di graffette farete sempre bella figura.
- Voglia di Graffe (via dei Tribunali, 363): si trova esattamente di fronte alla pizzeria storica della famiglia Sorbillo, quindi, vista la lunga attesa che spesso si deve affrontare per mangiare un’ottima pizza, il dubbio è: meglio ammazzare il tempo con una graffa o me la conservo per il dessert? La certezza è che da lì non si scappa, perché la tentazione è forte.
- Graffetteria Magn Magn (via Mario Fiore, 43): siamo nel cuore del Vomero e per i giovanissimi il sabato sera, e non solo, è una tappa obbligatoria. Le graffe più gettonate sono quelle farcite al cioccolato, nero o bianco. Come il fenomeno delle patatinerie, anche quello delle grafferie era partito un po’ di tempo fa con il botto e questa è stata una delle prime in città a riscuotere subito successo.
- La Grafferia (via Rimini, 66): per i veri cultori delle graffe, La Grafferia è un’altra prova d’assaggio da non perdere. Anche qui si possono trovare graffe soffici semplici o farcite con varie creme a seconda dei gusti. Per soddisfare tutti, consegnano anche a domicilio.
- La Grafferia (via Alfa Romeo 7, Pomigliano d’Arco): il nome è lo stesso di quella napoletana, ma la gestione è diversa e ci siamo spostati in provincia, a Pomigliano d’Arco. Qui l’attesa è lunga per il semplice motivo che è sempre pieno di gente: è uno di quei posti in cui ci vai di proposito, per mangiare la graffa. Molto richiesti gli angioletti, realizzati con lo stesso impasto delle graffe e che al costo di 2 euro accontentano i palati di più persone.
- Pizzeria La Dea Bendata (corso Umberto I 93, Pozzuoli): fa un certo effetto vedere una pizzeria segnalata per le migliori graffe, ma è un atto doveroso perché le graffe realizzate con lo stesso impasto delle pizze dal pizzaiolo Ciro Coccia sono state un’idea vincente. Proposte nella selezione di dolci della pizzeria, le ciambelle sono accompagnate da crema al cioccolato o al pistacchio.
- Salvo da Tre Generazioni (largo Arso 10, San Giorgio a Cremano): la zeppola di Giuseppe è una graffa nata grazie alla sperimentazione sugli impasti fatta dai fratelli Francesco e Salvatore Salvo. Dato il successo, i due fratelli hanno deciso di metterla in carta e di dedicarla al figlio di Francesco, Giuseppe.
- Antica Osteria Nonna Rosa (via Privata Bonea 4, Vico Equense): tra i vari suggerimenti non si possono non menzionare le graffette o zeppole che dir si voglia di Peppe Guida. Sono leggerissime e molto soffici, ricoperte di zucchero e cannella, diventate un vero must dello chef. Anche se siete già sazi, non riuscirete a resistere.
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