Home Mangiare Ristoranti Cinque tappe gastronomiche imperdibili dove mangiare lungo la Salerno-Reggio Calabria

Cinque tappe gastronomiche imperdibili dove mangiare lungo la Salerno-Reggio Calabria

di Stefania Pianigiani 27 Luglio 2024 12:00

Dove mangiare bene lungo la Salerno-Reggio Calabria? Abbiamo scovato cinque indirizzi imperdibili in un itinerario tra Campania, Basilicata e Calabria, che renderà le vostre vacanze ancora più gustose.

Rotolando verso “Sud” in questa calda estate, vi portiamo alla scoperta di cinque ristoranti che valgono il viaggio, mentre siete diretti alla meta della vostre vacanze. Imboccate l’Autostrada del Mediterraneo la A2, ovvero la Salerno-Reggio Calabria e prendetevela comoda, uscite dal casello per fare delle soste gastronomiche che vi resteranno nel cuore e per scoprire parti di Campania, Basilicata e Calabria dove prevale l’accoglienza e la buona tavola. Pronti a segnarvi le tappe da non perdere, dove mangiare lungo la Salerno-Reggio Calabria? Allora partiamo…

Cetaria – Baronissi (SA)

dove-fermarsi-a-mangiare-bene-vicino-a-Salerno.jpg

Prima sosta Baronissi in provincia di Salerno da Cetaria (piazza della Repubblica,9) il ristorante di fine dining, anzi il progetto di vita, nato dall’unione dello chef Salvatore Avallone da Cetara con furore e da Federica Gatto da Reggio Calabria per amore. Marito e moglie, lui in cucina, lei in sala, che insieme si amalgamano e rendono questo piccolo ristorante un vero e proprio buon ritiro, in quel di Baronissi.

cosa-c'è-nella-pasta-mista.jpg

Anche se è estate la Pasta Mista all’Astice con ristretto di astice, ‘Nduja di Spilinga e finocchietto selvatico, va assolutamente provata, perché è uno di quei piatti senza tempo e senza stagione, che non vorreste finisse mai…, ma anche gli Spaghetti ai ricci di mare fanno sprizzare gli occhi di felicità, tanto sono fatti ad arte. Il rombo al forno viene accostato ai peperoni e guai se non fate la scarpetta, ma non temete, in menu anche Ricciola con dashi e spinaci e Tonno rosso con funghi e miso. Lasciatevi un piccolo spazio per il dessert, e il Semifreddo alla nocciola, cioccolato e caramello salato sarà la vostra coccola per terminare il pasto. Il mondo del vino non ha confini e se questa ambiziosa carta dei vini è in continua evoluzione e se Federica Gatto ha vinto il premio Servizio di Sala 2024 della Guida Michelin un buon motivo ci sarà…

Marie Laboratorio di cucina vini & spiriti – Lago Sirino (PZ)

dove-mangiare-bene-all'uscita-di-Lagonegro.jpg

Proseguendo il viaggio verso sud, all’uscita di Lagonegro Nord, dirigetevi verso Nemoli e il lago Sirino, per scoprire Marie (Via Ferdinando II di Borbone, 3 Lago Sirino, Nemoli), il laboratorio di cucina e spiriti ideato da Carmine Cantisani, in omaggio alla nonna Maria. Dalla cucina della nonna e dal forno di famiglia Carmine è sempre stato attratto, anche se per un periodo è stato lontano da Nemoli e dal lago, per studiare cinema a Roma, il richiamo della sua terra è stato più forte e alla fine ha deciso di tornare e coronare un sogno. Insieme alla mamma, che sta in cucina, Carmine ha messo a punto un luogo divertente e curioso, ma allo stesso tempo legato alla tradizione.

fuori-casello-dove-mangiare-in-Basilicata.jpg

Ambiente moderno e vivace, coccolato da una colonna sonora ricercata, dove il menu si legge sulla lavagna e la carte dei vini predilige i piccoli produttori e le loro storie di vita. Un piatto che non manca mai è lo Sformatino Marie con patate, pancetta croccante, nduja e fonduta di caciocavallo Podolico, poi visto che siamo al lago, la Trota in scapece con salsa BBQ, maionese allo zenzero e bietola è un connubio davvero intrigante. Tra i primi piatti c’è lo Spaghettone con pepe, curcuma e crudo di gamberi, ma il Tortello ripieno di cernia, limone candito e zucchine sa il fatto suo e il Maialino con cipolla in agrodolce e salsa gravy sa farsi apprezzare. Il punto forte è il dehors sul Lago Sirino, dove mangiare con la bella stagione e oltre alla buona cucina godersi il bellissimo panorama.

I Sapori di Marianna – Maratea (PZ)

dove-mangiare-vicino-all'uscita-di-lauria.jpg

Maratea è da sempre una delle mete più affascinanti del nostro Sud, e questa perla della Basilicata, posta sul Mar Tirreno, si raggiunge in una mezz’ora dal casello autostradale di Lagonegro Nord. Per bere e mangiare bene, un indirizzo da appuntare è senza dubbio I Sapori di Marianna (Via Campo), posto sulla parte più alta del paese. Panorama mozzafiato sul Redentore, con la temperatura mite si mangia nella terrazza incorniciata dai boschi rigogliosi. Ad accogliervi c’è il giovane Daniele Pesci, figlio di Marianna, che ha ereditato dalla mamma la passione per l’accoglienza e la ristorazione. La cucina di Marianna Pezzullo, è fortemente legata al territorio, non ci sono divagazioni, ma tanta concretezza nei sapori e ricette tradizionali.

ricette-tipiche-lucane-i-sapori-di-marianna.jpg

Il classico antipasto con salumi e affettati locali, latticini di bufala, pecorino di Moliterno e sottoli artigianali vi trasporterà in quello che è considerato un vortice di sapori, a seguire il Risotto “Acquerello” con funghi cardoncelli e salsiccia lucana vi farà dimenticare che siete a dieci minuti dal mare, il fusillone al sugo di coniglio vi porterà indietro nel tempo, e se volete un sapore di sale, un sapore di mare, gli Spaghettoni “Caterina” alla marateota con alici, finocchietto, mollica di pane croccante e scorza di limone sono quello che fa per voi. Ricordiamoci che siamo a Sud, e quindi i peperoni specialmente in estate sono sempre una garanzia, specie se sono ripieni e al forno. Altri secondi da tenere in considerazione il Baccalà fritto con peperoni cruschi e la Braciolina di maiale con polpette di manzo al sugo. Carta dei vini bella e ambiziosa e il ristorante è anche “Ambassador” di Elena Fucci, la produttrice lucana del Titolo e di altri pregiati vini di Barile, insignita Cavaliere al Merito della Repubblica, per promuovere sempre la Basilicata e le sue eccellenze.

La Bottega dei sapori -Mammola (RC)

dove-andare-a-mangiare-in-Calabria.jpg

Conoscete il paese di Mammola a metà strada tra Tirrenio e Jonio? No? Dovete assolutamente rimediare. La vostra uscita autostradale sarà Rosarno, poi prendete la statale 682 verso Gioiosa Ionica e dopo 30km uscite a Mammola, un borgo arroccato sulle falde di una catena montuosa, contrafforte del Monte Limina (Parco nazionale dell’Aspromonte) e del Monte Seduto (Catena delle Serre). Quassù ci si viene per respirare aria fina, ma soprattutto per mangiare lo stoccafisso, che grazie alle acque del fiume Torbido e del suo affluente Chiaro, la tradizione vuole che sia più gustoso. Lo “stocco di Mammola” è molto rinomato e se volete fare un percorso gustativo a 360° il vostro indirizzo è La Bottega dei Sapori in Piazza Ferrari 25.

chi-fa-lo-stoccafisso-più-buono-di-Mammola.jpg

Lo “stocco” qui ve lo portano prima in carpaccio, poi crudo in insalata, poiché prima dovete capire perché a Mammola viene così buono e poi a seguire pastellato, con fagioli e peperoni dolci e nel tortino con i pomodori. Un ristorante che ha una pagina del menu solo dedicata allo stocco, che è il protagonista di tanti primi piatti, come la “Struncatura” con sugo di pomodoro e olive, stocco, peperoncino e ricotta affumicata. Qui potrete trovare anche le “Ventrelle di Stocco” in versione anche ripiena con cipolla, mollica, pomodoro e prezzemolo, oppure se volete stare sul classico lo “Stocco alla mammolese” non vi deluderà. Alla fine del pasto, non vi resta che visitare il piccolo borgo ricco di storia e bellezza e di tante pescherie dedicate allo stocco mammolese.

L’Accademia – Reggio Calabria

quale-è-il-ristorante-con-vista-più-bello-di-reggio-Calabria.jpg

A Reggio Calabria una tappa obbligatoria è L’Accademia di Filippo Cogliandro, lo chef reggino che è ambasciatore dei sapori e dei colori della Calabria. In un antico palazzo nobiliare, in Largo C. Colombo 6, con vista sul “chilometro più bello d’Italia”, ovvero il lungomare, si trova il ristorante che tra le sue cucine accoglie ragazzi motivati e pronti a farsi in quattro sotto le direttive di Cogliandro. Se siete pronti a vivere un viaggio gastronomico per apprezzare il territorio questo è il posto che fa per voi. Questo percorso culinario, frutto di uno studio attento e appassionato, si traduce in una delle massime espressioni dell’arte culinaria di Cogliandro, che in carta propone la Tagliatella di Seppia, crema di Avocado, Cetriolo e Limone salato, ma anche una bella selezione di “crudi di mare”.

ricetta-con-seppie-e-gamberi.jpg

Tra i primi piatti il palato degli ospiti viene guidato a un invitante percorso di scoperta: Ravioli Friarielli e Burrata, Gazpacho, Vongole veraci, salsa al Basilico e Pane croccante al Bergamotto di Reggio Calabria, ma soprattutto Spaghetti Sorelle Salerno ai Ricci di mare e Olio extravergine d’Oliva Ottobratico presìdio Slow Food. A seguire Polpo arrosto, crema di Ceci ed estratto di Pomodorino, Mostarda di Cipolla rossa di Tropea, Pomodorino confit e Sale Nero oppure non fatevi sfuggire il Lomo Especial Premium “Edicion Limitada” (Gadus Morhua) Giraldo, Sorbetto di Arancia di Villa San Giuseppe, Datterino, Mandorla di Lazzaro, Acciughe e Basilico, croccante di Farina Biologica Maiorca Perrone e Pomodorino al Sale Rosa. L’Accademia è il luogo ideale per regalarvi un’esperienza di tranquillità e raffinatezza nel centro di Reggio Calabria, degustando ottimi vini e mangiare ad alti livelli.