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Ecco come utilizzare i soft drink in cucina

di Marta Manzo 25 Agosto 2024 10:00

Ma con i soft drink possiamo farci qualcosa in cucina? Cioè, oltre ad aprire il frigo e berli quando il caldo si fa torrido? In teoria sì, dunque andiamo alla scoperta di come utilizzare in cucina i soft drink, dalla carne di maiale a quella di pollo, dalle verdure ai dolci

In questa torrida estate, mentre con una mano scacciamo le zanzare e con l’altra attiviamo il ventilatore, ci chiediamo se con i soft drink si possa cucinare. Questo perché fa caldo, caldissimo. Apri il frigo, prendi una lattina. Una bella bibita gassata. Apri anche quella, dai i primi avidi sorsi. È bella fresca, sì, ma non ti disseta. Quindi ecco, hai ancora caldo. E ora te ne avanza mezza. Beh, niente paura. Che ne dici di versarla direttamente nella prossima ricetta del pranzo?

Cosa sono i soft drink?

Ma prima di tutto, cosa si intende con soft drink? Si tratta del termine inglese utilizzato per indicare quelle che da noi sono le “bibite”, cioè bevande analcoliche a base di acqua naturale o di acqua gassata, con aggiunta di carbonato di sodio (nota come soda). Solitamente, ma non sempre, sono addizionate con aromi vari e sostanze dolci, come lo zucchero, il fruttosio o anche i dolcificanti.

A volte queste bevande contengono caffeina e taurina, cosa che avviene soprattutto con le bevande energetiche o energy drink per gli anglofoni. Potrebbero anche essere addizionate con gomma arabica. Possono essere bevute così come sono o usate per preparare dei cocktail analcolici. Sì, perché anche gli astemi possono partecipare a tale rito, basta scegliere bevande analcoliche.

Fra i più noti soft drink ricordiamo:

Cucinare con i soft drink è possibile?

Non saresti certo il primo a cucinare con i soft drink. Tantissimi chef, in tutto il mondo, soprattutto in America, preparano ricette a partire da queste bevande e sull’argomento sono stati scritti addirittura dei libri.

Questo perché lo zucchero che contengono offre dolcezza utile a glassare, mentre gli aromi arrotondano ricette consolidate, soprattutto di carne. Infine, la loro acidità ammorbidisce. Dunque, perché non approfittarne? Vediamo come utilizzarli partendo da qualche ricetta.

Soft drink e carne

First of all, se si è fan della combo carne-agrumi si possono usare le bibite al limone o all’arancia per conferire un sapore agrumato, aggiunta ideale per esempio nella preparazione delle carnitas o per il pollo all’arancia cinese.

Si possono pensare dei cola burger, in cui una parte della bibita gassata viene aggiunta direttamente all’impasto e la restante mixata agli aromi e alle spezie per spennellare la carne durante la cottura.

Ancora, l’americanissimo ginger ale può essere utilizzato per la preparazione di un prosciutto baked ham, magari con il miele, la gazzosa per marinare i petti di pollo prima della cottura sulla piastra, mentre a sua volta la root beer può agevolmente cuocere il pulled pork nella slow cooker.

E poi un’altra occhiata meritano le ricette coreane (o in stile coreano), dove soprattutto la cola diventa l’ingrediente da abbinare a tutti i profumi tipici della cucina, per esempio nella preparazione del manzo marinato.

Bibite e verdure

Con le bibite gassate anche le verdure vincono un twist inaspettato. Le carote, per esempio, si ammorbidiscono e acquistano ulteriore dolcezza se immerse nella cola prima di essere arrostite. I peperoni, le cipolle, le zucchine, si possono marinare con spezie e soda prima del passaggio sul barbecue. Perfino i fagioli, che verdure non sono, acquistano un nuovo sentore caramellato che non dispiace affatto.

Soft drink e dolci

cupcake alla vaniglia

E, poi, probabilmente il più semplice da pensare è l’abbinamento tra i soft drink e la preparazione dei dolci. Forse la prima idea è quella della cola cake, dove la bibita si aggiunge direttamente all’impasto e di cui esiste anche la versione muffin o addirittura cupcake, questa volta la cola viene utilizzata anche nella glassa.

Allo stesso modo ci sono la torta alla soda, limone o arancia che sia, quella all’aranciata, quella alla root beer. In linea di massima funziona così: torte bianche richiedono bevande chiare, torte scure invece bevande scure. Ci sono anche i biscotti o i pancakes, dove i soft drink sostituiscono addirittura il lievito.

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