Estrazione a freddo: tutti i segreti per dissetarsi in estate
Si può preparare un ottimo tè o infuso freddo a casa? La risposta è sì ed è davvero semplice e divertente. Scoprite tutti i nostri consigli.
Con la bella stagione che cosa c’è di meglio di una bella bevanda fresca e dissetante? E il tè freddo è una delle più amate. Avete mai provato a farlo in casa? per preparare il tè freddo ci sono diverse tecniche Ci sono varie tecniche, alcune migliori di altri. Diciamo subito che è da scartare la possibilità di prepararlo a caldo e poi lasciarlo raffreddare lentamente a temperatura ambiente. Otterrete un prodotto dal sapore piatto, poco gustoso e tendenzialmente amaro. Piuttosto, se avete poco tempo, preparate il vostro tè con la classica infusione a caldo, ma lasciando le foglie o la bustina in immersione per un tempo un po’ più lungo (circa 5 minuti). Filtrate e versate il liquore in una caraffa o in un bicchiere pieno di cubetti di ghiaccio in modo da abbassare subito la temperatura.
Il miglior metodo per preparare il tè freddo
Qual è però il metodo migliore per preparare il tè freddo in casa? È l’estrazione a freddo. Che cosa significa? È molto semplice: le foglie o le bustine sono lasciate in infusione nell’acqua fredda o a temperatura ambiente per un tempo molto più lungo rispetto ai classici 2/3 minuti a cui siamo abituati. Una preparazione lenta che permette di valorizzare al meglio le note aromatiche e dolci del nostro tè. E si conserva, inalterato, a lungo. Basta tenere il nostro tè freddo in frigorifero e consumarlo entro un paio di giorni. Vediamo meglio questa tecnica di estrazione prendendo in esame alcuni tipi di bevande.
- Tè puri: qualsiasi tipo di tè può essere infuso a freddo. Bianco, verde, nero, oolong, fermentato… spazio alla fantasia e alla curiosità! Nel caso di tè puri, come un Bancha giapponese o un Assam indiano il consiglio è di calcolare 3 cucchiai di foglie o 5/6 bustine per litro d’acqua. A seconda del vostro gusto personale le dosi possono essere aumentate o diminuite. Versate acqua naturale, coprite la caraffa e riponete il tutto in frigorifero per circa 5 ore. I tè bianchi, dal sapore delicato, hanno bisogno di almeno un’ora di infusione in più per essere più interessanti. Trascorso questo tempo filtrate e servite.
- Tè aromatizzati: il tè alla menta o allo zenzero sono un grande classico in estate, ma esistono anche tè al gusto di pesca, limone, rosa, arancia, ciliegia, gelsomino e così via. Anche questi prodotti si prestano benissimo all’estrazione a freddo. Avendo un sapore più deciso vi basteranno 2 cucchiai o 4/5 bustine di tè e un tempo di infusione di 4/5 ore. Al momento di servire potete valorizzare certe note con un cucchiaino di succo di limone, qualche foglia di menta fresca o un pizzico di zenzero grattugiato. E lo zucchero? L’estrazione a freddo permette di avere bevande naturalmente più piacevoli ma se proprio non riuscite a rinunciare alla dolcezza aggiungete un cucchiaino di miele all’inizio dell’infusione.
- Matcha: merita una menzione a parte questo tè giapponese perché non si presenta in foglie ma in polvere. L’estrazione a freddo è comunque valida? Assolutamente sì e, in questo caso, è velocissima. Versate un cucchiaino di matcha in uno shaker o in una bottiglietta. Aggiungete 500 ml di acqua fredda o a temperatura ambiente e scuotete energicamente per pochi minuti. Ecco che il vostro tè freddo è pronto da sorseggiare.
- Tisane e infusi: se preferite gustarvi una bevanda fredda senza teina o semplicemente volete provare qualcosa di diverso, potete divertirvi applicando l’estrazione a freddo ad altri interessanti prodotti. Una camomilla, una tisana ayurveda o ai semi di finocchio, un infuso ai frutti di bosco? Calcolate tre cucchiai di foglie per le tisane e due per gli infusi di frutta oppure 4/5 bustine e lasciate in infusione per sei ore. Come per i tè aromatizzati, se proprio avete bisogno di rendere più dolce la vostra bevanda, preferite il miele allo zucchero. Contiene discrete quantità di vitamine e quello di castagno è un buon remineralizzante.
- Rooibos: erroneamente chiamato tè rosso, si tratta di una tisana ottenuta dalle foglie essiccate dell’arbusto sudafricano Aspalathus linearis. A differenza del tè, non contiene teina e può essere bevuto anche dai bambini che spesso ne apprezzano il sapore dolce. In Sud Africa questa tisana è considerata un’ottima bevanda dissetante ma, se d’estate, non avete proprio voglia bere qualcosa di caldo, sfruttate il piacere di un’estrazione a freddo. Versate due cucchiai di rooibos puro o aromatizzato oppure quattro bustine. Avendo un basso contenuto di tannini lasciate pure in infusione la vostra bevanda anche tutta la notte senza paura che diventi amara. Al momento di servire potete aggiungere delle spezie o un pizzico di cacao.
- Mate: se in Sud Africa è tradizione bere il rooibos, in America Latina è il mate o yerba matè il vero protagonista. Non è un tè, anche se ha un buon contenuto di caffeina, ma è un’infusione che deriva dalla lavorazione delle foglie di una pianta autoctona, la Ilex paraguariensis. Tra l’altro, è ricco di minerali per cui questa bevanda estratta a freddo sarà un ottimo alleato nelle stagioni più calde. Sono necessari semplicemente quattro cucchiai di foglie per litro d’acqua. Potete lasciare in infusione il mate tutta la notte, filtrate e infine accompagnate la vostra tisana con un cucchiaio di succo di lime o fettine di limone, arancia oppure pompelmo. Curiosità: questo fresco drink analcolico dai profumi agrumati in Paraguay prende il nome di Tereré.