Home Cibo Fichi d’India fanno ingrassare? La domanda che tutti ci poniamo!

Fichi d’India fanno ingrassare? La domanda che tutti ci poniamo!

di Mirangela Cappello 10 Agosto 2023 10:00

Non solo i fichi d’India sono buoni, ma sono anche un frutto sano e ricco di vitamine e sali minerali. Ma a volte ci preoccupa, se abbiamo una dieta da seguire, il loro contenuto glucidico, ma anche il peso calorico per 100 grammi. Se temiamo di ingrassare con questo alimento, ci serve conoscere la loro tabella nutrizionale, in modo da saper dosare le quantità e non correre rischi.

Ci si chiede talvolta se i fichi d’India fanno ingrassare, un quesito che in estate ci attanaglia, visto il desiderio di sfoggiare una forma sempre tonica. Il problema non è tanto calorico, dato che tali frutti non sono tra i cibi più pesanti da questo punto di vista. Ma sono invece una fonte di zuccheri semplici, non sempre tollerati in una dieta.

Valori nutrizionali dei fichi d’India

Fichi d'India

Il 78% dei nutrienti dei fichi d’India è rappresentato infatti da carboidrati, ai quali si aggiungono il 16% di fibre, un 5% di proteine e un 1% di grassi. Le calorie per 100 grammi  sono 63, mentre la tabella nutrizionale, completa di vitamine e sali minerali, dimostra come questo alimento sia fonte importante di entrambi.

Un etto di prodotto (ricordiamo però che un frutto pulito pesa circa 200 grammi) vanta 190mg di potassio, 30mg di calcio e 25mg di fosforo. Ma i fichi d’India sono anche ricchi di vitamina C e vitamina A, rispettivamente 18mg e 10 microgrammi ogni 100 di alimento.

Se non esageriamo con le quantità e il nutrizionista concorda, un consumo moderato di fichi d’India può essere ammesso persino in un regime dimagrante. Ma occhio a quanto detto prima, trattandosi di un alimento zuccherino, si deve tenere conto anche di eventuali picchi glicemici, specie in soggetti diabetici.

Cosa sono i fichi d’India

I fichi d’India sono i frutti della Opuntia ficus-indica, un membro della famiglia della cactaceae, un cactus tipico delle aree mediterranee e dell’America centrale. Il colore della pianta è verde, mentre i fichi possono essere anche rosa, arancio, giallo e viola. Il sapore è dolce, la consistenza succosa e la polpa si può consumare sia cruda sia cotta.

Se in estate è facile trovare il frutto in macedonie e succhi freschi, nelle stagioni fredde non è difficile reperirlo in confetture tipiche provenienti dalle regioni del Sud Italia. Ma è anche spesso adoperato come ingrediente in cocktail dai sentori tropicali, rivisitazioni di grandi classici in versione riveduta.

A tal proposito il Margarita ai fichi d’India è uno dei long drink più apprezzati da chi vuole un tocco dolce e rosato nel proprio bicchiere. Ma se parliamo di questo frutto in un regime dietetico controllato, il modo più saggio per consumarlo e non rinunciare ai micronutrienti in esso contenuti, è di mangiarlo fresco e non lavorato.

Un paio di frutti al giorno, meglio se assunti come snack, in sostituzione di pasti confezionati, non solo ci donano energia, ma aiutano il nostro processo di idratazione. In estate il sudore ci fa infatti perdere liquidi e minerali, che possiamo integrare con frutta e verdura di stagione, come i buoni fichi d’India.

Fichi d’India e Nopal alleati nella dieta

Il dubbio sulla leggerezza dei fichi d’India dal punto di vista calorico lo abbiamo sciolto: in dosi moderate, se il nutrizionista ci dà il via libera, possiamo assumerli. Ma non è sbagliato anche parlare di un alleato della nostra dieta. Il Nopal, che altro non è che la pala del fico d’India che sostiene i frutti.

Se infatti i fichi sono zuccherini e con un peso calorico medio, le foglie del cactus sono invece un alimento leggero che però non fa parte delle nostre tradizioni culinarie. In Messico sono invece spesso adoperate per insalate o contorni, epurate dalle spine e grigliate sulla piastra.

Ci sono ricerche mediche che indicano come il consumo di Nopal o di un integratore a base dei suoi estratti, possa accelerare il metabolismo. Ma non solo, in quanto sarebbe anche in grado di legarsi ai grassi assunti con la normale alimentazione, impedendone l’assorbimento da parte del corpo.

Le fibre contenute sia nelle foglie, sia nel frutto della pianta, favoriscono il senso di sazietà, come anche delle corrette funzioni digestive e intestinali. Se per molti degli studi a cui abbiamo fatto cenno servano ancora ulteriori dati, in quest’ultimo caso, sul potere delle fibre, possiamo dare per buono il loro effetto.

In alcuni casi, infatti, le ricerche sul Nopal non hanno avuto riscontri su volontari umani, ma sono ancora ferme alla sperimentazione con i ratti. Di fatto, però, sappiamo da lustri che le fibre sono amiche della salute e della dieta, come anche che assumere vitamine e minerali da frutta e verdura fresca sia una buona abitudine.

Se troviamo il modo di avere delle pale di fichi d’India da provenienza sicura, ci possiamo cimentare nella loro preparazione e testare il loro sapore. Al contrario, possiamo accontentarci dei frutti della pianta, che non mancano anche loro di micronutrienti importanti per la salute.

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