Firenze: menu battuto a macchina e prezzi piccolissimi, ecco la trattoria che cercavi

Nel quartiere di Vasco Pratolini, a Firenze, c’è una storica trattoria all’ombra di porta San Frediano. Si chiama Sabatino, un nome che è nella memoria del rione e soprattutto nell’album dei ricordi della famiglia Buccioni, dal 1956 proprietaria dell’attività. Il bancone di marmo bianco all’ingresso, gli attrezzi che rimandano a una Toscana contadina appesi alle pareti delle sale sono alcuni elementi che danno una connotazione popolare alla storica trattoria. Al resto pensa la cucina del locale che punta sui classici e rifugge le mode passeggere. In tavola a parlare sono i piatti della tradizione che si sposano con le ricette di casa.

Cosa si mangia

La carta di questa storica trattoria fiorentina è a dir poco singolare. Invece del solito menu il cliente riceve al momento di prendere posto a tavola un foglio battuto a macchina su una vecchia Olivetti. Lo stesso rito che si ripete ogni giorno da anni. I primi piatti danno l’idea della cucina casalinga di cui Sabatino da sempre si vanta. Ecco il minestrone di verdure con pasta, le pennette con le rigaglie di pollo accanto a piatti di grande semplicità: spaghetti al sugo, tagliatelle al pomodoro. Non deludono i secondi: la trippa, il rostif con patate, le polpette al pomodoro, il pollo ripieno. Tra i piatti espressi bistecche alla fiorentina e braciole ai ferri. Un vero comfort food le pere cotte in forno col vino e le pesche sciroppate.

Le materie prime

Le materie prime per la cucina di Sabatino arrivano di solito dal mercato. La filosofia della storica trattoria punta sui prodotti di stagione e sui piccoli fornitori, presenti quest’ultimi con le loro eccellenze nella bottega dell’attività. Il locale ci tiene a mantenere un buon rapporto qualità-prezzo e il menu lo sta a dimostrare: antipasti 5 euro, primi 5 euro, secondi 5,60-6,40 euro, contorni 2,90 euro, dolci 4 euro. Una sicurezza in un quartiere che negli ultimi anni ha perso un po’ la sua anima più autentica e genuina.

La storia della famiglia Buccioni

Sabatino era il babbo di Valerio Buccioni, oste amatissimo in San Frediano. Era al fianco del figlio a metà degli anni Cinquanta quando rilevò la trattoria lasciandone inalterato lo spirito popolare. Nel 2011 Valerio Buccioni è scomparso ma a portare avanti la trattoria, nel cuore dell’Oltrarno, c’è ancora oggi la sua famiglia: la moglie Laura, ma soprattutto le figlie Ilaria e Letizia e il genero Massimo. Custodi del patrimonio di storia e tradizioni familiari.

La sala

La sala di Sabatino si riconosce subito con il tradizionale bancone in marmo e le mattonelle bianche alle pareti. Inoltrandosi nella sala subito l’attenzione cade sull’ampia finestra che consente di poter ammirare il lavoro della cucina. Pavimento in cotto, travi al soffitto e tanti piccoli attrezzi usati una volta nei campi e oggi appesi per decorare le pareti del locale. Tovaglie verdi sui tavoli e il menu realizzato con la macchina da scrivere Olivetti. Il resto lo fa la clientela della storica trattoria composta da artigiani della zona, sanfredianini e turisti di passaggio in città.

Il cuore vero dell’Oltrarno

Vasco Pratolini ha consacrato all’immortalità il suo quartiere natale con il libro Le ragazze di San Frediano. Una storia che ha ispirato anche il cinema e il piccolo schermo. A contribuire alla popolarità del rione anche Lonely Planet quando alcuni anni fa lo ha incoronato tra i luoghi più cool del pianeta. Il tessuto sociale di quest’angolo di Firenze ha subito, alla luce del boom di presenze turistiche, numerose trasformazioni. Resistono alle mode le botteghe artigiane, la via degli antiquari per chi ama gli oggetti del passato. Insomma il trionfo del fatto a mano, di pezzi unici che celebrano l’estro e la creatività degli artigiani fiorentini. Sabatino, una trattoria storica che ben esprime il meglio della tradizione fiorentina.