Food shaming: no ai piatti della vergogna
La catena Macy’s è al centro delle polemiche per una linea di piatti chiama Pourtions, con un design che prende con leggerezza il food shaming.
La vita di una donna è difficile, la vita di una donna a cui piace mangiare è difficilissima. Risale a pochissimi giorni fa, il 22 luglio per la precisione, una interessante polemica tutta statunitense su una linea di piatti proposta da Macy’s. i piatti accusati di food shaming fanno parte della linea pourtions Il tema è il food shaming. Ma cosa è successo? Domenica, la giornalista americana Alie Ward ha pubblicato un tweet che ha fatto molto discutere. Visitando un negozio Macy’s, la giornalista si è imbattuta in una linea di piatti appositamente ideati per il controllo delle porzioni, che fin qui (secondo alcune teorie) può pure andare bene. Il problema è la modalità di vera e propria presa in giro: questi piatti infatti hanno disegnati sulla loro superficie dei cerchi concentrici di diverse misure, dal più piccolo al più grande, che vanno dal foodie al food coma, dai jeans skinny ai jeans da mamma. Un approccio che avrebbe voluto essere simpatico, ma che in realtà più odioso di così non potrebbe essere. E poi perché non jeans da papà?
Questi piatti fanno parte di una linea chiamata Pourtions, che include anche dei simpaticissimi bicchieri da vino, che misurano da sulle labbra a sui fianchi, intendendo dove ci si ritroveranno le calorie assunte con il vino: davvero esilaranti. La Ward ha pubblicato una foto dei suddetti piatti chiedendo come si poteva fare per farli ritirare da tutti i 50 Stati. Nemmeno a dirlo il tweet è diventato virale in pochissimi minuti. Macy’s ha dovuto rispondere, ammettendo di aver mancato il bersaglio con questo prodotto, di non averne inteso il significato offensivo (ma anche pericoloso), soprattutto per quanto riguarda le persone con problemi di disordini alimentari. La catena ha dichiarato di aver ritirato i prodotti dai loro negozi, ma questi piatti restano disponibili altrove.
Un problema delicato
Questo tipo di stoviglie tuttavia non sono un’esclusiva di questo marchio, ma fanno parte di una tendenza molto più ampia, anche avvalorata da certe teorie. Non è del tutto sbagliato il concetto per il quale siamo sovralimentati ed è giusto non esagerare con le porzioni, ma ciò non deve assolutamente diventare un’ossessione, e soprattutto non deve essere motivo di scherno e vergogna. In questa tendenza esistono infatti diversi tipi di stoviglie per incoraggiare il controllo delle porzioni, e purtroppo molte sono rivolte al pubblico femminile, sempre molto sotto pressione per quanto riguarda l’estetica del corpo.
Le stoviglie che controllano
Le stoviglie per renderti iper-consapevole di quanto stai mangiando sono tante: ci sono piatti progettati per impedire di mettere più di una porzione di proteine o carboidrati, esistono addirittura forchette e cucchiai appositamente progettati per contenere piccolissime porzioni di cibo, ci sono altre stoviglie progettate per aiutare il controllo delle porzioni ma anche strumenti che riescono a controllare la dimensione della porzione in cottura, mettendole nella padella o sulla piastra. Secondo alcuni nutrizionisti infatti mangiare da piatti più piccoli induce il cervello a mangiare di meno e sentirsi ugualmente sazio. Ma se da un lato questo tipo di stoviglie potrebbe essere utile per chi ha necessità di nutrirsi in maniera misurata per questioni di salute, è assolutamente dannoso per chi problemi di salute non ne ha ma che invece è ossessionato dalla linea o dalla magrezza. Il fatto che questi piatti siano stati ritirati da Macy’s è certamente positivo, ma il fatto che precedentemente siano stai messi in vendita senza pensare al messaggio che stavano veicolando, significa che si è ancora molto lontani dalla consapevolezza che non è essendo magri che risolveremo tutti i nostri problemi. Voi cosa ne pensate?
- FONTE
- Eater