Le mille forme del cocco e gli usi in cucina
• 19 Febbraio 2016 09:22
Il cocco è uno degli alimenti più versatili in cucina, disponibile in diverse forme: ecco quali sono e come utilizzarle al meglio.
Il cocco è certamente uno degli alimenti più versatili, sia in cucina, sia per la cura personale e, in alcuni casi, in ambito sanitario. Se il latte e l’olio di cocco sono ormai conosciuti praticamente ovunque, pochi sanno che dal cocco si ricavano tanti altri ingredienti che sono usati in vari modi in cucina. Scopriamo insieme tutti gli usi del cocco, in tutte le sue diverse varianti, in cucina.
- Olio di cocco. Il derivato del cocco più famoso in assoluto che si ottiene dalla polpa e che può essere di due tipi: raffinato, per eliminare qualsiasi odore e sapore; puro, che invece trattiene sia odore che sapore. Entrambe le tipologie possono essere utilizzate per cucinare, tenendo a mente che l’olio di cocco raffinato presenta un punto di fumo molto alto (in poche parole brucia a temperature più alte) mentre quello non raffinato presenta un punto di fumo più basso. L’olio di cocco può sostituire il burro in tutte le preparazioni che lo richiedono ed è impiegato anche in sostituzione dell’olio extravergine di oliva. Il raffinato si usa anche per friggere, visto l’alto punto di fumo, mentre il non raffinato è utilizzato soprattutto per le cotture al forno e per i dolci.
- Burro di cocco. Derivante dall’unione di polpa e olio di cocco, il burro di cocco è conosciuto maggiormente per i suoi impieghi nel campo della cosmesi e della bellezza ma in realtà può essere utilizzato anche in cucina. Solido quando è a temperatura ambiente, il burro di cocco non è usato come sostituto di nulla ma solo in aggiunta ad altri ingredienti o come guarnizione.
- Latte di cocco. Il latte di cocco si ricava ancora dalla polpa che è grattata e bollita fin quando non si ottiene una crema, più o meno densa. Lo si trova sia sotto forma di latte condensato che di bevanda liquida: nel primo caso lo si utilizza per esempio per tutte le preparazioni che richiedano panna, mentre nel secondo caso sostituisce del tutto il latte. Essendo naturalmente senza lattosio, è il sostituto ideale per chi non può assumere questo disaccaride.
- Acqua di cocco. Diversamente dal latte, l’acqua si estrae solo dai cocchi piccoli e ancora verdi. Naturalmente senza zucchero e senza lattosio, è un ottimo sostituto dell’acqua per dare maggior dolcezza a un piatto e può essere assunta come bevanda sostitutiva.
- Fiocchi di cocco. I fiocchi di cocco non sono altro che cocco deidratato e tagliato a scaglie. Può essere naturale o dolcificato e la grandezza delle scaglie varia da produttore a produttore. L’impiego più comune dei fiocchi di cocco è per i dolci da forno e per le insalate, magari leggermente tostato al forno.
- Farina di cocco. Con lo stesso procedimento che consente di ottenere le scaglie si ottiene la farina di cocco, ossia cocco deidratato e macinato. Naturalmente senza glutine, la farina di cocco è largamente impiegata in cucina per le preparazioni da forno, sia dolci che salate. Si usa sostituendo una dose di farina normale con 1/4 di farina di cocco dato che è molto assorbente: essendo molto secca necessita di essere bagnata parecchio per ottenere un risultato ottimale, per cui si usa generalmente lo stesso ammontare di farina e di liquido.
- Zucchero di cocco. Difficile da trovare e dal sapore lontanissimo da quello del cocco, lo zucchero si ottiene dai fiori della pianta e ha un sapore molto simile allo zucchero di canna. Sostituisce perfettamente lo zucchero bianco ma, come per la farina, essendo più secco rischia di assorbire tutto il liquido e dunque va dosato con cautela.
- Sciroppo di cocco. Esattamente come lo zucchero, anche lo sciroppo di cocco è un dolcificante naturale che si ottiene dai fiori. È usato in cucina come sostituto del miele e anche dello sciroppo di agave per via del suo sapore simile a melassa.
- Aceto di cocco. Simile al classico aceto, anche quello di cocco si ottiene dalla fermentazione dell’acqua di cocco o dei fiori che sono bolliti in acqua insieme a lievito. Difficile da trovare, è usato per preparazioni asiatiche per via del suo sapore acidulo. Può essere il sostituto del classico aceto di vino.