Home Guide di cucina Perché la frittata si attacca alla padella?

Perché la frittata si attacca alla padella?

di Mirangela Cappello 28 Febbraio 2024 14:00

Non è bello vedere la frittata che si attacca alla padella, segno che qualcosa è andato storto in cottura. Ma quali sono le cause principali e come fare ad evitare che le nostre prossime frittate subiscano una sorte identica? La scelta del pentolame giusto e i tempi di cottura ottimali, con anche una corretta temperatura, ci possono aiutare per spadellare una soffice e cremosa omelette.

Se la frittata si attacca alla padella ci sono ragioni differenti alla base, tra cui una temperatura troppo alta della fiamma. Ma questo non è il solo motivo per cui la nostra omelette si incolla e si brucia. Un risultato poco gradito ma, per fortuna, anche evitabile con gli accorgimenti giusti.

Le frittate sono un caposaldo della nostra cucina italiana, che vanta anche una serie di ricette di recupero per non sprecare gli avanzi. Ne sono un esempio le frittate con la pasta o con il riso, utili per un riciclo di primi che non riusciamo a smaltire in modo diverso e che occupano il frigorifero.

Frittata con zucca e cipolla

Ma ci sono anche ricette con ingredienti nuovi, per fare una gustosa frittata con dadini di pancetta o con le verdure di stagione. E che dire delle buonissime omelette alla francese con il cuore morbido. Un peccato di gola da gustare semplice o con un ripieno di formaggi ed erbe provenzali.

Il problema è che le frittate di ogni nazionalità spesso tendono ad incollarsi al fondo delle nostre pentole. Il che significa, anche se la ricetta di base è semplice, non dimenticare alcune regole per evitare di buttare il pasto e perdere tempo a grattare le padelle bruciate per eliminare i residui.

Indice
  1. Ma perché la frittata si attacca alla padella?

Ma perché la frittata si attacca alla padella?

frittata di carciofi

Che sia una frittata all’italiana o una soffice e spumosa omelette francese, il composto di uova può subire tragici destini se maltrattato. La cottura delle frittate deve infatti essere eseguita nel modo corretto. O la vedremo attaccarsi alla padella, senza possibilità di salvataggio in extremis del piatto.

La padella sbagliata

Il primo indicatore di una possibile tragedia culinaria è la scelta sbagliata delle pentole dove cuocere le portate. Se vogliamo che la frittata non si attacchi alla padella, è meglio optare per un modello antiaderente, che eviterà ai cibi di incollarsi. Le padelle in acciaio non sono del tutto errate, ma serve più cura mentre cuociamo.

Il grasso di fondo in quantità errata

La cucina ipocalorica non eccede con i grassi, è giusto, ma se vogliamo che la frittata non si attacchi alla padella dobbiamo ungerla. Un fondo ben oliato o imburrato creerà infatti un film che renderà meno agevoli le incollature e le bruciature. Con somma gioia da parte nostra per il risultato.

Una temperatura eccessiva della fiamma

Ma occhio, perché anche con la padella giusta e una quantità di grasso corretta, se la temperatura del fornello è troppo alta, rischiamo di bruciare e incollare il cibo. La fiamma deve essere media per consentire al composto di cuocersi in modo omogeneo e mai troppo vivace.

Un tegame con residui di cibi da cotture precedenti

Se poi la padella dove cuociamo le nostre frittate non è del tutto pulita, ma ha qualche residuo di cotture precedenti, alt. Il rischio che le rimanenze si brucino e facciano incollare il composto è alto. La buona regola della cucina è di controllare sempre che i tegami siano lavati ed evitare danni.

E pochi rovesciamenti

Le frittate devono essere rovesciate un paio di volte per lato, salvo che non si voglia una omelette francese, che va invece lasciata morbida al centro. Ma in caso di frittata italiana, non dimentichiamo che superficie e fondo vanno cotti in modo omogeneo e per questo vanno rovesciati.

La pigrizia non paga, anzi, visto che mettere il coperchio e lasciare che la fiamma si concentri sulla base della frittata può bruciarla. E a quel punto a noi resta solo lo scollamento e, nei casi in cui non si possa salvare una minima parte del pasto, anche la triste eliminazione del composto in pattumiera.