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20 frutti esotici che forse non conosci

di Roberta Favazzo 13 Settembre 2024 14:00

Scoprite questi 20 frutti esotici che potreste non aver mai sentito nominare: ognuno vi trasporterà in un mondo di sapori inaspettati e a tratti insoliti, e di profumi e aromi inebrianti (ad eccezione di uno!)

Se pensate che i frutti esotici si riducano alla papaia, al mango, al massimo al frutto della passione, vi sbagliate di grosso. Se grazie (o per colpa) della globalizzazione avete imparato ad acquisire familiarità con alcuni di essi, altri non solo non li avrete mai visti, ma neanche sentiti nominare.

Si tratta di frutti spesso poco noti fuori dai loro territori d’origine, ma che vale la pena approfondire per conoscere i sapori unici che offrono e per il modo in cui possono arricchire la vostra alimentazione e portare un tocco di originalità nella vostra cucina.

Pronti a scoprire questi 20 frutti tropicali che forse non conoscete?

Rambutan

Rambutan

Iniziamo con il rambutan, frutto della Nephelim lappaceum, appartenente alla famiglia delle Sapindaceae. Ha origine nel Sud-est asiatico ed è simile al litchi, ma possiede una buccia pelosa. E’ dolce e leggermente acidulo, con un sapore abbastanza delicato. Può essere consumato fresco, o venire aggiunto a macedonie, dessert o salse per piatti di carne.

20 frutti esotici

Mangostano

E’ un piccolo frutto – della Garcinia mangostana, appartenente alla famiglia delle Clusiaceae – dalla buccia violacea spessa e dalla polpa bianca dolce e succosa. E’ originario della Thailandia e si consuma sia crudo, magari dentro insalate di frutta o dolci, che all’interno di piatti più o meno piccanti.

Durian

Durian

La sua fama lo precede, e non perché sia particolarmente buono (anche se lo è). A renderlo tanto famoso è la sua… puzza. Tanto che il durian è vietato in molti luoghi pubblici del Sud-est asiatico, come hotel, trasporti pubblici e aeroporti, a causa del suo forte odore. In particolare a Singapore, in  Thailandia e Malesia se ne limita il consumo negli spazi chiusi. Al netto del suo odore pungente, però, è rientra tra i frutti esotici più apprezzati. In particolare per il suo sapore dolce e per la sua consistenza cremosa.

Pitaya

Pitaya

Noto anche come frutto del drago, la pitaya proviene dall’America Centrale. E’ il frutto della Selenicereus undatus (Haw.) D.R.Hunt, pianta della famiglia delle Cactaceae, e presenta una buccia colorata e una caratteristica polpa bianca o rossa piena di piccoli semi neri. Anche la pitaya ha un sapore dolce, ma leggero. Si gusta fresca, nei frullati, nelle macedonie o anche come ingrediente di bevande e dessert.

Lulo

Lulo

Proviene dalla Colombia, a prima vista sembra un incrocio tra un cachi e un pomodoro ma a guardarlo bene il lulo ha una buccia pelosa e una polpa acida e succosa dal sapore che ricorda un incrocio tra ananas e limone. Viene comunemente utilizzato per succhi, sorbetti e cocktail. Come Wikipedia insegna, viene consumato dagli indigeni delle Ande per via del suo succo ipervitaminico.

Ackee

Ackee

L’ackee è il frutto nazionale della Giamaica. Ha un colore rosso che, una volta maturo, rivela una polpa commestibile di colore giallo (intervallata da tre grandi semi neri). E’ famoso per essere l’ingrediente principale del piatto della cucina giamaicana “ackee e saltfish” che si gusta in particolar modo a colazione. Viene generalmente usato in cucina come se fosse un vegetale.

Salak

Salak

Proviene dall’Indonesia ed è conosciuto anche come il frutto del serpente, probabilmente per via della sua buccia squamosa, che ricorda il rettile, appunto. La sua polpa è dolce e leggermente acidula e in cucina si consuma fresco o in insalate di frutta e dolci.

Cupuacu

Cupuacu

Il cupuacu è un frutto di grandi dimensioni. Proviene dall’Amazzonia, ha una polpa cremosa ed un sapore simile a quello del cacao misto all’ananas. Il suo succo, invece, sa più di pera, con un retrogusto di banana. Questo singolare frutto si usa per succhi, dolci e cioccolatini.

Carambola  

Carambola

Appartiene alla famiglia delle Oxalidaceae – è il frutto dell’Averrhoa carambola – ed è facilmente riconoscibile per la caratteristica forma a stella una volta affettata. La carambola ha un sapore dolce e acidulo e, per questo, risulta perfetta da aggiungere alle insalate o anche per essere usata nei dessert. Il suo aspetto particolare la rende perfetta come decorazione per bevande e piatti a base di frutta.

Cherimoya

Cherimoya

Continua la nostra scoperta dei 20 frutti esotici poco conosciuti. E’ la volta della cherimoya, tipica dell’America Latina. Questo frutto ha una buccia verde e ruvida e una polpa dolce e cremosa. Il suo sapore viene descritto come un mix di banana, ananas e fragola. In cucina si consuma fresca – o anche fredda di frigorifero, quando si può scavare con un cucchiaino e mangiare quasi come se fosse un gelato – anche se viene ampiamente utilizzata per preparare frullati e dessert in genere.

Jabuticaba

Jabuticaba

A prima vista non sembra particolare – ricorda un po’ gli acini dell’uva nera – ma lo è il modo in cui cresce sugli alberi, direttamente attaccato al tronco. Si chiama jabuticaba, viene dal Brasile ed è un piccolo frutto tondo viola la cui polpa è dolce e succosa. In cucina lo si usa soprattutto per fare marmellate, vini e liquori.

20 frutti esotici che forse non conoscevi

Langsat

A prima vista sembrano delle patate novelle, ma nulla hanno a che vedere con questi tuberi. Originario della Malesia, il langsat è un  piccolo frutto rotondo dalla buccia sottile e dalla polpa traslucida che vanta un sapore dolce ma leggermente amaro. Si consuma fresco o trasformato in conserve e dolci.

Sapodilla

Sapodilla

E’ il turno di un frutto che non può che suscitare un minimo di curiosità. Il perché ve lo diciamo subito: sa di caramello (qualcuno lo paragona più alla pera, qualcun altro allo zucchero di canna). Ora che abbiamo catturato la vostra attenzione, vi basti sapere che la sapodilla, che proviene dall’America Centrale, si caratterizza per una polpa morbida e dolce ed una buccia dall’aspetto “sabbioso”. Si gusta cruda, viene utilizzata per fare succhi e dolci, nei frullati e in pasticceria (ottima è la torta alla sapodilla).

Lucuma

Tra i frutti esotici poco conosciuti in Europa c’è anche lei. Alla vista ricorda il mango, all’assaggio la patata dolce e lo sciroppo d’acero (tanto che da qualcuno viene usata al posto dello zucchero). La polpa della lucuma, frutto nazionale del Perù, è gialla e densa, e questo la rende ottima per realizzare gelati, frullati e dessert.

Feijoa

Feijoa

I suoi principali produttori sono attualmente la Nuova Zelanda e la Colombia, nonostante la feijoa sia diffusa in Brasile, Argentina e Colombia. Questo piccolo frutto verde ha una polpa profumata e gelatinosa (che la rende ideale per preparare marmellate, composte e gelatine) dal sapore che ricorda una combinazione di ananas, menta e fragola. Può essere mangiata fresca o usata per dare vita a diversi dessert.

Baobab

Baobab

Probabilmente meno conosciuto dell’albero dal quale proviene, il frutto del baobab ha una polpa secca racchiusa in una parte esterna legnosa. La polpa, di colore biancastro, sembra essere disidratata ed ha un sapore leggermente acidulo, simile a quello degli agrumi. E’ ricca di vitamina C. In cucina viene sfruttata nella sua forma in polvere per arricchire frullati, yogurt e dolci.

20 frutti esotici che forse non conosci

Noni

Conosciuto come gelso indiano, il noni è il frutto della Morinda citrifolia L. (della famiglia delle Rubiaceae). Viene considerato un superfrutto ed è famoso per il succo che se ne ricava, al quale vengono attribuite diverse proprietà benefiche per la salute. Studi effettuati in merito hanno dimostrato che possiede, tra le altre, proprietà antiossidanti, antibatteriche, antidiabetiche, antinfiammatorie e antidolorifiche.

paw paw

Pawpaw

Meglio conosciuto come asimina, o banano del nord, il paw paw è un frutto dal sapore dolcissimo e super profumato. Nasce da una pianta appartenente alle famiglia delle Annonaceae e sa di mango, banana e melone. Ma può richiamare gusti che vanno dall’ananas, alla crema, alla vaniglia, e che cambiano in base al grado di maturazione. E’ delizioso quando consumato fresco, ma si può usare nella preparazione di dessert come torte e gelati.

20 frutti esotici che forse non conosci

Santol

Il penultimo tra i frutti esotici meno conosciuti è il santol, originario del sud-est asiatico, in particolare delle Filippine, della Thailandia e del Laos. Ha una buccia spessa giallo-arancione e una polpa bianca, dolce e leggermente acidula. Il suo sapore ricorda una combinazione di mela e pesca. Il santol viene consumato fresco, usato per fare marmellate o succhi, o cotto come ingrediente di piatti salati come curry e salse. Non è raro vederne consumare la polpa “condita” con un pizzico di sale e zucchero.

Tamarillo

Tamarillo

Così come patate, melanzane e peperoni, anche il tamarillo appartiene alla famiglia delle Solanaceae. E’ un frutto originario delle Ande in Sud America, in particolare di Perù, Ecuador e Colombia, ha una forma ovale con una buccia sottile e rossa, arancione o gialla. La polpa, dolce-acidula, ricorda un mix di pomodoro, frutto della passione e agrumi. Viene consumato crudo, spesso addolcito con dello zucchero, oppure viene usato nella preparazione di salse, marmellate e chutney. Non è raro vederlo all’interno di insalate e piatti salati, come condimento o accompagnamento.

Ora che abbiamo finito la nostra lista, quali tra questi frutti esotici poco conosciuti non avete (almeno fino ad ora) mai sentito nominare?