Fugassa d’la Befana piemontese, il dolce tipico dell’Epifania
Volete un dolce originale per l’Epifania, diverso dai soliti? Cimentatevi con la fugassa d’la Befana piemontese, dolce della tradizione che ricorda un po’ le classiche focacce della Befana
Il carbone non è certo l’unico dolce da preparare per l’Epifania. Anzi: praticamente nessuno mangia il carbone della calza della Befana. Questo anche perché fra i dolcetti che mettiamo nella calza e dolci, biscotti e torte che possiamo preparare in vista per il 6 gennaio, abbiamo ben altro da assaporare. E fra questi dolci figura anche la fugassa d’la Befana piemontese. Noto anche come fugassa della Befana, si tratta di una focaccia dolce che troviamo soprattutto nella zona di Cuneo (anche se è possibile trovarla in tutto il Piemonte, in particolare ad Alessandria dove abbiamo la fugasa con carsent, cioè la fugassa con lievito).
Storia e origini della fugassa d’la Befana piemontese
Non si sa esattamente dove e perché sia nata la fugassa. Tuttavia, essendo una focaccia dolce delle feste, potrebbe essere nata come una ricetta della tradizione popolare. Anzi: è verosimile che all’inizio avesse meno ingredienti e la sua preparazione fosse molto più semplice, a base solo di farina, burro, uova, latte e zucchero. Molto probabilmente i canditi furono introdotti solamente successivamente, visto che costavano decisamente di più.
Pare però che la fugassa, intesa come dolce tipico di Natale e di Pasqua, sia ancora più antico rispetto al panettone, al pandoro e alla colomba.
La tradizione racconta che dentro alla fugassa si debba nascondere una fava bianca e una fava nera. Avvisando possibilmente chi la mangia che dentro c’è una fava dura (onde evitare cure costose dal dentista), ecco che chi trova la fava bianca dovrà pagare le spese di preparazione della focaccia. Chi trova la fava nera, invece, dovrà pagare da bere a tutti. A seconda della compagnia con cui state, vi auguro di trovare la fava bianca.
Ma in alcune zone c’è anche l’abitudine di sostituire la fava con la figurina di un piccolo re: chi lo trova, se non si è spaccato un dente o lo ha ingerito per errore rischiando di soffocare, sarà il re di quella giornata. Molto probabilmente l’idea è stata presa dalle Galette de Rois di origine francese, cioè dolcetti di pasta sfoglia che all’interno contengono, per l’appunto, la figura di un piccolo re.
Attualmente, poi, la fugassa d’la Befana è considerata un prodotto PAT del Piemonte.
Ricetta della fugassa d’la Befana piemontese
Come dicevamo, troverete diverse ricette, ciascuna con i propri segreti e varianti. Questo perché ogni famiglia segue la sua di ricetta che viene tramandata di generazione in generazione. Noi vi proponiamo una versione, ma nulla vi vieta di apportare qualche modifica, se necessaria.
Ingredienti della fugassa de’la Befana
Questi gli ingredienti che vi serviranno per la fugassa d’la Befana:
- farina 00: 250 gr
- farina di Manitoba: 250 gr
- latte tiepido: 180 gr
- burro: 80 gr
- zucchero: 70 gr
- uova: 2 + 1 tuorlo
- canditi e uvetta: 100 gr
- lievito di birra: 1 cubetto
- bacca di vaniglia: 1
- sale: 1 pizzico
- granella di zucchero
- 1 fava bianca e 1 fava nera
Preparazione
Mescolate insieme usando il robot da cucina le due farine, le uova intere, lo zucchero e il burro fuso. Fate sciogliere il lievito in un po’ di latte e poi aggiungetelo nel mixer. Intanto che mescolate tutto insieme, fate ammollare l’uvetta nell’acqua calda. Poi aggiungete i semi della bacca di vaniglia.
Aggiungete ora l’uvetta strizzata, i semi e i canditi all’impasto presente nel boccale del robot da cucina e continuate a impastare fino a ottenere un impasto solido. Coprite l’impasto con uno strofinaccio pulito e mettetelo a lievitare nel forno spento con luce accesa per almeno 2 ore. In teoria, condizioni meteo permettendo, l’impasto dovrebbe raddoppiare di dimensioni.
Trascorso questo lasso di tempo, prendete l’impasto e stendetelo col mattarello fino a ottenere una sfoglia alta 2,5 centimetri. Al centro posizionate un bicchiere e, usando una rotella, tagliate la pasta formando 16 petali. In pratica si tratta di creare una raggiera. Nascondete le fave nei petali e poi arrotolateli su loro stessi.
Sbattete il tuorlo dell’uovo con un po’ di latte e poi spennellate i petali. Decorate a piacere con la granella di zucchero e infornate a 180°C per mezz’ora. E bon aptit!
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