Non mangiarlo! 17 funghi comuni che sono velenosi
I funghi velenosi contengono tossine nocive per la salute: qui di seguito ne abbiamo elencati 17 tra i più comuni per aiutarvi a riconoscerli.
L’autunno è la stagione della raccolta nel sottobosco. Tartufi e funghi sono i veri protagonisti della tavola, ma ci sono anche funghi velenosi molto comuni. Ecco una lista.
- Funghi velenosi comuni
- Amanita Gemmata
- Amanita Muscaria
- Amanita Phalloides
- Amanita Verna
- Amanita Virosa: funghi velenosi
- Boletus Satanas
- Cortinarius Rubellus
- Entoloma Sinuatum
- Gyromitra Esculenta
- Hypholoma Fasciculare
- Lactarius scrobiculatus
- Omphalotus olearius
- Paxillus involutus
- Ramaria formosa
- Ramaria Pallida
- Russula Emetica
- Russola Foetens
- Precauzioni nella raccolta dei funghi
- Differenze tra funghi velenosi e commestibili
- Sintomi e trattamento delle intossicazioni da funghi velenosi
Funghi velenosi comuni
I funghi velenosi, o tossici, sono funghi che contengono tossine nocive per la salute e per la vita dell’uomo. I consigli dei nonni e degli esperti sono molto utili per identificare le zone più ricche di funghi, ma non prestate troppa attenzione ai detti popolari, perché non aiutano sempre. Non è infatti vero che i funghi lignicoli sono commestibili – la Galeria Marginata non lo è – e nemmeno che il morso di un animale sul cappello di un fungo determina la commestibilità di quest’ultimo – gli animali possono assimilare diversamente dagli uomini una sostanza, e, inoltre, è difficile sapere che fine ha fatto l’animale che l’ha mangiato. È quindi molto importante andare nei boschi con persone che conoscono molto bene i funghi o fare un corso di micologia, sia per essere certi di non commettere errori nocivi per la salute vostra e di chi vi sta intorno, che per rispettare al massimo la natura, evitando di portandovi a casa ciò che non serve sradicare dal proprio habitat. Le intossicazioni dei funghi velenosi possono essere di vario tipo. Si parte infatti da disturbi intestinali pesanti a decessi, passando per febbre alta e allucinazioni.
Amanita Gemmata
Fungo tipico primaverile, si trova facilmente nei terreni acidi, nei boschi di latifoglie e aghifoglie. Con un gambo bianco di circa 15 cm per 3 di diametro, più grosso alla base e dalla forma di un bulbo, ha un cappello giallo crema o arancio di massimo di 10 cm, con verruche bianche e orlo striato.
Amanita Muscaria
Il fungo delle fiabe esiste realmente e si chiama Amanita Muscaria, o, come c’era da aspettarsi, Fungo di Biancaneve. Dalla carne bianca e soda, sul cappello rosso acceso di massimo 20 cm di diametro – che nei primi periodi di vita tende a essere emisferico per poi aprirsi con la maturazione – compaiono verruche bianche, mentre l’orlo è liscio e striato e il gambo cilindrico e slanciato all’apice ma bulboso alla base.
Amanita Phalloides
Fungo di origine europea ma ormai diffuso in tutto il mondo, conosciuto come angelo della morte o ovolo bastardo, cresce nei boschi di latifoglie e nelle conifere ad abete rosso. Spesso è confuso con la Valvariella Cocacea, solo che si differenzia dalla gemella buona e commestibile per via di un’elevata tossicità. Ha un gambo bianco, con striature giallo limone molto chiare e una base bulbosa. Un cappello emisferico, liscio e senza verruche, di colore grigio-giallastro, verdastro o giallo-bruno e lamelle bianche.
Amanita Verna
L’Amanita Verna o Tignosa di primavera è caratterizzata da un aspetto bello e candido che induce in tentazione. Ha un gambo cilindrico con la base bulbosa, un cappello bianco lucido liscio e striato, lamelle bianche non attaccate al gambo e un anello bianco vicino alle lamelle stesse.
Amanita Virosa: funghi velenosi
Nei boschi di montagna umidi, sotto abeti, betulle e faggi, in estate e autunno è possibile trovare l’amanita virosa. Il gambo si aggira intorno ai 10 cm e diminuisce di diametro man mano che si allontana dalla base. Il cappello bianco lucido e viscido spazia dai 4 ai 10 cm di diametro, si chiude asimmetricamente sul gambo, nascondendo le lamelle tendendi al cipria.
Boletus Satanas
Conosciuto anche come Porcino malefico, il Boletus Satanas è un fungo tossico che si trova in terreni calcarei, sotto i latifogli, fra la primavera e l’estate. Carnoso, dal gambo tozzo e compatto, di colore giallo a macchie rosse e con una membrana rosso accesa che lo ricopre, ha un cappello emisferico e viscido, di colore bianco grigiastro e sfumature verdognole.
Cortinarius Rubellus
Appartenente alla famiglia delle Cornariaceae è uno dei funghi più pericolosi conosciuti, che porta alla morte colpendo il fegato e i reni. Si trova dall’estate alla fine dell’autunno sotto le conifere, principalmente in Nord America, ma anche in Europa. Il cappello di colore camoscio scuro si aggira intorno ai 7 cm di diametro ed è caratterizzato da una forma conica che si trasforma diventando ottuso.
Entoloma Sinuatum
Non solo provoca danni al fegato, l’Entoloma Sinuatum porta anche al decesso se ingerito erroneamente. Simile al commestibile Calacybe gambosa (Prugnolo) cresce principalmente in autunno nei boschi umidi di latifoglia e in gruppi di massimo 3 esemplari. Si riconosce per il gambo color crema e le lamelle rosa salmone. Ha un cappello liscio dal margine ondulato, tendente all’ocra con sfumature gialline, che può arrivare a 20 cm di diametro.
Gyromitra Esculenta
Conosciuto anche come Spugnola falsa o Marugola, è un fungo che porta alla sindrome giromitrica, e quindi disturbi gastrointestinali, cefalee e disidratazioni, e in alcuni casi anche alla morte. Ben riconoscibile per via di un gambo chiaro, corto e irregolare e un cappello camoscio scuro, con costolature sinuose che lo rendono simile a un acino di uva passa avvizzita, nasce in primavere nei boschi di conifere.
Hypholoma Fasciculare
Fungo molto diffuso, cresce in gruppo su tronchi di latifoglie e conifere dalla primavera all’inverno. Spesso è scambiato con l’ Hypholoma capnoides, ma contrariamente al cugino buono, l’Hypholoma Fasciculare porta a disturbi gastrointestinali importanti. Il cappello di colore giallo ambrato tendente al verdastro arriva a massimo 7 cm di diametro e varia nella forma con il passare del tempo. Conico-campanulato all’inizio e convesso e aperto a piena maturazione. L’altezza del gambo oscilla fra i 4 e i 12 cm, e si presenta cilindrico, di colore giallognolo con sfumature tendenti al castano scuro alla base e più chiaro in prossimità delle lamelle.
Lactarius scrobiculatus
Fungo che cresce in estate e autunno in montagna, il Lactarius scrobiculatus o lattario butterato, è un fungo dal gambo cavo di massimo 8 cm, con rientranze colorate e sfondo tendente all’ocra. Il cappello giallo con sfumature rossastre, spazia dai 6 ai 20 cm di diametro, è depresso nella zona centrale e piano nel resto.
Omphalotus olearius
L’Omphalotus olearius o fungo dell’ulivo, cresce dall’estate all’autunno su latifoglie, in particolare su tronchi di ulivo, da cui appunto prende il nome popolare. Simile al Cantharellus cibarius, a differenza del cugino commestibile, porta a disturbi gastrointestinali gravi, e si riconosce per via di un cappello elastico e poco carnoso, dalla forma a imbuto, depresso al centro e ondulata ai margini, con cuticole lucide e di gialle, tendenti al bruno e all’ambra. Il gambo è slanciato e a forma cilindrica.
Paxillus involutus
Dalla caratteristica forma del cappello arrotolato verso le lamelle, il Paxillus involutus o Carcateppa, cresce fra l’estate e l’autunno in boschi di conifere e latifogli. Fino a diversi anni fa era considerato commestibile, ma dopo gravi intossicazioni mortali dovute a una cottura approssimativa o nulla, è stato classificato come tossico. Dal gambo giallastro bruno chiaro, massimo di 6 cm, pieno e incurvato alla base, ha un cappello vischioso, tendete all’olivastro, che cambia verso il ruggine o il cannella.
Ramaria formosa
Fungo velenoso, spesso confuso con le altre Ramarie, da cui si differenza per via dei disturbi gastrointestinali a cui porta. Affascinante e fotogenico, cresce da luglio a ottobre in boschi di castagni e faggi, e raramente in conifere. Non presenza un cappello cilindrico, ma un tronco biancastro con rami più cicciottelli tendenti al salmone e estremità gialle accese, che lo rendere simile a coralli.
Ramaria Pallida
Conosciuto anche come Manina Pallida, la Ramaria Pallida è simile alla Ramaria Formosa ma si distingue dalla sorella per via di un colore chiaro, tendente all’avorio con sfumature lilla all’apice dei rami. Larga 20 cm e alta 15 cm, è simile a un corallo o a un cavolfiore, e dal tronco partono rami venosi a forma di V. Cresce in estate e autunno in boschi di latifoglie e aghifoglie.
Russula Emetica
La Russula emetica o Colombina Rossa cresce in estate e autunno in boschi umidi di conifere o latifoglie. Dal sapore piccante è altamente tossica e è riconoscibile per il cappello rosso di 8–10 cm di diametro, convesso e depresso al centro e il gambo a forma cilindrica di colore bianco sporco, di massimo 10 cm di altezza, che inizialmente è pieno ma con il passare del tempo tende a diventare cavo.
Russola Foetens
Il nome popolare è Rossola fetida, e deriva dall’odore nauseabondo di varechina che lo contraddistingue. Dal cappello chiuso sul gambo prima e piano e depresso poi, ha una superficie giallo ocra che con la maturazione tende al bruno. Particolari le lamelle, spaziate fra loro, e il gambo, a forma cilindrica, sottile alla base e cavernoso.
Precauzioni nella raccolta dei funghi
Raccogliere funghi può sembrare un’attività rilassante e piacevole, ma richiede molta attenzione e conoscenza. È essenziale portare con sé una guida micologica affidabile e, se possibile, fare la raccolta con persone esperte o partecipare a corsi di micologia. Inoltre, per evitare di raccogliere esemplari tossici, è sempre consigliabile fare esaminare i funghi raccolti da un esperto micologo, disponibile nei centri di controllo micologico o nelle ASL locali. In questo modo, si può essere sicuri di evitare spiacevoli intossicazioni.
Differenze tra funghi velenosi e commestibili
Esistono funghi velenosi che somigliano molto a specie commestibili, rendendo ancora più difficile l’identificazione per i meno esperti. Ad esempio, l’Amanita phalloides può essere confusa con il commestibile ovolo buono (Amanita caesarea), soprattutto quando è in fase di crescita. Allo stesso modo, il Cortinarius rubellus somiglia a certi funghi commestibili dal cappello arancione. Questi casi di somiglianza sono particolarmente insidiosi e dimostrano quanto sia importante non fidarsi solo dell’aspetto visivo, ma considerare anche altri dettagli, come il colore delle lamelle e l’habitat. Per questo la raccolta funghi è regolata dall’emissione di un tesserino e si consiglia di rivolgersi sempre a un centro micologico per l’identificazione delle specie raccolte.
Sintomi e trattamento delle intossicazioni da funghi velenosi
In caso di intossicazione da funghi velenosi, i sintomi possono variare notevolmente in base alla specie e alla quantità ingerita. I primi segnali di intossicazione possono includere nausea, vomito, diarrea e dolore addominale. Tuttavia, alcuni funghi, come l’Amanita phalloides, possono causare danni gravi agli organi interni, come fegato e reni, con sintomi che si manifestano solo diverse ore dopo l’ingestione. In presenza di sintomi sospetti, è fondamentale recarsi immediatamente al pronto soccorso e, se possibile, portare con sé un campione del fungo ingerito per facilitare l’identificazione e il trattamento.
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