Galateo: le regole che non sembrano bon ton ma lo sono
Non è sempre facile seguire il Galateo a tavolo: ecco qui allora alcune regole che non sembrano bon ton ma lo sono.
In principio fu il Galateo di monsignor Giovanni Della Casa, una delle opere fondamentali sul come comportarsi in ogni occasione: sia a casa che in un locale pubblico o per strada quando si incontra qualcuno. I francesi, maestri di buone maniere, hanno poi rincarato la dose con il loro bon ton. Eppure in tanti ancora non conoscono le regole di come stare al mondo o, al contrario, hanno appreso così bene la lezione che neanche si rendono conto di seguire un codice di comportamento consolidato da secoli e secoli di pratica. Rientrano in questa categoria coloro che ad esempio non dicono piacere, al momento di conoscere qualcuno, ma al contrario usano espressioni del tipo molto lieto. Hanno appreso la lezione alla perfezione.
Buon appetito: si o no?
Questa regola si può applicare anche quando siamo a tavola, invece del buon appetito, che è un errore, optano per un più neutro buon pranzo o buona cena. Stesso discorso per il brindisi: cin cin è bandito, pochi lo sanno ma è un’offesa. Basta alzare il bicchiere con un cenno discreto in direzione del festeggiato, se è un compleanno o una ricorrenza particolare e il brindisi è corretto.
L’acqua in caraffa
Se l’acqua arriva in tavola in una caraffa invece che nella classica bottiglia in vetro o in plastica un motivo c’è. In un pranzo o in una cena che si rispetti il bon ton vuole che l’etichetta dell’acqua minerale non sia visibile. La caraffa è chic e di fatto anche più igienica per essere messa in tavola. La regola della caraffa vale anche per il vino, ad eccezione delle etichette di quelli più pregiati.
Il pane tagliato con le mani
Tagliare il pane con le mani potrebbe sembrare da maleducati, invece il galateo dice che il coltello non va mai usato. Pane e grissini inoltre non vanno mai portati alla bocca se non dopo essere stati spezzati. Sono invece proibite le briciole sulla tovaglia. Se c’è il piattino per il pane, usatelo per poggiare i pezzi di pane rimasti.
Il sale in tavola
Mettere il sale in tavola è sempre un gesto apprezzato dai nostri ospiti. Il bon ton in questo caso non lascia dubbi: è maleducazione chiedere il sale quasi a voler rimarcare che il piatto portato in tavola è insipido. Se è vero che l’ospite è sacro, è pure scontato non mettere in difficoltà chi ci ospita.
L’uso del tovagliolo
Guai a infilarlo nella camicia o peggio annodarlo dietro al collo, il tovagliolo va messo sulle ginocchia e lo si porta alla bocca solo quando serve. A esempio è consigliato il suo uso anche per non lasciare aloni di rossetto sui bicchieri.
Cominciare tutti insieme
Ormai non ci facciamo quasi più caso, tanto siamo abituati ad alzarci o a sedere nel mezzo del pasto tra interruzioni televisive e telefonate inattese. Eppure il galateo ci dice che prima di cominciare a mangiare si dovrebbe attendere che a fare il primo passo sia il padrone di casa. A patto che non sia lui a invitarci a cominciare per evitare che la pietanza si raffreddi o, nel caso di dolci e gelati, che possa sciogliersi.
Niente rumori a tavola
In molti paesi all’estero non ci fanno caso ma fare rumori a tavola è sconveniente e vietato. Quindi quando si consumano delle bevande o si mangia, bisogna stare sempre attenti. Niente spaghetti con il risucchio come si vede in tanti film comici o, peggio ancora, attenzione quando si beve a non lasciarsi andare. La regola aurea in teoria vale anche per il telefonino: se proprio dovete metterlo accanto a voi sul tavolo, almeno in modalità silenziosa per non sentirlo squillare. Meglio però sarebbe evitare soprattutto per ragioni igieniche.
Il linguaggio delle posate
Per chi conosce il galateo è facile indicare se sta ancora mangiando o se ha finito usando nel modo giusto coltello e forchetta. Una regola di fondamentale importanza soprattutto se ci troviamo al ristorante. Quindi se le posate vengono messe sul piatto in parallelo in posizione 18.30 abbiamo finito, se invece coltella e forchetta sono appoggiate una sopra l’altra con le punte vicine e le estremità allargate, vuol dire che stiamo facendo una pausa durante il pasto.
L’uso dei bicchieri
È una regola del bon ton che farà piacere a chi è sensibile alle tematiche ambientali. I bicchieri di plastica non sono ammessi a tavola. Tirate fuori i vostri servizi migliori se avete ospiti. Stesso discorso anche per i piatti. La plastica è bandita dal galateo, non solo perché non è ecofriendly.
Le regole per chi beve
Se non si intende più bere, basta lasciare un po’ di vino nel bicchiere per evitare che venga di nuovo riempito dal padrone di casa. Al momento del brindisi mai riempire il flûte: almeno due terzi del bicchiere vanno lasciati vuoti. Per brindare inoltre guai a far toccare i bicchieri tra di loro.