Festival d’Estate: the best of
Si è concluso Festival d’Estate in Franciacorta: ecco una gallery dei nostri assaggi e di ciò che ci è piaciuto di più.
Tutte le strade portano a Roma, si sa. Per fortuna, però, una di queste passa anche per la Franciacorta, quella piccola vallata incastonata tra Brescia, il fiume Oglio e il monte Orfano. Una contea franca – da cui il nome – che vive con orgoglio e impegno la quotidianità e l’idea di territorio, senza perdere occasioni per nuove sfide. L’occasione del Festival d’Estate è data stavolta anche da The Floating Piers di Christo su lago d’Iseo, una camminamento sulle acque discussa e di grande impatto che sta trascinando frotte di turisti, curiosi e appassionati davanti al profilo fascinoso di Monteisola.
Con pazienza e crema solare, la passeggiata sulla passerella giallo cangiante fa da apripista al territorio franciacortino, che sembrava non aspettare altro per mettere il vestito buono delle feste.
Siccome quando è festa si mangia, 3 ristoranti hanno ideato 3 piatti per collegare l’artista bulgaro al luogo che lo sta ospitando, giocando con le forme e con gli ingredienti. Così dalla Dispensa Pane e Vini arriva una Crema di yogurt, crumble di sardine e tartare di trota che passa Da Sulzano a Montisola, dall’Hostaria Uva Rara, giunge un Luccio in bianco, con salsa di cipolle brasate, capperi e acciughe, e si termina con il Muliner con il tocco esotico dell’insalata di riso Venere che incontra i pesci del lago.
Oltre che mangiare si dovrà anche bere qualcosa: occasione buona per scoprire qualche cantina di Franciacorta, sia che si trovi ai piedi del Cimarone sia che si rannicchi alle propaggini di Erbusco. per accompagnare degnamente i vini delle 60 cantine, chef franciacortini e non hanno ideato piatti dedicati Tra vigneti, casali recuperati e qualche collina più o meno aspra, il modo migliore per mettere insieme il tutto è un buon banco d’assaggio come quello di Festival di Franciacorta d’estate a Palazzo Monti della Corte: 60 cantine adagiate su bianchi banchetti tra i vigneti, accompagnati da musica e plaid da picnic. Per accompagnare degnamente il bere, tanti prodotti di eccellenza come gelato e formaggi, e soprattutto 12 chef franciacortini e non: Lorenzo Cogo, Fabio Abbattista, Fabrizio Albini, Alberto Bittu, Alessandro Cappotto, Stefano Cerveni, Matteo Cocchetti, Simone Gaibina, Andrea Martinelli, Ennio Zanoletti, Corrado Scaglione, Piercarlo Zanotti e Vittorio Fusari. In comune una idea: quella di preparare qualcosa di immediato e pure sempre territoriale, tecnico nelle preparazioni ma non ostico, e soprattutto adatto alla festa, alle bollicine. Adatto a narrare un territorio che non smette di cercare e rafforzare il proprio profilo lavorando non solo sulla singola eccellenza ma sul gioco di squadra e sull’apertura al nuovo.