Grattachecca romana: cos’è e come si prepara
La grattachecca romana è una bevanda dissetante e un ottimo rimedio contro l’afa durante l’estate.
La grattachecca a Roma significa estate, e va da sé, caldo. Per questo gustarsela mentre si passeggia per le vie del centro e lungo il Tevere è un rimedio miracoloso contro l’afa e una delle cose da fare in città per sentirsi davvero suoi abitanti.
Cos’è la grattachecca?
La grattachecca è la granatina romana, nient’altro che ghiaccio grattato finemente con un raschietto da un unico blocco e insaporito con sciroppi dolci e a volte frutta fresca (nella versione serale si può trovare anche arricchita con alcol).
La grattachecca si mangia e si beve: all’inizio si prende con il cucchiaino, ma dopo un po’ conviene berla, per questo è servita anche con una cannuccia. Nei chioschi dei grattacheccari che inaugurano la stagione estiva – tra i quali ancora oggi ce ne sono di antichissimi, come Alla fonte d’oro su Lungotevere Sanzio, attivo dal 1913 – si può scegliere tra un’infinità di gusti, cocco, pesca, limone, orzata, amarena, fragola, menta.
Attenzione a non confonderla con la granita, che è un composto di ghiaccio tritato e sciroppi o altri liquidi messi a congelare tutti insieme.
Come farla a casa
Anche se è molto improbabile che riusciate a recuperare un blocco di ghiaccio intero e a grattarlo con la stessa incredibile agilità dei grattacheccari, non disperate. Anche a casa si può replicare quella piacevole sensazione di ghiaccio dolce sotto ai denti. Tirate fiori il ghiaccio dal freezer qualche minuto prima di grattarlo.
Quindi tritatelo con un mixer, un tritaghiaccio manuale (quello a lame) o un frullatore. Versate il ghiaccio in un bicchiere capiente e aggiungete a vostro gusto sciroppi e pezzetti di frutta fresca. Gustatela a casa, in canotta e pantaloncini, magari sotto a una foto del Colosseo.
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