World Hamburger Day: 26 hamburger iconici dal mondo
Il 28 maggio è il World Hamburger Day: in occasione della festa vi raccontiamo 26 hamburger iconici in giro per il mondo.
L’hamburger è sicuramente uno dei simboli della cucina americana. Ma dietro al panino morbido con la polpettina di carne, celebrato oggi 28 maggio nel World Hamburger Day, c’è molto di più. A partire dalla storia. Sembra perfino che il capo dei mongoli, Genghis Khan (1162-1227), e il suo esercito usassero mangiare delle pallottole schiacciate di carne cruda macinata (perlopiù agnello o montone). un viaggio culinario iniziato con l'esercito mongolo e continuato a new york Conservavano gli spuntini sotto la sella così la carne si inteneriva mentre loro cavalcavano e, al bisogno, potevano gustare il proprio pasto senza neppure dover scendere dal cavallo. Il nipote del temibile guerriero, Kublai Khan, portò questa tradizione alle porte dell’Europa quando invase Mosca nel XIII secolo. I russi reinterpretarono la ricetta creando quella che oggi chiamiamo bistecca alla tartara o tartare e, nella seconda metà del Seicento, sbarcando nel porto di Amburgo, fecero conoscere la specialità ai tedeschi. Anche qui il piatto subì una rielaborazione e prese il nome di bistecca alla maniera di Amburgo. In questo caso, la carne macinata era mescolata a spezie, ma a volte anche a pangrattato, cipolle e uova, e cotta alla griglia oppure affumicata. Nell’Ottocento, gli immigrati e i marinai che partivano da Amburgo alla volta di New York hanno sicuramente diffuso la tradizione. Forse già su queste imbarcazioni qualcuno metteva la propria polpettina in mezzo a due fette di pane…
L’incredibile viaggio di questa ricetta non finisce con lo sbarco nella Grande Mela. Tantissime sono infatti le proposte e le interpretazioni da est a ovest degli Stati Uniti, ma pure in altri continenti. Siete pronti a ripartire per scoprire nuove e gustose proposte? Ecco i 26 hamburger più iconici del mondo.
- Krusty Burger: se siete appassionati dei Simpson questo nome vi suonerà sicuramente familiare. È il nome del fast food fondato da Krusty il Clown e del piatto forte del locale. È un cheeseburger con carne, lattuga, cetrioli sottaceto e cheddar. Perché allora è tanto speciale? Perché ha una salsa segretissima che lo rende unico. Dicono che il sapore ricordi quello del dressing Thousand Island a base di maionese, ketchup, cipolla tritata, sottaceti e un pizzico di pepe. Secondo alcuni fan della serie, la versione originale non aveva il formaggio ma così è proposto nei Krusty Burger che si trovano all’interno degli Universal Studios di Orlando e Los Angeles.
- Juicy Lucy: a un primo sguardo potrebbe sembrare un altro cheeseburger ma questa ricetta offre molto di più. Nel Juicy (o Jucy) Lucy infatti il formaggio non è semplicemente posizionato dentro il panino ma direttamente dentro alla polpetta di carne: la cottura crea un morbido cuore di formaggio. Ma chi ha avuto questa brillante idea? Due bar lungo la Cedar Ave di Minneapolis si attribuiscono la paternità del piatto. Il Matt’s Bar dice di aver creato la ricetta nel 1954 seguendo la richiesta di un cliente, mentre il contendente, il 5-8 club, uno speakeasy del 1928, rivendica semplicemente la creazione del Juicy Lucy negli anni ’50 senza dare ulteriori dettagli. Difficile stabilire chi ha ragione, ma ricordatevi questo: aspettate prima di addentare questo hamburger per non ustionarvi con il formaggio incandescente!
- The Best Burger in NYC: è il titolo della seconda puntata della quarta stagione della serie tv How I Met Your Mother (E alla fine arriva mamma), 30 golosi minuti dedicati al panino più buono della grande metropoli americana. Uno dei protagonisti, Marshall, racconta agli amici di aver mangiato un hamburger incredibile appena arrivato a New York, ma di non essere più riuscito a ritrovare il locale. Un posto spartano, con una porta verde e una insegna a neon con la scritta rossa burger Che cosa lo rendeva unico? “I sapori che si mescolavano in un seducente passo a due“, spiega Marshall. Gli ingredienti infatti sono semplici: panino al sesamo, un letto di ketchup e senape, saporitissimi sottaceti, una fetta di pomodoro, una foglia di lattuga e un medaglione di carne macinata cotta alla griglia. È il modo in cui sono riusciti a mescolarli con equilibrio ad avere resto questa specialità memorabile.
- Umami burger: sapete che cosa significa umami? Dal giapponese, gusto delizioso. È una sensazione complessa, avvolgente e persistente. Come possiamo collegare questo gusto a un hamburger? Grazie alla catena statunitense nata nel 2009 a Los Angeles con l’idea di combinare tutti gli ingredienti ricchi di umami in un panino o meglio in un menu di panini. Spazio quindi alla senape, al miso, ai formaggi, all’umami ketchup, ai funghi shiitake, al tartufo, alle cipolle caramellate, per esempio. La carne è condita un mix (Umami Dust) di materie prime naturalmente saporite, come alga konbu e funghi secchi. I pomodori sono cotti lentamente nel forno per valorizzare al meglio questo particolare quinto gusto.
- Ray’s Hells Burger: chi dice che l’hamburger è solo una ricetta da fast-food, veloce e (spesso) di bassa qualità? Abbiamo visto l’idea dell’umami burger al tartufo, ma esiste un altro nome famoso nel panorama a stelle e strisce. Ray’s Hells Burger è il nome del ristorante ad Arlington, in Virginia, creato dal ristoratore Michael Landrum. Perché è diventato famoso? Da una parte perché era apprezzato dall’ex presidente Barack Obama. Dall’altra perché ha da subito proposto una variante di hamburger che potremmo definire gourmet. I condimenti sono infatti ingredienti ricercati come foie gras, crema di brie, cheddar invecchiato, midollo arrostito, glassa all’aceto balsamico.
- Ramen burger: dall’intuizione di Keizo Shimamoto, un americano di seconda generazione, nel 2013 a Brooklyn ha aperto i battenti il primo ramen burger. La passione del giovane Shimamoto per il famoso piatto della cucina giapponese lo aveva portato qualche anno prima ad aprire un blog dedicato, Go Ramen, a fare viaggi in Giappone e a lavorare in ramen bar. Nelle sue perlustrazioni scoprì che in Giappone si preparava un ramen burger sostituendo la polpetta di manzo con un tipico arrosto di maiale (chashu), racchiuso in due dischi di ramen al posto del pane. Tornato in patria, Shimamoto iniziò a creare la sua ricetta con carne di manzo, glassa a base di salsa di soia, verdure e naturalmente ramen/panini.
- Impossible Burger: che cosa succede invece quando è un professore di biochimica, Patrick O. Brown, a voler interpretare l’hamburger (e non solo)? L’idea di Brown era quella di creare ingredienti alternativi alla carne, convinto che l’uso degli animali per la produzione di cibo fosse una scelta non sostenibile. Così nel 2011 ha creato la compagnia Impossible Foods Inc. che propone prodotti in grado di ricreare l’esperienza dell’assaggio di un pezzo di carne o di un latticino grazie all’estrazione di proteine e nutrienti dalle piante. In quest’ottica, nel 2016 ha lanciato l’Impossible Burger, che dicono avere più proteine e meno calorie e grassi di un classico hamburger. L’aspetto però è identico e persino la consistenza sembra essere molto simile, se non uguale. Alcuni lo hanno definito l’hamburger vegano più buono al mondo.
- Shake Shack Burger: è la proposta simbolo del ristorante newyorchese Shake Shack. Si tratta di un cheeseburger, singolo o doppio, con lattuga, pomodoro e ShackSauce™, la salsa magica. Dicono che si possa riprodurre a casa qualcosa di simile mescolando maionese, senape, ketchup, sale e pepe. Secondo il fondatore Danny Meyer il segreto del successo è semplicemente l’uso di ricercati ingredienti di qualità. La carne, per esempio, è Angus, allevato senza ormoni né antibiotici. Il pane non è un semplice panino al sesamo ma una saporita pagnotta a base di patate.
- The 21 Burger: il 21 Club di New York è stato il primo a introdurre gli hamburger gourmet. Pensate, li propose in carta tra la fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’50. All’epoca molti rimasero sorpresi dal prezzo: ben $2.75 mentre c’erano posti, come McDonald’s che li vendevano solo a 15 cent. Con i decenni la ricetta (e i prezzi) sono un po’ cambiati e oggi potete acquistare il famoso 21 Burger con 36 dollari. Il macinato di manzo è insaporito con cipolla, timo, rosmarino, coriandolo, semi di finocchio, pepe, uovo e grasso d’oca. Si serve in una pagnotta di pan brioche fatta in casa e con salsa ai sottaceti.
- In-and-Out Burger: c’è un altro locale dove la ricetta del panino risale, quasi invariata, alla fine degli anni ’40. Stiamo parlando della catena In-N-Out Burger, nata in California nel 1948. Ancora oggi il menu comprende solo tre proposte: hamburger, cheeseburger e double-double, con doppio strano di carne e doppio di formaggio. Pane morbido, carne 100% americana, cipolla tritata, lattuga e pomodoro sono gli ingredienti simbolo di questa ricetta. C’è poi il mistero: la crema spalmabile di In-and-Out Burger, una ricetta segreta che risale al 1948. Secondo alcuni è solamente una variante della salsa chiamata Thousand Island con maionese, ketchup e crema di sottaceti.
- Big Mac: è forse la ricetta più conosciuta al mondo. Merito anche del fatto che è distribuita praticamente in tutti gli angoli del pianeta grazie alla catena McDonald’s. Ma come è nato questo classico? La ricetta è stata creata da Michael James Delligatti, proprietario di un franchise di McDonald’s in Pennsylvania, ed è entrata in menu nel 1967. Il Big Mac è un panino con due polpette di carne, panino al sesamo, lattuga, cipolla, sottaceti, formaggio e, naturalmente, una salsa speciale. In passato, anche questa ricetta era segreta ma ormai è presente da anni online, come la stessa azienda ha ammesso. Gli ingredienti sono: maionese, senape, crema di sottaceti, aglio e cipolla in polvere, paprika e aceto.
- White Castle Slider: è la prima catena di fast food che ha fatto dell’hamburger la sua icona. Pensate che è stato fondato nel 1921 a Wichita, in Kansas, e quel panino, l’Original Slider®, la cui carne ha la particolarità di aver la forma quadrata, è ancora oggi uno degli hamburger più interessanti al mondo. La forma è più piccola rispetto ad altri simili. La ricetta ha poi un punto di forza davvero particolare e questa volta non parliamo della salsa. È la cottura della carne. La piastra è coperta di pezzetti di cipolla e, sopra questo letto bianco, sono adagiati sottili medaglioni di carne, che si cuoceranno con il calore trasmesso dalla cipolla. In questo modo la polpetta sarà più aromatica e, per facilitare ulteriormente l’assorbimento dei profumi, è bucherellata come se fosse la faccia del dado con il numero 5.
- Smashed burger: esiste un altro particolare tipo di cottura. È quella creata da Smashburger, una catena fondata del 2007 da due veterani della ristorazione: Tom Ryan e David Prokupek. Mr. Ryan, per dire, ha collaborato alla creazione della pizza con cornicione ripieno di Pizza Hut’s. Il nome della catena deriva dal fatto che la ricetta prevede la preparazione di polpettone di carne. Queste sono posizionate su una piastra rovente e poi schiacciate con forza (smash, in inglese) con una spatola per renderle piuttosto sottili. In questo modo la carne cuoce nel suo stesso grasso e si insaporisce. La superficie diventa uniformemente bruna e croccante. Durante la parte finale della cottura, sulla carne sono adagiate due fette di formaggio americano e, una volta che si sono sciolte, si compone il panino.
- Oklahoma burger: dicono che la casa dell’hamburger con la cipolla sia questo Stato al centro degli Stati Uniti, che confina a Nord con il Kansas. Secondo la leggenda, a creare questa specialità è stato il proprietario dell’Hamburger Inn, Ross Davis. Negli anni della grande depressione la carne era un bene costoso e il signor Davis ebbe la fortunata idea di aggiungere la cipolla e schiacciare tutto insieme su una piastra ben calda. In un hamburger da 5 centesimi aggiungeva mezza cipolla che con il calore e il grasso della carne diventava ben caramellata e saporita. Il vecchio Hamburger Inn non esiste più ma altri locali portano avanti la tradizione. La rivista Food & Wine ha definito questo piatto un tesoro nazionale.
- Slugburger: è uno dei simboli della cucina del Sud degli Stati Uniti, in particolare nel nord-est dello Stato del Mississippi, ed è un’altra creatura del tempo della depressione. La polpetta di carne era preparata con macinato di manzo e un ingrediente poco costoso. Allora si usava la farina di mais, mentre oggi si preferisce la soia. La carne era fritta e servita in un panino insieme a senape, sottaceti e una ricca dose di cipolle. Un certo John Weeks aveva iniziato a vendere questi hamburger nel 1917 a Corinth, città che ancora oggi ogni anno in luglio ospita lo Slugburger Festival.
- Krabby Patty: è la specialità preparata da SpongeBob, protagonista dell’omonima serie animata. Uno dei personaggi, Plankton, fa di tutto per rubare la ricetta segreta di questo panino. Noi, per fortuna, conosciamo gli ingredienti del fortunato hamburger, almeno quelli base… panini al sesamo, carne di manzo, formaggio americano, cipolla viola fritta, cetriolini sottaceto, una fetta di pomodoro, quattro foglie di lattuga romana, senape e ketchup. Nella varie puntate si parla di varianti e di una formula segreta. A un certo punto si fa riferimento a un pizzico di una misteriosa polvere del re Nettuno e sul web si sono scatenati gli utenti con le teorie più strane e ironiche. Del resto molti di noi sono cresciuti cantando la sigla di Pollon.
- Butter burger: se non avete paura della prova costume, conviene fare un salto del Midwest degli Stati Uniti, in particolare nello stato del Wisconsin dove l’ingrediente principe degli hamburger è il burro. Le due fette di pane sono cosparse di burro. La cipolla è cotta in padella con il burro e la stessa cosa avviene con la carne, anche se alcuni preferiscono grigliarla e aggiungere una noce di burro all’ultimo. Completa il nutriente piatto una fetta di cheddar del Wisconsin, giusto per non farsi mancare nulla. Sembra che la ricetta sia nata nel 1936 al Solly’s Grille di Milwaukee.
- Hawaii Burger: se la pizza hawaiiana è condita con l’ananas, quale sarà l’ingrediente speciale di questo hamburger? Esattamente, l’ananas grigliato. Altra particolarità è che spesso è usato come condimento la salsa giapponese teriyaki, elemento che valorizza ancora di più il sapore agrodolce di questo panino. La carne può essere indifferentemente di manzo, maiale o pollo. La ricetta è completata da una foglia di lattuga, un fettina di pomodoro e alcuni aggiungono il formaggio.
- Luther burger: che cosa succede se si sostituisce il morbido panino di un hamburger o di un cheesburger con un donut, le ciambelle americane glassate? Si ottiene un Luther burger, chiamato così perché è stato dedicato al cantautore statunitense Luther Vandross. Forse è stato proprio lui a inventare la ricetta, che oggi è molto popolare nelle fiere di paese e durante le partite di baseball. A molti piace aggiungere due fettine di bacon croccante per dare ancora più sapore al panino.
- Steamed cheeseburger: è forse la ricetta di hamburger più amata del Connecticut. Secondo alcuni, merito del successo è il fatto che sia più salutare della ricetta classica ma forse è solo questione di curiosità verso una preparazione totalmente diversa dalle proposte che abbiamo visto finora. La carne è cotta al vapore e, pochi minuti prima di spostarla, è adagiata sopra una fettina di formaggio in modo che si sciolga con lo stesso vapore. Secondo la leggenda, la ricetta è nata al Jack’s Lunch di Middletown tra il 1920 e il 1930 ma dal 1959 il più famoso Steamed Cheeseburger del Connecticut è quello del Ted’s Restaurant di Meridien.
- Patty melt: potremmo definirlo il goloso incrocio tra un hamburger e un panino grigliato al formaggio. Si usa lo stesso pane dei toast, ma farcito con un medaglione di carne alla griglia, cipolle caramellate e formaggio (American cheese, Emmenthal o cheddar). In alcune ricette troverete il consiglio di cuocere la carne con una noce di burro come si fa per un Butter Burger.
- Royale with cheese: una delle ricette più famose di Hollywood. Sì perché citato nell’iconico film Pulp Fiction. Vincent Vega sta raccontando del suo viaggio in Europa e dice che a Parigi il panino di McDonald’s chiamato Quarter Pounder al formaggio viene chiamato, in modo più raffinato, Royale al formaggio (Royale with cheese). In realtà, il nome corretto è semplicemente Royal Cheese e corrisponde a quello che nei punti vendita italiani è chiamato McRoyal DeLuxe. Altra particolarità: in Francia questo panino ha sempre tra gli ingredienti il formaggio, mentre negli Stati Uniti, per esempio, non è così.
- Ramly burger: dopo questo lungo viaggio negli Stati Uniti scopriamo le tradizioni e le specialità di altri Paesi. A partire dalla Malesia. Il cavallo di battaglia della compagnia di surgelati Ramly Group è proprio l’hamburger. Viene venduto da venditori ambulanti come street food e cucinato in modo molto particolare. Prima di tutto il medaglione è tagliato a metà, poi è cotto su un lato, si aggiunge una salsa e poi si ricompone. Sulla stessa piastra è poi rotto un uovo e allargato come se fosse una grande frittata. A questo punto si posiziona la carne al centro e questa è completamente avvolta dall’uovo.
- Chivito: è sicuramente uno dei piatti nazionali dell’Uruguay, Paese famoso per la qualità delle sue carni. Il panino è farcito con fettine sottili di carne di manzo, formaggio, pomodoro, lattuga, prosciutto e maionese. Alcuni aggiungono delle fettine di uovo sodo, olive o mozzarella. Sembra che la ricetta sia stata creata nel 1944 da Antonio Carbonaro, titolare del ristorante El Mejillón di Punta del Este per venire incontro alle richieste di una turista argentina. Nella vicina Argentina esiste infatti un piatto simile, chiamato lomito. Esiste poi una versione che si chiama chivito canadiense la cui la particolarità è la presenza di bacon croccante. Di solito è servito con patatine fritte e insalata russa.
- Mos Burger: è la creazione dell’omonima catena di fast food giapponese. Qual è l’ingrediente simbolo di questa ricetta? Il riso. La pagnotta morbida è infatti sostituita da due dischi di riso mescolati con orzo e miglio. Per questo è chiamato anche Rice Burger, hamburger di riso. La farcitura può essere costituita da una polpetta di manzo o di pollo, condita con salsa di soia o teriyaki. Alcuni aggiungono una extra razione di cremosità preparando una salsa a base di maionese, miele, mizuna (senape giapponese) e miso.
- Teriyaki burger: nei punti vendita Mos si può trovare anche questa variante di hamburger. In realtà, ormai questa specialità non si trova solo in Giappone e lo abbiamo visto prima citatando l’hawaii burger. Nella ricetta del teriyaki burger, la salsa teriyaki, a base di salsa di soia, mirin e zucchero, è usata per glassare la polpetta di carne a fine cottura e dare un sapore totalmente diverso al nostro panino. La ricetta si completa con maionese giapponese, lattuga, pomodoro e cipolla. È veramente un mix tra sapori americani e giapponesi.
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