I cocktail più famosi di Milano li trovate al Nottingham Forest
Il Nottingham Forest di Milano è una tappa imperdibile per tutti gli amanti dei cocktail. Scopriamo il dietro le quinte di questo locale.
Il Nottingham Forest è uno dei locali più famosi di Milano, ideale per un aperitivo o per un dopocena. Il merito del successo è dei cocktail unici e della creatività del suo titolare, Dario Comini, due ingredienti che sono anche protagonisti di un libro uscito a fine ottobre: I cocktail del Nottingham Forest. Questo vulcanico cocktail bar si trova in viale Piave al numero 1, in una bella zona alberata e centrale del capoluogo lombardo, e, nonostante la sua notorietà, negli anni è sempre rimasto un luogo intimo e semplice. Vedrete una piccola entrata, qualche tavolino e una scritta, neanche luminosa, e allora capirete di essere arrivati.
Appena entrati nella sede di Milano (il format è stato esportato anche a Parma e a New York), avrete la sensazione di essere capitati nella tana di un pirata, in un luogo in cui l’avventuriero custodisce i ricordi delle sue avventure in giro per il mondo. L’arredamento unisce insieme stili molto diversi tra loro, caraibici, africani, asiatici e newyorkesi. Sì, perché il bancone viene proprio da un locale storico della Grande Mela, il bar del Knickerbocker Hotel in cui, secondo la leggenda, è nato il Martini cocktail. Un mobile del genere non poteva che trovarsi al Nottingham Forest, che da 40 anni sta contribuendo alla storia dei cocktail con ricette uniche come quelle dei drink molecolari.
Ma come nascono queste creazioni? Ne abbiamo parlato con uno dei barman, Tony Grimaldi: “Non ci mettiamo a tavolino a decidere le nuove proposte. La ricerca è continua, giornaliera, quindi la lista è in costante movimento. I drink vengono realizzati dopo un lungo studio di ingredienti e di tecniche, sono una miscellanea di idee, di prodotti, di conoscenze prese dal mondo della cucina”. È il caso della sferificazione, una tecnica della cucina molecolare, diventata famosa grazie allo chef Ferran Adrià, che permette di trasformare dei fluidi in piccole sfere dal guscio rigido e dal ripieno liquido. Dario Comini è riuscito ad applicare questa tecnica agli alcolici e oggi i cocktail con le sferificazioni sono i più richiesti del locale: “Molti conoscono il bar per questo – spiega Tony – e quando vengono sono più portati a scegliere questi tipo di drink”. La storia ci incuriosisce e ci facciamo fare un esempio: “Il Mondrian Martini. È una preparazione ispirata all’artista Piet Mondrian che usava dei toni particolari nelle sue opere. Si tratta di un Martini cocktail con all’interno delle sfere, preparazioni molecolari realizzate con quattro tipi di liquore di diverso colore. Il cliente beve il Martini Cocktail e può poi mangiare con un cucchiaino queste sfere”.
Altro elemento interessante, che rende unico il Nottingham Forest, è il fatto che, come ci racconta il barman, “tendenzialmente ogni drink viene servito con qualcosa a parte, non esiste solo il drink fine a se stesso. Per esempio il Cosa Nostra riprende la cultura siciliana e viene servito con un mini cannolo ripieno di spuma alcolica all’arancia e il cocktail è preparato con vini marsala”. Chiediamo allora a Tony Grimaldi se il segreto del loro successo sia dovuto a queste caratteristiche del bar, ma secondo lui il motivo è un altro: “Il fatto è che Dario è stato un precursore. In più è una delle persone più umili che conosca: lui condivide tutto, non c’è tecnica o prodotto che non voglia far conoscere agli altri“. Il Nottingham Forest è una realtà davvero unica, sia per chi lavora sia per chi desidera trascorrere una serata in compagnia in un locale inimitabile.