I menu dal mondo: un Natale indiano
Stanchi del solito menu di Natale classico? Vi suggeriamo come sostituire ogni portata con un piatto della cucina tradizionale indiana.
“Il Natale quando arriva, arriva”: in India, per festeggiarlo bisogna anticipare di qualche mese e pensare agli addobbi e all’albero natalizio già intorno ai mesi di agosto e di settembre. un menu con piatti ricchi e sostanziosi ricchi di profumi e spezie Il Janmashtami è il nome indiano per indicare il Natale e deriva dall’omonimo nome attribuito alla divinità Krishna. La celebrazione della sua nascita ha portato nel corso dei secoli a riconoscere il Natale come vera e propria festa nazionale, assai popolare tra diversi tipi di religione. Nonostante il panorama indiano dei credenti sia assai variegato, il Natale attraversa la curiosità e il sentire comune dando vita così a un periodo di celebrazioni e festeggiamenti riconosciuto all’unanimità. Anche se potrà sembrare strano trovare i tipici addobbi natalizi durante la stagione estiva, le città indiane – soprattutto Delhi e Mumbai – non mancano di essere addobbate con renne, slitte, alberi sintetici con neve finta e classici decori all’occidentale. Il forte senso di condivisione e la solare accoglienza, tipici delle famiglie indiane, si riflette con una certa evidenza anche in tavola: piatti ricchi e sostanziosi e intensi profumi di aromi e spezie raggiungono l’apice durante i festeggiamenti del Natale. Se avete voglia di solleticare i vostri sensi con i tipici sapori indiani, ecco le ricette con cui costruire alla perfezione il vostro menu di Natale indiano.
- Biryani. Uno dei piatti più diffusi e completi della cucina indiana che, se solitamente viene servito come portata principale durante il resto dell’anno, a Natale assume la funzione di un sostanzioso primo piatto. Il biryani si compone di riso, pollo, agnello, maiale o pesce: il tutto è poi impreziosito da un mix di numerose spezie che rendono questa ricetta davvero unica nel suo genere. Per prepararne una versione il più possibile vicina a quella tradizionale iniziate dalla carne: tagliatela a dadini e fatela marinare per circa 10 ore in una ciotola insieme a yogurt, peperoncino, aglio, un mix di spezie e succo di limone. Quando la fase della marinatura sarà quasi giunta al termine, iniziate a bollire il riso basmati, quindi scolatelo e lasciatelo raffreddare. Intanto, in una padella fate soffriggere la cipolla con un filo d’olio, aggiungete il pollo marinato e fatelo rosolare finché i tocchetti non saranno ben cotti da tutti i lati. Unite anche del latte in cui avrete disciolto una bustina di zafferano e proseguite la cottura a fuoco moderato per altri 10 minuti mescolando di tanto in tanto. Servite il biryani sistemando il riso alla base del piatto e completando con il condimento di carne e spezie.
- Pollo tandoori. Il nome di questo secondo piatto affonda le sue origini in tempi assai risalenti richiamando l’omonimo forno di argilla (il tandoor) nel quale veniva tradizionalmente cotto. Anche oggi il pollo tandoori è cotto al forno anche se richiede una preventiva fase di marinatura per rendere la carne perfettamente morbida e tenera al termine della cottura. Preparate, quindi, un’emulsione a base di succo di limone, panna, zenzero e yogurt, e lasciate marinare per tutta la notte in frigorifero. Trascorso questo tempo scolate leggermente la carne e trasferitela su una teglia rivestita di carta forno. Cuocete in forno già caldo a 220° per circa 35-40 minuti e servite completando con del coriandolo fresco tritato.
- Verdure al curry. Il segreto per la riuscita di un piatto così semplice e veloce sta nel garam masala, ossia una miscela di spezie, famosissima nella preparazione dei piatti indiani, a base di coriandolo, cardamomo, pepe nero, cannella, cumino, curcuma e chiodi di garofano. L’aggiunta di questo eccezionale mix di profumi e l’utilizzo del ghee (o burro chiarificato) vi consentirà di ottenere delle squisite verdure al curry che niente avranno da invidiare alla ricetta tradizionale. Iniziate, quindi, scaldando in una padella una noce di ghee e fate soffriggere la cipolla, l’aglio e il garam masala per qualche minuto. A questo punto aggiungete le verdure – solitamente zucchine, melanzane, carote e peperoni – e lasciatele cuocere a fuoco moderato fino a che non si ammorbidiscano e assorbano gli aromi del condimento.
- Kheer. Un dolce dall’aspetto molto simile a quello del classico pudding inglese dal quale però si differenzia per il persistente profumo di rosa e cardamomo. Prepararlo sarà semplicissimo: per prima cosa lavate il riso, scolatelo e immergetelo in acqua per circa 30 minuti (questo passaggio vi consentirà di eliminare l’eccesso di amido). A questo punto, bollite il riso, aggiungete del latte e proseguite la cottura per circa un’ora e mezza fino a che tutti i liquidi non si saranno assorbiti. Quando il composto risulterà cremoso unite lo zucchero e mescolate per bene. Togliete dal fuoco, aggiungete i semi di cardamomo pestati, le gocce di essenza di rosa, l’uvetta, i pistacchi e le mandorle sminuzzate. Potrete servire il vostro kheer sia caldo che freddo.