La classifica dei 10 migliori hamburger di Milano
Le hamburgerie hanno invaso Milano da anni, ma trovare un hamburger che meriti un assaggio è un’altra storia: ecco i 10 migliori indirizzi in città.
A Milano gli hamburger sono arrivati due volte. La prima è stata negli anni ’80, epoca di fast food d’importazione, giubbotti bomber e adolescenti griffatissimi; la seconda è quella a cui assistiamo, con la comparsa di una nuova razza di hamburger e di locali. a milano l'ondata dell'hamburger è arrivata due volte, negli anni '80 e intorno al 2010 Le polpette nel panino oggi sono italiane, gourmet, vegetariane, fatte su misura e con manzo sempre di alta qualità (o tutt’al più agnello, o perfino seitan), e sono servite in locali in cui il design è studiato tanto quanto il menu. D’altronde, anche i clienti sono cambiati: i paninari degli anni ’10 hanno qualche anno in più, solide convinzioni gastronomiche e la capacità di distinguere la fassona dal Black Angus. Soprattutto, scelgono con cura i locali nei quali recarsi, e redigono impietose classifiche mentre siedono ancora a tavola con amici e fidanzate. Se però avete ancora dei dubbi, Agrodolce accorre in vostro aiuto: ecco le 10 hamburgerie di Milano che nessun gourmet dovrebbe lasciarsi scappare.
- Margy Burger (piazza Santo Stefano, 4): l’hamburgeria più longeva della città, da oltre 40 anni a metà strada fra il Duomo e l’università statale. La carne è discreta, sempre ben cotta (non sono previste variazioni sulla cottura), il pane caldo e le salse abbondanti: ci si stringe intorno a minuscoli tavolini risalenti probabilmente all’apertura e ci si abbandona ai ricordi. Non è il migliore hamburger della città, ma come carico affettivo e locale caratteristico batte anche i ristoranti stellati.
- Mama Burger (via Vittor Pisani, 14 e via Agnello, 18) è stato invece uno dei primi a introdurre i nuovi panini gourmet a Milano. Il locale di via Agnello è quello che più ricorda un fast food, con un bancone a cui ordinare e poi tornare per ritirare panino e patatine. Gli hamburger sono enormi, dalla cottura solitamente accurata e dalla farcitura ricca anche nella versione basic: cetrioli, cipolla, maionese e ketchup, oltre ai consueti pomodori e insalata. Se il panino non bastasse, ci sono patatine fritte e caffè americano.
- Da Trita (piazza XXIV Maggio, 6) l’hamburger si prepara su misura, come da Macinata (via Goito 9): entrambi i locali fanno capo a Foodation, start up specializzata in pasti veloci metropolitani. Nei due locali la carne si trita al momento, e probabilmente a questo è dovuta la particolare ricchezza di sapore e succhi; e anche il pane, a differenza che in molti altri locali, è croccante, consistente e generalmente gradevole. Anche perché si propone in diverse varianti: bianco, con semi di sesamo o di papavero da Trita, bianco, integrale o con semi di sesamo da Macinata. Leggere differenze anche nelle carni disponibili: da Trita c’è persino il Wagyu giapponese, da Macinata il manzo uruguayano. Fra i pregi: il panino è largo e si riesce a tenere facilmente in mano, e non è necessario usare le forchette e i coltelli che comunque sono messi a disposizione.
- Baobab Organic Burger (corso Garibaldi, 12) propone invece ricette di hamburger già complete, quasi sempre azzeccate: il manzo italiano si combina con la parmigiana scomposta (deliziosa la salsa al basilico), con porcini e salsa all’aglianico o con mostarda di mirtilli e spinacino fresco. Carne dal profumo leggermente affumicato e dal grado di cottura purtroppo non sempre precisissimo. Le patatine si servono con la buccia, gli onion ring con un gradevole aroma dolce di cannella.
- Ham Holy Burger (via Marghera 34, via Palermo 15, viale Bligny 39) è l’hamburgeria più moderna di tutte: gli ordini si fanno via wifi, dai menu-iPad custoditi sotto ai tavoli. Peccato che il locale di via Palermo sia piuttosto piccolo e quasi sempre affollatissimo, ma gli hamburger di manzo piemontese sono generosi e gustosi, e si completano con ingredienti come il formaggio erborinato di bufala, radicchio e relish fruttato e piccante. Per dissetarsi, birre Baladin, Lurisia e Aeffe.
- Se siete disposti a pranzare appollaiati su alti sgabelli, MU in via Paolo Sarpi 63 è un’ottima scelta. Si ordina alla cassa e si è chiamati per il ritiro dell’ordine: la preparazione è rapida ed efficiente, con una cucina a vista organizzatissima. Il risultato sono grandi hamburger cotti a puntino di bufalo, Black Angus e persino Patanegra, da arricchire a proprio gusto o secondo i consigli della cucina: ad esempio con la crema di melanzane, le scaglie di grana o la julienne di verdure. Come contorno patatine e onion rings tagliati a mano e sempre croccanti. Una certezza per quanto riguarda la costanza nella qualità. Nelle belle giornate l’ideale è conquistare un posto ai tavolini affacciati sull’isola pedonale.
- Da 212 Hamburger & Delicious (via Solari 34 e via Terraggio 9) invece ci si siede a tavoli più ampi, altrimenti sarebbe impossibile appoggiare il cestello di patatine fritte che è servito sempre insieme all’hamburger. Si ordina alla cassa ma si viene serviti al tavolo; la carne è succosa, l’hamburger alto e maneggevole, e persino la variante vegetariana è notevole: al posto del solito tofu o seitan, è servita una polpetta di melanzane decisamente gustosa. Particolarmente apprezzate per croccantezza e gusto le patatine fritte tagliate a mano, accompagnate da salsa guacamole.
- Quasi tutte le hamburgerie di recente apertura si rifanno alla tradizione italiana e a quella statunitense; il Burger Wave, in via Ascanio Sforza 47, è invece un locale di ispirazione australiana. Forse per l’atmosfera rilassata, forse per i richiami al surf, è particolarmente apprezzato dai più giovani; e dai gourmet, che trovano deliziosi i succulenti hamburger di manzo, pollo e agnello con salse fatte in casa. Da provare l’emozione di polpetta e ananas dentro lo stesso panino. Vasta la scelta di varianti vegetariane e persino vegane.
- Denzel, in via Washington 9, ha un’offerta più tradizionale, ma il fatto che si tratti di un’hamburgeria kosher risveglia comunque il brivido dell’esotico. Dimenticate i cheeseburger (gli ebrei osservanti non abbinano latticini e carne) e lasciatevi trascinare dal gusto sincero della carne alla griglia, dalle note selvatiche dell’agnello e dagli aromi delle salse mediorentali. Alternative alle patatine fritte: le chips di patate dolci e le Messi Meat, polpettine di manzo su bastoncini di cannella.
- Inutile provare a telefonare: da Al Mercato, via Sant’Eufemia 16, non si accettano prenotazioni. Per quello che è considerato il miglior hamburger di Milano bisogna mettersi in fila e aspettare che si liberi qualcuno dei soli 12 coperti disponibili. Mentre fuori si attende il proprio turno sulle sedie lungo il marciapiede, sorseggiando una birra fresca, all’interno Eugenio Roncoroni e Beniamino Nespor preparano hamburger di manzo altissimi, succulenti, ricchi di tutti gli ingredienti che avrete scelto di aggiungere (qualche esempio: avocado, salsa alla cipolla, cheddar e, per chi proprio vuole strafare, foie gras). Tutto il necessario per un hamburger di qualità straordinariamente alla moda.
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