Fondamentali: i tempi di conservazione dei surgelati
Surgelare è un ottimo metodo di conservazione, ma non tutti i cibi si surgelano allo stesso modo: ecco i tempi di conservazione dei surgelati.
La qualità di ciò che si mangia passa non solo attraverso la scelta consapevole delle materie prime e di metodi di cottura poco aggressivi e carenti di grassi saturi, ma riguarda anche e soprattutto l’importantissima fase della conservazione degli ingredienti, i tempi di surgelamento non sono uguali per tutti i cibi, è bene conoscerli in dettaglio siano essi crudi o già cucinati. Sicuramente il metodo migliore, nonché quello più utilizzato, è la tecnica del surgelamento che rispetto ad altri sistemi – come per esempio l’affumicatura o la conservazione sotto sale o sott’olio – presenta dei vantaggi notevoli: anzitutto non prevede l’aggiunta di sostanze potenzialmente nocive (come sale, additivi o conservanti), consente il mantenimento di tutte le proprietà nutrizionali degli alimenti e, non meno importante, conserva intatte le loro caratteristiche organolettiche. E tutto questo grazie all’azione del freddo e alla sua fondamentale funzione di rallentare la proliferazione di batteri ed enzimi che causano di frequente il deterioramento dei cibi. Tuttavia, c’è da dire che non tutti gli ingredienti sono uguali, differenziandosi per volume, consistenza e diversa concentrazione di acqua in essi contenuta: per surgelare correttamente i cibi occorre quindi tenere in considerazione questi aspetti e prestare attenzione al giusto tempo di conservazione. Sebbene dopo lo scongelamento il piatto avrà le stesse caratteristiche di quello fresco, non vuol dire che si possa congelare qualsiasi alimento per un periodo di tempo imprecisato, o peggio, dimenticarsi di aver lasciato nel freezer ingredienti di qualità, come pesce o carne. La soluzione? Date un’occhiata a questo elenco: troverete per ogni alimento l’esatta indicazione dei tempi di surgelamento e alcuni consigli sul come congelarli.
- Carne. Riducete la carne in piccole quantità – fettine, bocconcini o singole parti (come nel caso del pollo) e congelatela in sacchetti per alimenti. Se dovete congelare pezzi di grandi dimensioni, avvolgetele in fogli di carta trasparente. Carne fresca: Salsicce: da 1 a 2 mesi; Hamburger: massimo 1 mese; Manzo, vitello, agnello: da 2 a 3 mesi; Bistecche (manzo, agnello, vitello): dagli 8 ai 12 mesi. Carne cotta: Manzo: dai 6 ai 12 mesi; Agnello e vitello: dai 6 ai 12 mesi; Maiale: dai 4 agli 8 mesi; Arrosto: massimo 2 mesi. Pollame: Pollo e tacchino: massimo 12 mesi; Anatra e oca: massimo 6 mesi; Frattaglie: dai 2 ai 3 mesi; Pollame cucinato in salsa: massimo 6 mesi; Pollo a fettine: massimo 1 mese.
- Pesce. Pulite il pesce squamandolo e privandolo delle viscere interne, quindi surgelatelo in sacchetti per alimenti o contenitori di vetro. Nel caso dei molluschi potete congelarli direttamente senza la conchiglia. Merluzzo, sogliola: massimo 6 mesi; Salmone: dai 2 ai 3 mesi; Sgombro, persico: dai 2 ai 3 mesi; Pesce impanato: massimo 3 mesi; Pesce bollito: dai 3 ai 4 mesi; Gamberetti crudi: massimo 12 mesi; Molluschi e ostriche: dai 3 ai 4 mesi.
- Frutta. La frutta di piccole dimensioni – come fragole, frutti di bosco, ciliegie – può essere congelata comodamente in sacchetti alimentari. Nel caso invece di pesche, mele o pere è preferibile passarle in uno sciroppo a base di acqua e zucchero o congelarle in un contenitore ricoperte di zucchero. Quanto agli agrumi, meglio se surgelati a spicchi o sotto forma di succo. Succhi di frutta: massimo 12 mesi; Frutta fresca: dagli 8 ai 12 mesi; Agrumi: dai 4 ai 6 mesi.
- Verdura. Mai surgelare le verdure intere: quindi, pulitele accuratamente, “sbiancatele” - che in gergo significa sbollentarle in acqua salata per un paio di minuti e poi raffreddarle nel ghiaccio – e tagliatele in piccole parti. Verdura a foglia larga: massimo 12 mesi; pomodori, zucchine ripiene, peperoni: massimo 2 mesi; fagiolini, funghi e spinaci lessi: massimo 3 mesi.
- Formaggi. Bisogna fare distinzione tra spalmabili, cremosi/stagionati e grattugiati. Formaggi spalmabili: massimo 3 mesi; formaggi cremosi stagionati: dai 6 agli 8 mesi; parmigiano grattugiato: dai 3 ai 6 mesi.
- Latticini e prodotti caseari: burro: dai 6 ai 9 mesi; margarina: massimo 12 mesi; latte: massimo 3 mesi.
- Uova. Si surgelano in sacchetti per alimenti o piccoli contenitori già sbattute e condite, con sale e spezie per ricette salate, o con zucchero e aromi per quelle dolci. L’importante è non congelare mai l’uovo intero: il guscio a basse temperature tenderebbe a crinarsi e quindi a rompersi. Il tempo di conservazione è massimo di 1 anno.
- Pane. Potete congelarlo sia intero che a fette avvolto nella pellicola trasparente o in sacchetti alimentari. Pane cotto (sciapo, casereccio, panini): massimo 3 mesi; pane crudo: massimo 1 mese
- Pasta e riso. Pasta fresca: massimo 3 mesi; lasagne: massimo 2 mesi; riso integrale crudo: massimo 4 mesi; riso bianco crudo: massimo 6 mesi.
- Lievitati e dolci. Naturalmente va fatta distinzione tra i prodotti lievitati crudi e quelli cotti. Croissant: massimo 3 mesi; Crostata di frutta: massimo 12 mesi; Pasta frolla cruda: massimo 3 mesi; Impasto crudo per torte: dai 4 ai 6 mesi; Base per torte (ciambelloni, Pan di Spagna): dai 2 ai 4 mesi; Torte glassate o farcite: massimo 6 mesi.