Il grano saraceno in 5 ricette da provare
Il grano saraceno, conosciuto anche come grano nero, è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Poligonacee, la stessa del rabarbaro, anche se commercialmente è considerato un cereale. Arrivato in Italia nella metà del XVI secolo, il grano saraceno oggi è un presidio Slow food della Valtellina. Ha un fusto cilindrico, glabro, di colore verdognolo con
Il grano saraceno, conosciuto anche come grano nero, è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Poligonacee, la stessa del rabarbaro, anche se commercialmente è considerato un cereale. Arrivato in Italia nella metà del XVI secolo, il grano saraceno oggi è un presidio Slow food della Valtellina. Ha un fusto cilindrico, glabro, di colore verdognolo con sfumature rossastre; foglie laceolate e fiori bianco-rosati. I frutti, commestibili, hanno una forma particolare: sono piccoli, triangolari di colore verdastro-marroni con sfumature violacee. Per 100 g di prodotto, il grano saraceno sviluppa circa 343 kcal; è ricco di sali minerali, in particolare ferro, di amidi e proteine. Inoltre è completamente privo di glutine, ciò lo rende adatto a chi soffre di celiachia.
La raccolta avviene a ottobre, ma il grano saraceno è disponibile tutto l’anno sotto forma di farina o di chicchi. Una porzione media è di 70 g; ricordatevi, prima di cuocerlo, di sciacquarlo ripetutamente fino a ottenere un’acqua limpida; va poi tostato in padella per un paio di minuti prima di aggiungere tanta acqua calda pari al doppio del suo volume. Deve cuocere almeno 20/25′. Se non lo avete mai mangiato, vi proponiamo 5 ricette per cominciare a conoscerlo:
- Insalata di grano saraceno. Cuocete il grano saraceno in acqua salata. Una volta pronto, raffreddatelo e mettetelo in una ciotola. Aggiungete pomodori a dadini, feta sbriciolata, fettine di scalogno e olive taggiasche ripassate in padella seguendo la ricetta di Agrodolce. Condite con sale e olio extra vergine e servite.
- Polenta taragna. Il grano saraceno è un in gradiente essenziale della polenta taragna che differisce dalla polenta classica proprio perché ottenuta da un mix di due farine: mais e grano saraceno e ha quindi un colore più scuro. La si può servire accompagnata da carni o sughi, ma noi per la presentiamo con burro e fontina.
- Pizzoccheri. I pizzoccheri sono un piatto tipico della Valtellina. Si tratta di una sorta di tagliatella più spessa e corta, fatta di farina di grano saraceno, condita con verza e patate e arricchita da strati di formaggio, casera e parmigiano. Solitamente vengono serviti ben caldi in cocci dai bordi alti.
- Galettes. Le gallettes sono crepes fatte di farina di grano saraceno, tipiche della Bretagna. Di colore più scuro rispetto alle normali crepes, sono quasi esclusivamente ripiene di farce salate. La farcitura classica è infatti quella a base di prosciutto, formaggio e uovo, ma poi ognuno si può sbizzarrire in base ai propri gusti. Noi intanto vi insegniamo a fare una crepe con tutti i crismi, alla farcia ci pensate voi!
- Grano Saraceno al forno con la verza. Lessate il grano saraceno aggiungendo nell’acqua del rosmarino. Una volta cotto conditelo con olio e parmigiano. Stendete su una placca da forno unta e spolverizzata di pangrattato, delle foglie di verza precedentemente sbollentate in acqua salata e ricopritele con il saraceno. Formate degli strati alternando il cavolo e il grano e assicuratevi di finire con quest’ultimo. Ricoprite l’ultimo strato con della besciamella aromatizzata al timo e mettete in forno per un quarto d’ora, azionando la funzione grill negli ultimi minuti per gratinare la superficie.