Il kiwano, lo strano frutto dalle mille virtù
Il Kiwano è un frutto che ha origini africane, il suo nome è molto simile a quello di un frutto che già conosciamo, il kiwi. Ecco perché.
Il kiwano è un frutto strano. Cattura subito l’attenzione per il suo aspetto: ha una forma ovale, è lungo mediamente fra i 10 e i 15 cm, ha una buccia coloratissima – giallo/arancio – e ricoperta da sporgenze che sembrano piccole corna. Per questo motivo, viene chiamato anche melone cornuto o cetriolo cornuto.
Il nome kiwano risale invece agli anni Trenta e deriva dal fatto che, una volta aperto, rivela una certa somiglianza con il kiwi. La pianta, ovvero la Cucumis metuliferus, è rampicante e originaria dell’Africa. Per essere più precisi appartiene alla famiglia Cucurbitaceae, la stessa di cui fanno parte l’anguria, il melone, il cocomero, la zucca. Da qualche tempo il kiwano ha fatto la sua comparsa anche in Italia e sta riscuotendo crescenti consensi. È arrivato quindi il momento di fare la sua conoscenza, e soprattutto scoprire le sue tante virtù.
Le proprietà benefiche
Nella composizione del kiwano figurano innanzi tutto abbondanti quantità di vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B. Presenti anche diversi sali minerali, in primis sodio, magnesio, calcio, potassio e ferro. Si aggiungono percentuali, sia pur ridotte, di fibra alimentare e proteine. Ciò significa che questo frutto esotico è un grande amico della nostra salute: contribuisce a rinforzare il sistema immunitario, esercita un’azione antiossidante e antinfiammatoria, favorisce il mantenimento del giusto equilibrio idrosalino e di conseguenza è ottimo sia per chi pratica sport che per chi soffre di pressione bassa.
Protegge il cuore e aiuta a prevenire l’insorgenza di malattie croniche quali il diabete e alcune tipologie di tumore. Non solo. Poiché è composto per l’88% circa di acqua, può svolgere un importante ruolo nella corretta idratazione dell’organismo. È povero di calorie, 100 grammi ne contengono poco più di 40, e questa è indubbiamente un’altra bella notizia.
Il sapore e come mangiarlo
Sì, ma che sapore ha il kiwano? Gustando la sua polpa verde e gelatinosa – i semi sono commestibili – vengono in mente la banana, il limone e il cetriolo. Un mix che risulta gradevole e delicato, lievemente agrodolce. E che lo rende un ingrediente originale, nonché azzeccato, per arricchire le insalate.
Da provare anche con lo yogurt bianco, nei frullati, negli smoothies e nelle macedonie: aggiungerà una nota speciale e si avrà anche modo di sperimentare il suo potere rinfrescante e rigenerante. Naturalmente è ottimo anche così, semplicemente tagliato a fettine, magari con qualche goccia di succo di limone e una spolverata di zucchero (qualcuno preferisce invece un pizzico di sale). In Africa lo arrostiscono anche, pensate un po’. Oppure lo fanno bollire insieme alle verdure. Una dritta: quando ci si appresta a sbucciarlo, è bene indossare un paio di guanti per evitare di pungersi.