Avventure gastronomiche: scopri gli ingredienti strani della cucina cinese
Spesso gli ingredienti della cucina cinese ci appaiono misteriosi: ecco gli alimenti da scoprire e utilizzare nelle vostre ricette.
Per chi è affascinato e per chi è impaurito, avventuriamoci alla scoperta degli ingredienti strani della cucina cinese: ecco tutti alimenti che non troverete nelle case italiane ma che sarebbe molto interessante conoscere
- Ingredienti strani della cucina cinese
- Bachi da Seta
- Bambù
- Fagioli azuki
- Fagioli neri salati
- Gelatina di Fagioli Mung
- Giuggiole
- Loto
- Mirin
- Noci di Betel
- Nuvolette di drago: ingredienti strani della cucina cinese
- Occhi di drago
- Olio di sesamo
- Orecchie di Giuda: ingredienti strani della cucina cinese
- Osmanto
- Pinne di pescecane
- Polvere delle cinque spezie
- Salsa d’ostrica: ingredienti strani della cucina cinese
- Salsa Hoisin
- Stinky Tofu
- Zha cai
- Zucca Amara
Ingredienti strani della cucina cinese
Per alcuni di noi, il ristorante cinese è il regno del piacere: gli gnocchi di riso risvegliano da ogni fatica, i ravioli al vapore potrebbero curare una depressione. Per altri, invece, la cucina cinese dischiude un mondo oscuro, di ingredienti innominabili o loschi, dalle origini impensabili, magari coltivati in universi paralleli. Qualunque sia la derivazione da asporto per noi occidentali avidi e inconsapevoli, la cucina cinese ha una storia millenaria, sintesi di tradizioni locali diversificate e stratificate; tramite le ricostruzioni archeologiche e le distinzioni moderne, si può arrivare a riconoscere 10 scuole fondamentali, le cucine di Shandong, Sichuan, Jiangsu, Guangdong, Hunan, Fujian, Anhui, Zhejiang, Pechino, Shangai. Una studiata, antica filosofia sottende all’accostamento degli ingredienti: bisogna distinguere tra fan (ciò che accompagna i cereali), yin (cibi femminili e rinfrescanti), yang (maschili e fritti o ricchi di spezie), ma soprattutto bisogna badare alla complementarietà tra caldo e freddo. Dopo aver studiato quali sono gli ortaggi e i tuberi più amati ecco gli ingredienti più strani.
Bachi da Seta
In alcune regioni della Cina, i bachi da seta sono considerati una prelibatezza. Questi insetti, ricchi di proteine, vengono solitamente cotti e serviti fritti o come snack croccante. Il loro sapore ricorda quello delle noci e la loro consistenza è sorprendentemente piacevole. Sebbene possano sembrare inusuali, i bachi da seta sono una fonte nutriente e sostenibile di proteine, guadagnandosi un posto nei mercati alimentari.
Bambù
Nella cucina cinese, i germogli di bambù costituiscono una ricca fonte di minerali (ferro e potassio), fibre e proteine; da noi arrivano già inscatolati, ma in Cina si raccolgono freschi nelle radure attorno ai boschi. Hanno sapore estremamente delicato, ma consistenza vagamente croccante, che li rende il contrappunto perfetto per piatti umidi e ricchi di salse.
Fagioli azuki
Coltivati in Cina almeno dal 1000 a.C., sono baccelli che contengono piccoli semi; gli Azuki più diffusi sono quelli rossi striati di bianco (noi infatti li conosciamo semplicemente come fagioli rossi). Come in Giappone, sono utilizzati soprattutto frullati, per ottenere una salsa densa e zuccherata da unire a impasti o riso.
Fagioli neri salati
Gelatina di Fagioli Mung
In Cina, la gelatina di fagioli mung è un ingrediente interessante e rinfrescante, perfetto per i dessert estivi. Questo alimento viene realizzato a partire dalla farina di fagioli mung e ha una consistenza gelatinosa e delicata. Spesso viene servita con sciroppo di zucchero o accompagnata da frutta fresca. La sua leggerezza e il suo sapore neutro la rendono ideale per bilanciare piatti più corposi.
Giuggiole
Le giuggiole, note come “zao” in cinese, sono un frutto dolce e succoso che si trova principalmente in autunno. Questo frutto ha un sapore simile a quello delle mele, ma con una consistenza più morbida. In Cina, le giuggiole vengono spesso consumate fresche o secche, e si dice che abbiano proprietà benefiche per la salute, contribuendo a rinforzare il sistema immunitario e migliorare la digestione.
Loto
Del loto si usa tutto: la radice bianca e croccante, dal gusto dolce e fresco, è tagliata a fette e unita alle insalate, oppure cotta al vapore, ma può essere anche fritta o conservata sotto aceto; i petali sono sfruttati per aromatizzare tè e tisane, mentre i boccioli si mangiano freschi; i semi sono tradizionalmente frullati per ottenere farce con cui guarnire dolci e torte. Il fiore, poi, è un elegantissimo decoro.
Mirin
Il mirin è una sorta di aceto di riso di origine nipponica, molto diffuso in Cina; ha una bassa gradazione alcolica e un’importante presenza di zuccheri. Se in Giappone è usato per accompagnare alcune preparazioni di sushi o per insaporire zuppe come quella di miso, in Cina è considerato indispensabile per ottenere brodi saporiti (ad esempio per la celebre zuppa di wonton) o per glassare carni e pesci da grigliare. Generalmente è bollito prima dell’utilizzo.
Noci di Betel
Le noci di betel, originarie dell’Asia tropicale, sono un altro ingrediente peculiare della cucina cinese. Sebbene non siano un alimento comune come altri, vengono utilizzate in alcune tradizioni culinarie e culturali. In Cina, le noci di betel vengono talvolta masticate con foglie di betel e spezie, creando una combinazione stimolante. Tuttavia, il loro consumo è controverso e si consiglia di prestare attenzione all’uso.
Nuvolette di drago: ingredienti strani della cucina cinese
I ristoranti più generosi le offrono mentre si sceglie dal menu. Per i nostri occhi ignari, sono semplici patatine; all’assaggio emergono sapori insoliti, ma si tratta di sfogliatine preparate con fecola di tapioca, acqua e frutti di mare; l’impasto steso e asciugato è poi tagliato e fritto. Generalmente troviamo quelle di gamberi, ma esistono versioni con calamari e altri prodotti del mare, più o meno piccanti, con l’aggiunta di vegetali. È doveroso immergerle senza inibizioni nella salsa agrodolce.
Occhi di drago
Per restare in tema draghi, passiamo direttamente al dessert. L’occhio di drago è in realtà il Dimocarpus Longan, un frutto tipico del Sud della Cina; il nocciolo che si intravede attraverso la polpa semitrasparente e che ricorderebbe una pupilla, può impressionarvi, ma il sapore è dolce e rinfrescante; secondo la medicina cinese ha poi effetti rilassanti e calmanti. Oltre che fresco, si trova anche essiccato o reso in gelatine e confetture.
Olio di sesamo
L’olio di sesamo è un condimento aromatico ampiamente utilizzato nella cucina asiatica, noto per il suo sapore di nocciola e le sue proprietà salutari. Estratto dai semi di sesamo, può essere trovato sia in versione chiara che scura; la prima è ideale per insalate e marinature, mentre la seconda, dal sapore più intenso, è perfetta per stufati e piatti saltati. Ricco di antiossidanti, è anche apprezzato per i benefici per la salute, come il supporto al colesterolo.
Orecchie di Giuda: ingredienti strani della cucina cinese
Sono tra i funghi più utilizzati in Cina; si tratta di una specie di Mu-er scuri, sottili, con superficie vellutata, da cercare sui tronchi più vecchi delle latifoglie. Commercializzati secchi, hanno sapore molto delicato, risultano perciò particolarmente versatili e sono utilizzati soprattutto in virtù della loro croccantezza. Anche il profumo è gradevole e si sposa bene a paste saltate (ad esempio, insieme a carote, zucchine, germogli), ma possono accompagnare la carne (di solito, maiale) e i pesci (tipici, i gamberi conditi con funghi e zenzero). Non mancano tra gli ingredienti strani della cucina cinese altri tipi di funghi, che però è sempre meglio utilizzare seguendo le indicazioni sulla confezione.
Osmanto
Pinne di pescecane
Se spesso i nomi cinesi appaiono suggestivi, in questo caso si tratta proprio di quel che il nome rivela. Le pinne di pescecane sono utilizzate soprattutto in una prelibata zuppa, conosciuta fin dai tempi della dinastia Ming e servita originariamente in occasioni di festa. Si usano le pinne cartilaginee del petto e del dorso dello squalo, per spellarle, ammollarle e stufarle a lungo con verdure e insaporitori. Gli animalisti insorgono e il mercurio nella carne dello squalo non ha certo effetti positivi. Ma tra gli ingredienti strani della cucina cinese questo ha il ruolo di protagonista.
Polvere delle cinque spezie
Se non riuscite a riprodurre i ricchi sapori cinesi, forse dipende dal fatto che non conoscete il segreto della diffusissima polvere delle 5 spezie, con cui generalmente sono stufate le carni o insaporiti tofu e zuppe; il composto è formato da anice, cannella, chiodi di garofano, semi di finocchio, pepe. Anche la famosissima anatra alla pechinese gode di questa sofisticata guarnizione.
Salsa d’ostrica: ingredienti strani della cucina cinese
Tra i condimenti cinesi da usare in cucina non potete non acquistare la salsa di ostriche. Un tal Lee Kam Sheung nell’Ottocento si sarebbe dimenticato le ostriche sul fuoco; dalla sua svista, nacque questa salsa usatissima in Cina; serve per insaporire carni grigliate (in particolare, il manzo), verdure bollite (come i cavoletti cinesi), ma anche per rendere sferzanti insalate e pesci cotti al vapore. Si trova in tutti i supermercati etnici; per prepararla, bisogna cuocere insieme ostriche, zucchero e addensanti di vario genere, per un risultato viscoso e inevitabilmente agrodolce.
Salsa Hoisin
La salsa hoisin è un condimento denso e dolce, molto utilizzato nella cucina cinese, noto per il suo sapore ricco e agrodolce. È realizzata principalmente con salsa di soia, zucchero, aceto, aglio e spezie, conferendole una consistenza simile al ketchup. Questa salsa è ideale per marinare carni, in particolare il maiale, e come salsa per intingere. È anche un ingrediente chiave in piatti tradizionali come l’anatra alla pechinese e le famose involtini primavera.
Stinky Tofu
Il “stinky tofu,” noto in cinese come “chòu dòufu,” è un alimento fermentato che, come suggerisce il nome, ha un odore molto forte e caratteristico, spesso descritto come pungente e rancido. Questo tofu fermentato è una prelibatezza in diverse regioni della Cina, in particolare a Taiwan, dove viene servito come snack da strada. La preparazione del “stinky tofu” prevede l’immersione del tofu in una miscela di acqua, sale, verdure fermentate e spezie, permettendo al tofu di sviluppare il suo sapore distintivo. Nonostante il suo aroma intenso possa sembrare poco invitante, il “stinky tofu” è apprezzato per la sua consistenza croccante all’esterno e morbida all’interno, e il suo sapore ricco e umami. Viene solitamente fritto e servito con salse piccanti o agrodolci, il che lo rende un’esperienza culinaria intrigante per i palati avventurosi. In effetti, per molti appassionati della cucina asiatica, il “stinky tofu” rappresenta un’autentica delizia gastronomica che riflette la diversità e la profondità della tradizione culinaria cinese.
Zha cai
Tra gli ingredienti strani della cucina cinese non si può non parlare dello zha cai. Probabilmente lo avete trovato scritto nella versione inglese Tsa Tsai e non avete comunque saputo ipotizzare di cosa si tratti; aiuta la denominazione alla buona di verdura di Sichuan. Per questa antichissima preparazione, il gambo della pianta di senape è salato, pressato, arricchito con peperoncino e lasciato a fermentare in un contenitore di terracotta. Prima dell’uso, conviene lasciarlo qualche minuto in ammollo, per eliminare il sale o il peperoncino in eccesso. Gli usi sono molteplici: indispensabile per le tradizionali tagliatelle di Sichuan, può insaporire zuppe, carni rosolate, verdure saltate.
Zucca Amara
La zucca amara, conosciuta anche come melone amaro, è un ortaggio che suscita curiosità per il suo sapore decisamente particolare e per le sue proprietà benefiche. Caratterizzata da una buccia verde scuro e una forma irregolare, questa zucca è ampiamente utilizzata nella cucina asiatica, inclusa quella cinese. Sebbene il suo gusto possa risultare troppo forte e amaro per alcuni, è apprezzata per le sue qualità nutrizionali e terapeutiche. È ricca di vitamine, minerali e antiossidanti, ed è considerata un rimedio naturale per abbassare i livelli di zucchero nel sangue, rendendola un alimento ideale per chi soffre di diabete. In cucina, la zucca amara viene spesso utilizzata in stufati, zuppe e piatti saltati, dove può essere abbinata a carne, pesce o verdure per bilanciarne il sapore intenso. Prima di essere cucinata, è comune rimuovere la parte interna e il seme, poiché questa contiene una concentrazione di amaro maggiore. Se volete provare qualcosa di diverso, la zucca amara offre un modo unico per esplorare i sapori della cucina cinese, portando un tocco di innovazione e salute ai vostri piatti.
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