Insalate stellate: 9 ricette degli chef da provare a replicare quest’estate
• Pubblicato 8 Giugno 2020 Aggiornato 9 Giugno 2020 10:04
Si fa presto a dire insalata, ma questo piatto da noi molto usato come contorno per alcuni chef stellati è una portata da non sottovalutare.
Si fa presto a dire insalata, ma sotto questo nome si nascondono una miriade di soluzioni possibili: dalla semplice insalata verde a quelle gourmet. I ricettari del 1600 riportano già ricette di insalate dai numerosi ingredienti – non solo verdura, ma anche frutta – e le modalità per comporle. Oggi l’insalata assolve a diverse funzioni: da contorno, da antipasto o da piatto unico, e fa bella mostra di sé in osteria così come nei menu stellati. E proprio di questi ultimi vogliamo raccontarvi, presentandovi 9 insalate pensate e servite in ristoranti premiati dalla guida Michelin.
- Insalata 21-31-41 (Enrico Crippa). Come anche il nome suggerisce, quella di Crippa è un’insalata composta da un numero impressionante di ingredienti: germogli, fiori e foglie in proporzione variabile e scelte a seconda del momento dell’anno e quindi della disponibilità. Un’insalata semplice, a crudo, eppure estremamente emozionante.
- Insalata di scampi (Valentino Marcattilii). Ha il sapore deciso del fegato d’oca, quello delicato degli scampi e quello fresco delle insalate novelle, l’insalata di scampi di chef Marcattilii. Un vero e proprio piatto, lontano dall’idea più tradizionale di insalata, ma equilibrato proprio da quell’insostituibile presenza di verde.
- Misticanza alcolica (Niko Romito). Pochi ingredienti colti nella loro assolutezza caratterizzano la misticanza alcolica di Niko Romito: una crema di mandorla alla base, una verticale di insalatine diverse condite con estratto di salvia, olio e aceto e qualche goccia di gin per da carattere al tutto.
- Warm Salad (Daniel Humm). Pur venendo da New York ha il profumo del Mediterraneo l’insalata calda di pane di Daniel Humm. Il pane dorato nell’aglio la cipolla rossa, i pomodori, il basilico, i capperi e l’olio d’oliva. Da servire calda, appena tolta dal fuoco.
- Insalata di mare (Massimo Bottura). Dimenticate l’idea di una normale insalata di pesce e datevi la possibilità di divertirvi stando seduti a tavola e gustando un gran piatto: questa è l’insalata di mare di Bottura che ha come cuore la lattuga e come complemento chips tutte diverse che sanno di mare.
- Insalata invernale (Mattia Spadone). Un’insalata che profuma di bosco e che ha come protagonista le radici. Ci sono infatti carote, pastinaca, topinambur e barbabietole rosse accanto alle insalate spontanee come l’acetosella, il tarassaco o il dragoncello. A rendere unico il piatto, una maionese di rape rosse e rafano, un cremoso di pinoli e piccole gelatine di funghi.
- Insalata di erbe del maso Aspinger (Norbert Niederkofler). Quello che si vede è una gioia per gli occhi: un tripudio di colori dovuto alla varietà della misticanza – piccole lattughe, germogli di rapa e piselli, quadrifogli, ma anche shiso, rucola, spinacini, erba porro e carota –, dai baccelli, dal rosso dei rapanelli e dai fiori eduli; all’interno il sedano rapa e una cialda di amaranto. A completare il piatto un fondo di pomodoro.
- Insalata liquida (Antonino Cannavacciuolo). È la scarola la regina di questa insalata dalla consistenza così particolare. La brillantezza del suo punto di verde, il rosato degli scampi, il colore intenso delle briciole di pane e delle acciughe, i sapori compenetranti dei diversi ingredienti per un’insalata che è un’esperienza.
- Insalata verde (Andrea Berton). Insalata verde è solo il nome della sintesi che ne cattura una delle caratteristiche: il colore. Il verde è dato dal guacamole alla base dell’insalata, dalle punte dell’indivia che, come una corona, segnano il contorno del disco di salsa e dalle numerose tipologia di insalate che ne rappresentano il cuore. A spezzare il verde, l’oro delle cialde di amaranto.
- IMMAGINE
- Ristorazione Italiana Magazine
- Identità Golose