Itinerario gastronomico a Imperia: la Val Nervia
L’entroterra ligure di Imperia è una zona ricca di storia, natura e prodotti tipici che rendono la gastronomia locale particolare: esploriamo la Val Nervia.
Quanto ne sapete di Liguria? Oltre alla costa e ai luoghi più famosi, come le Cinque Terre, Camogli, Portofino e località come Sanremo e Alassio, esiste uno splendido entroterra ricco di storia, natura, prodotti tipici e una cucina locale fervida e interessante.L'alta via dei Monti liguri è un itinerario che si snoda per oltre 400 km Vogliamo raccontarvi quindi dell’entroterra di Imperia e nello specifico della Val Nervia, compresa nel sistema dell’Alta Via dei Monti Liguri. Che cos’è l’Alta Via? Un insieme di antiche strade, sentieri e mulattiere di montagna che, collegate tra loro, uniscono la regione da ponente a levante: si comincia da Imperia e si arriva (a piedi, o in bicicletta) fino alla provincia di La Spezia. Nonostante sia una zona di confine a due passi dalla Francia, con tutto ciò che ne consegue, dal dialetto alla cucina tipica, l’impronta ligure è ben salda e riconoscibile. Un vero gioiello per occhi e palato dove borghi rimasti intatti nel tempo si perdono e si mescolano con boschi, vigne e uliveti. Ecco alcune tappe da non perdere.
- Salendo da Ventimiglia, lungo la strada provinciale della Val Nervia, la prima perla che si incontra è Dolceacqua, antica cittadina, nota per il vino, il Rossese di Dolceacqua (uno dei pochi vini rossi della regione) e per il caratteristico borgo arroccato. Un'antica e suggestiva roccaforte di grande importanza, strategica e di collegamento commerciale; fare un giro per i suoi vicoli ripidissimi e bui è un'esperienza a cui non potete rinunciare. Dove mangiare nei pressi? Vi consigliamo una cena da A Viassa (via della Liberazione, 13), una delle nuove chiocciole liguri della guida Slow Food Osterie d’Italia 2017, ristorante in pieno centro che celebra i prodotti locali in maniera eccellente, dal mare ai monti. Premettendo che qui il menu varia davvero a seconda della giornata e della stagione, si fanno ricordare i gamberi al lardo e crema di patate, le paste fresche, il brandacujun (un baccalà mantecato tipico) e i barbagiuai, ravioli ripieni di zucca e ricotta fritti, tipici della zona.
- Salendo lungo la provinciale si incontra Pigna, bellissimo paesino della parte alta della vallata. Località famosa per la presenza di un complesso termale importante, ma anche e sopratutto per il fagiolo bianco, eccellenza locale, diventato presidio Slow Food (la denominazione comprende, oltre al comune di Pigna, anche quelli di Conio e Badalucco). Silenzio e natura fanno da padroni: per sonni profondi e rilassanti consigliamo l’agriturismo Al Pagan, oasi di pace che si apre sulla vallata. Per cena o un bel pranzo di sostanza, vi consigliamo il Ristorante Hotel Terme (località Madonna Assunta), dove abbiamo assaggiato zuppa di fagioli (rigorosamente di Pigna) e cotiche con maltagliati, tagliolino verde (fatto a mano) con ragù di coniglio al Rossese di Dolceacqua e un bel mix di antipasti, tra cui spiccano i barbagiuai e le lattughe ripiene.
- Castelvittorio è un altro paesino davvero suggestivo appena sopra Pigna, meno turistico e, proprio per questo, meritevole di una visita. All’Osteria del Portico (via Umberto I, 6), osteria di territorio sincera e vecchio stampo, è possibile degustare un ottimo stufato di capra con i fagioli, piatto simbolo della cucina locale.
- Quando si arriva ad Apricale, la prima sensazione è di essere in una fiaba: vicoletti e palazzi antichi tenuti e curati nei minimi dettagli. In estate non mancano serate teatrali in giro per le vie del paese e svariate attività. Pranzo o cena al Ristorante Apricale da Delio (piazza Vittorio Veneto, 9): qui la cucina è dedicata al territorio, con qualche piccola incursione della cucina ligure in generale.
- IMMAGINE
- Camping delle Rose
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