Latte condensato, evaporato o liofilizzato?
Qual è la differenza tra latte condensato, evaporato e liofilizzato? Scopritelo con la nostra breve guida e scegliete quello più adatto da usare in cucina.
Uno degli alimenti più conosciuti e protagonista della nostra alimentazione fin dalla prima infanzia è indubbiamente il latte. Tantissime sono le tipologie in cui si trova in commercio e innumerevoli sono i modi in cui è consumato. Che sia nella soffice schiuma di un cappuccino, scaldato appena prima di dormire o come ingrediente di un dolce, possiamo dire che il latte sia quasi quotidianamente presente nella nostra alimentazione. Siete sicuri però di conoscere proprio tutte le tipologie e tutte le sue possibili sfaccettature? Pensiamo ad esempio alle differenze tra latte condensato, evaporato e liofilizzato. Giusto per dissipare qualche dubbio e rendervi sempre più consumatori consapevoli.
Latte condensato
Il latte condensato è sicuramente il più conosciuto da chi ama preparare dolci e torte, spesso si trova come ingrediente di ricette, ma teoricamente altro non è che latte, a cui è stata sottratta una buona percentuale di acqua. in commercio si trova quasi sempre con un consistente quantitativo di zucchero Portato a ebollizione e mantenuto a una temperatura elevata e costante per qualche tempo affinché parte dell’acqua che lo compone evapori, dopo il raffreddamento il latte si ricondensa e assume una consistenza molto più solida e cremosa. In realtà le tipologie di latte condensato che si trovano in commercio sono realizzate con l’aggiunta di un consistente quantitativo di zucchero, ingrediente che, se da un lato, lo inserisce a tuttotondo nella schiera dei prodotti dolciari, più che in quella degli alimenti base di una alimentazione bilanciata, permette una conservazione molto più duratura nel tempo. Usato raramente in Italia, il latte condensato è un ingrediente molto comune in tutti i paesi del mondo, è impiegato per aromatizzare il caffè o consumato insieme ad una fetta di pane oppure ancora nella preparazione dei dolci, nonché per la creazione del noto dulce de leche.
Latte evaporato
È proprio l’altissima percentuale di zucchero, circa 40%-50%, che distingue il latte condensato dal latte evaporato, prodotto anch’esso per sottrazione di acqua, ma non addizionato di zuccheri. Il latte evaporato infatti è spesso utilizzato per ricette che richiedono cremosità, morbidezza, ma non dolcezza.
Latte liofilizzato
Anche il latte liofilizzato è un prodotto che si ottiene mediante sottrazione di acqua, ma la tecnica di liofilizzazione è tutt’altra cosa, prevedendo prima un processo di congelamento e poi un passaggio diretto del ghiaccio a vapore, senza il passaggio intermedio dello stato liquido. In questo modo tutte le vitamine e le sostanze aromatiche non si disperdono e le caratteristiche organolettiche rimangono le stesse. Il latte liofilizzato è quindi il latte che troviamo comunemente in polvere e che spesso viene utilizzato più che per un consumo quotidiano, per preparazioni di pasticceria: pratico, funzionale e soprattutto completo a livello nutrizionale come il più comune latte fresco.