Le bottiglie che non devono mai mancare in un mobile bar perfetto
Preparare un buon drink a casa sta diventando una delle nostre cose preferite, ma con alcuni piccoli accorgimenti: le bottiglie giuste fanno la differenza.
Fra i tanti insegnamenti già impartiti dal 2020 c’è quello di avere in casa tutto il necessario per affrontare con serenità un improvviso periodo di quarantena. A inizio marzo, quando è stato annunciato il lockdown, c’è chi è corso ad acquistare generi alimentari e carta igienica; alcune bottiglie sono il minimo indispensabile da avere nel mobile bar chi ha ordinato tutto il necessario per una palestra casalinga; e chi si è accorto con orrore che il mobile bar non conteneva neanche il necessario per preparare uno Spritz. Quando i bar sono serrati e bartender irraggiungibili, o quando semplicemente si preferisce un’atmosfera intima, i cocktail sono in effetti fra le esperienze più difficili da ricreare. La preparazione delle bevande miscelate, dai gusti accesi, colori brillanti o aromi pungenti, richiede strumenti specifici e una certa manualità, ma soprattutto una buona varietà di bottiglie da cui attingere. Distillati e aromi sono le componenti base di qualsiasi long drink o cocktail: ma alcuni, più di altri, si prestano alla preparazione di un gran numero di drink. Proprio queste bottiglie dovrebbero costituire la base di qualsiasi angolo bar casalingo.
- Un buon whisky (che sia bourbon, rye o scotch) è ottimo da solo o con appena una goccia d’acqua; ma è perfetto anche in drink classici e dal sapore intenso come l’Old Fashioned, il Manhattan o l’Irish Coffee.
- Aromi più delicati e pungenti sono quelli dei drink a base di Gin: il più classico di tutti è il Martini Cocktail, ma molto popolari sono anche il Gin Tonic e il più complesso Negroni. I botanicals del gin, ossia le spezie, le radici e le bacche usate per aromatizzare il distillato, sono in grado di influenzare l’intera riuscita del cocktail: è bene quindi scegliere un gin che piaccia anche in purezza.
- La vodka non può mancare in nessun mobile bar. Il distillato ricavato nell’est Europa dalle patate o dai cereali è apprezzato da praticamente tutti ed è usatissimo come base per drink: negli ultimi anni, particolarmente popolare è diventato il Moscow Mule, che abbina la vodka al gusto fresco del lime e della ginger beer. Ma i classici a base di vodka sono parecchi, a partire dallo Screwdriver e dal Sex on the Beach.
- Anche il gusto pulito del rum bianco è protagonista di molti drink. Mojito, Piña Colada, Cuba Libre, Daiquiri: per riprodurre il gusto di una spiaggia tropicale al tramonto, il rum sembra davvero fondamentale.
- Un po’ meno diffusa è il tequila, ma gli appassionati non saprebbero fare a meno del sapore erbaceo del distillato di agave blu. Il drink più conosciuto è il Margarita, con l’aggiunta di lime e nettare di agave.
- Nei cocktail spesso si trova un po’ di tradizione italiana: molte volte ha la forma del vermouth, il vino aromatizzato inventato a Torino alla fine del XVIII secolo e considerato il primo aperitivo. Il vermouth esiste in versione bianca, rossa e dry – tutte e tre hanno ruoli da protagonisti in drink importanti come il Martini Cocktail, l’Americano, il Milano-Torino, il Manhattan, il Negroni giusto e quello Sbagliato.
- Fondamentale è anche disporre di un bitter, che si tratti del classico Campari o di una bevanda analoga. Il sapore intenso e amarognolo, custodito da ricette segrete, è fondamentale per l’equilibrio di molti drink e si trova spesso in abbinamento con il vermouth. Da solo, è protagonista di long drink semplici ma sempre apprezzati come il Campari Soda e il Garibaldi. È anche l’alternativa più diffusa all’Aperol nello Spritz, scelta in genere da chi predilige la sfumatura amara a quella dolce.
- Per molti drink da aperitivo le bollicine sono importanti e spesso vengono fornite dal Prosecco, dallo Champagne o da altri vini frizzanti, meglio se secchi. Solo alcuni esempi: Mimosa, Bellini, Spritz, Hugo, Negroni Sbagliato, Kir Royal.
- Infine, l’Angostura. Per tanti è un mistero, nonostante compaia fra gli ingredienti di moltissimi drink. La ricetta è ufficialmente segreta, ma si tratta di un amaro concentrato che contiene per certo spezie, erbe e aromi come l’arancia amara, il cardamomo, la china rossa, la genziana. L’aroma è intenso: ne bastano poche gocce per completare drink classici come il Manhattan e l’Old Fashioned, ma anche per rivoluzionare il gusto di molti altri cocktail. È un bonus da tenere sempre in dispensa.
- L’alcol è importante, ma non è tutto. Gli ultimi ingredienti da conservare nel mobile bar – o da recuperare dal frigo – sono gli analcolici: acqua tonica, soda, ginger beer, bibite gassate e succhi di frutta in abbondanza. Ciascuno di loro serve ad aggiungere bollicine, dolcezza, aromi o colore nel bicchiere – per un cocktail, ingredienti importanti almeno quanto la componente alcolica.
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