Fai da te: 6 liquori da fare in casa
I liquori fatti in casa sono alla portata di tutti: seguite i nostri consigli e procuratevi gli strumenti necessari per i vostri liquori aromatizzati.
Che lo volessimo o no, il 2020 ci sta portando a riscoprire le ricette della tradizione: manicaretti fatti in casa, per tutta la famiglia, con ingredienti di facile reperibilità e strumenti casalinghi. i liquori fatti in casa possono essere alla portata di tutti Ma la tradizione, oltre al contenuto del piatto, riguarda anche quello del bicchiere: ogni regione ha le proprie bevande tipiche, che fino a qualche decennio fa venivano sempre preparate in casa. Per ragioni sanitarie, le bevande del passato erano quasi tutte fermentate, e quindi alcoliche. Se però vino, birra e distillati sono riservati a chi dispone di un vigneto famigliare o di una cantina ben attrezzata, i liquori, aromatizzati con frutta, spezie ed erbe, sono invece alla portata di tutti.
Strumenti necessari
Per definizione, i liquori sono bevande a base di zucchero, aromi, alcol alimentare o distillati. Gli utensili necessari per la preparazione sono pochi, ma quasi tutti fondamentali: servono pochi utensili ma tutti o quasi sono fondamentali servono barattoli e bottiglie di vetro dotati di tappo, mortaio, tagliere e coltelli (meglio se in plastica o ceramica, per evitare la contaminazione e l’ossidazione degli ingredienti), bilancia e misurino, imbuto, colino e carta da filtro (o un panno che svolga la stessa funzione). Possono essere utili anche carta e matita, per preparare etichette con il nome e la data della preparazione. E poi serve il tempo: quasi tutti i liquori richiedono un periodo di macerazione o riposo che va da una settimana a qualche mese. Per fortuna le bottiglie e i barattoli sono trasparenti e consentono di ingannare l’attesa osservando, giorno dopo giorno, la trasformazione dei miscugli in dolci nettari – da bere con moderazione!
-
Quella dei liquori è una definizione vasta, che potenzialmente comprende moltissime bevande –la radice latina, liquor, indicava tutte le sostanze liquide. Si distinguono dai distillati perché sono preparati con un’alta quantità di zucchero: in linea generale, nei liquori il sapore degli aromi e dello zucchero dovrebbe risultare predominante su quello dell’alcol, anche se la gradazione alcolica è elevata. Fra i liquori tradizionali che è possibile preparare in casa ci sono il limoncello, il nocino, liquori alle erbe come quello al basilico o alle spezie, come il liquore alla cannella e quello al cioccolato.
-
Le creme di liquore sono liquori densi e particolarmente ricchi di zucchero, con una gradazione alcolica moderata. In genere il nome è riservato ai liquori con un contenuto minimo di zuccheri di 250 grammi per litro (a eccezione della crema di ribes nero, che ne deve contenere almeno 400). I più noti sono la crema di limoncello e quella di caffè; ma in Francia è diffusissima anche la crema di cassis, usata per preparare cocktail come il kir e il kir royal.
-
Gli elisir sono liquori molto concentrati, ma non dolci, la cui gradazione alcolica va dai 40° ai 65°. Si ottengono con la macerazione di erbe, spezie e frutta, che aggiungono densità all’alcol. Di solito sono preparati con erbe dalle proprietà officinali, cioè terapeutiche ed aromatiche – per esempio, con i semi di finocchio si può preparare un elisir digestivo e antinfiammatorio. Ma anche il caffè risulta ottimo per un elisir carico di aroma!
-
La tradizione chiama rosolio il liquore a bassa gradazione ottenuto dalla macerazione dei petali di rosa – era una bevanda molto popolare nelle corti rinascimentali e in occasione di ritrovi femminili. Oggi però il rosolio è usato come base anche per bevande aromatizzate con frutta e spezie: si possono preparare rosoli alla cannella e chiodi di garofano, agli agrumi, o persino al gelso e fichi d’India.
-
Fra i liquori ci sono anche quelli a base di distillati, come i rum e le grappe aromatizzate. Volendo partire dalle basi, sarebbe necessario distillare la melassa di zucchero di canna e le vinacce: ma per semplificare le cose è possibile partire a metà strada, da un rum morbido o da una grappa secca. A questi si possono aggiungere le spezie, come nel caso del rum alla cannella, oppure frutta ed erbe: fra le grappe più note ci sono la grappa con la pera e le grappe alle erbe selvatiche come l’asperula, la ruta, l’erba Luisa (cioè la verbena odorosa).
-
Non si può chiudere che con gli amari. Il termine si riferisce ai liquori ottenuti tramite l’infusione in alcol di piante dal sapore amaro, spesso con proprietà digestive: fa le più note ci sono la china, la genziana, il cardo santo, il rabarbaro e il carciofo. A queste si aggiungono piante aromatiche, per rendere la bevanda più gradevole, come la menta, il timo, le scorze di agrumi e molto altro. Gli amari alle erbe sono facilmente personalizzabili in base al gusto di ciascuno, o in base a quello che offrono il giardino e il balcone.