Litchi: dove si trova e gli usi in cucina del frutto asiatico
Il litchi è un frutto esotico asiatico ormai presente sulle nostre tavole: vi raccontiamo le sue proprietà e gli usi che potreste farne in cucina. Fra l’altro potete anche usarlo per abbellire cesti di frutta e preparare originali centrotavola per le feste
Chi di noi, la prima volta che ha preso in mano un litchi, non si è chiesto: “Questo come diavolo si mangia? Come si sbuccia? Che gusto avrà?” L’effetto licthi è quello che ci succede ogni volta che veniamo a contatto con un cibo che non abbiamo mai visto né, ovviamente, mangiato prima: più passano gli anni, più la lista si arricchisce di frutta esotica, verdure bizzarre e gusti strani e inconsueti.
Il litchi ormai ha perso il suo status di frutto sconosciuto, grazie alla diffusione della tradizione gastronomica cinese e ai mercati ortofrutticoli sempre più aperti alle primizie dei mondi lontani. Nonostante sia diventato abbastanza facile da reperire, pochi conoscono le proprietà di questo piccolo frutto asiatico e i suoi possibili usi anche in abbinata ai nostri sapori.
Com’è fatto?
Chiamato anche ciliegia della Cina (la sua terra d’origine), il litchi è un frutto di circa 3 cm che cresce, da novembre a gennaio, sull’omonima pianta. Ha una forma ovale, la sua buccia è rosa o rossastra, ruvida e non commestibile, mentre la polpa è bianca, traslucida, succosa e soda e nasconde all’interno un nocciolo marrone scuro e liscio molto grande. Il seme non è commestibile.
Alcune cultivar producono frutti con semi abortiti, molto piccoli e chiamati lingua di pollo. Questi frutti sono più richiesti perché contengono più polpa (e dunque costano di più.)
Attenzione: quando il frutto è refrigerato, la buccia diventa marrone scuro. Tuttavia il gusto rimane lo stesso. Il frutto inscatolato, invece, tende a perdere parte del profumo. Il frutto essiccato presenta una buccia marrone scuro.
Il suo sapore è dolce simile a quello dell’uva cui si aggiunge un aroma che ricorda la rosa.
Come coltivare il litchi?
Il Lichti chinensis, questo il suo nome scientifico, è un sempreverde alto meno di 10 metri solittamente. Ha una bella corteccia grigio-nera, con rami di colore marrone-rosso. Le foglie sono composite, mentre i fiori sono di colore bianco, giallo o verde.
I frutti maturano dopo 80-112 giorni, molto varia a seconda del cultivar e del clima. Per quanto riguarda le cultivar che troviamo in commercio in Italia abbiamo:
- Kway Mai Pink: è il Bosworth 3 con frutti piccoli, ma saporiti, dalla buccia rosa
- Brewster: è lo Chen-Tze o Chenzi, dal frutto crosso, conico e con semi grossi
- Sweetheart: ha frutti grandi
- Tai-so: è lo Tai-tsao, con frutti di colore rosso accesi, polpa soda, dolce e croccante
In Italia lo si coltiva praticamente solo in Sicilia, anche se potrebbe crescere là dove si riesce a coltivare anche il limone. Necessita di un clima tropicale, caldo, ma con stagioni fredde senza gelate eccessive (la pianta muore sotto i -4°C). Inoltre predilige le estati calde, umide e piovose. Necessita anche di irrigazioni frequenti e cresce bene in terreni ricchi, ben drenanti e non calcarei, ricchi di materia organica.
Proprietà e benefici per la salute
Il litchi è costituito per l’80% di acqua, per il 15% da zuccheri e per il 2% di fibre; contiene sali minerali, soprattutto potassio e magnesio, che aiutano a mantenere il cuore tonico e che favoriscono il funzionamento dell’apparato circolatorio, vitamina C (in proporzione molta più degli agrumi) che aiuta a rafforzare il sistema immunitario, e le vitamine del gruppo B che dilatano i vasi sanguigni (aiuta a far passare il mal di testa), facilita la purificazione del sangue e regola le reazioni ossidative nelle cellule. Insomma, 3 cm di benessere dal sapore delicato.
In effetti, è un frutto benefico che dovremmo iniziare a mangiare di più.
Usi in cucina del litchi
Oltre a mangiarlo così come è proposto al ristorante cinese, ovvero sbucciato e servito intero su una coppetta, il litchi può diventare ingrediente interessante per diverse ricette che mescolano armoniosamente sapori lontani.
L’abbinata con i piatti di pesce è azzeccatissima. Buonissimi ad esempio i filetti di persico al vapore con broccoletti spadellati, litchi a crudo ed emulsione di olio extravergine con succo d’arancia. Provate il salmone marinato con un’insalata d’indivia belga, arancia e litchi; e ancora, gamberoni alla piastra con peperoncino e litchi a lamelle, un alternarsi tra la carne dolce e calda del gamberone e la freschezza del frutto a crudo.
L’uso più ampio si ha invece con i dolci: a partire dai vari sorbetti e gelati, il litchi può diventare ingrediente base per cheesecake, mousse e budini. Un dessert rapido che vi stupirà, invece, è il litchi al forno: dopo aver accuratamente sbucciato e denocciolato i frutti, rotolateli in zucchero di canna e metteteli in forno preriscaldato a 120° C per 15 minuti.
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