Little Vegan Witch, una nuova vita vegana e sostenibile
Little Vegan Witch è una YouTuber vegana, che propone ricette vegane, anche della tradizione sarda. Conosciamola meglio!
“Ciao, io sono Annalisa, lei è Luna. E questo è il canale di Little Vegan Witch”. Sofisticato taglio bob grigio con frangia, tatuaggi, in braccio la sua cagnolina, all’inizio di ogni video sulla piattaforma si presenta così. 34 anni, sarda di Cabras, sui suoi canali social Annalisa racconta la sua nuova vita vegana e sostenibile, cui è approdata negli ultimi anni. A partire da invitantissime ricette.
Come nasce il progetto
Come racconta lei stessa in un contributo di presentazione – è il secondo video pubblicato sul suo canale YT a marzo 2020 – 4 anni fa, nella primavera del 2016 ha scelto, da un giorno all’altro, di passare a un’alimentazione totalmente vegana. Per aver acquisito consapevolezza, come ha rivelato in un’intervista radiofonica, delle reali condizioni di trattamento degli animali negli allevamenti intensivi. E, di conseguenza, del loro notevole impatto ambientale.
Cominciando con un video dedicato al ragù di seitan, durante il primo lockdown a marzo 2020 ha aperto il suo canale. E la sua cucina. “Era tanto che volevo aprire questo canale – ha spiegato ancora – con la pandemia per fortuna o purtroppo avevo tutto il tempo di dedicarmi a questo progetto”.
Un suo modo, ha quindi chiarito, per fare attivismo e trasmettere la propria esperienza, aiutando le persone interessate a scoprire uno stile di vita più consapevole e coscienzioso. Cui lei, in realtà, aveva già provato ad approdare, accostandosi al vegetarianesimo, all’età di 16 anni. Le ricette pubblicate, tutte anticipate dalla sigla in cui appare in compagnia di Luna, sono accattivanti, elaborate, ma semplici da realizzare. Ogni video, di durata media intorno ai 4-5 minuti, spiega passo passo come preparare piatti che, piuttosto spesso, sono nient’altro che la versione veganizzata di ricette tradizionali.
È il caso, appunto, del primo ragù di seitan, condimento per le lasagne. O del seitan al Cannonau, che rivisita il piatto tipico della Barbagia preparato con il cinghiale. “In cucina – spiega ancora durante l’intervista – quando ho in mente una ricetta immagino come la farei in versione vegana. E poi si sperimenta. È una cucina bella per questo, inesplorata, in cui si possono scoprire tantissime cose. Un esempio è il seitan al Cannonau. Io sono sicura di poterlo replicare, perché tanto il sapore alla carne viene dato da come viene cotta. Quindi cerco di sperimentare, partendo da quale ingrediente può essere perfetto per quella ricetta. Per altre, poi, leggo tantissimi libri e guardo su Internet. Sperimento e le faccio mie, rielaborando a mio piacimento”.
Molto viene anche dall’esperienza personale. Tra i video, ripubblicati sulle diverse piattaforme – su Instagram supera ormai i 16mila follower – spicca una “Nutella vegana”, ricetta scoperta 3 anni fa in montagna, quando era in vacanza in un rifugio. Una crema al cacao preparata con fagioli cannellini, olio di cocco e cacao in polvere. Ma anche dai viaggi, con accattivanti guide vegan alla scoperta di luoghi che accolgano chi abbraccia la cucina vegetale. Un esempio? Non perdetevi le due puntate su Berlino, alla scoperta di una tra le città europee più vegan friendly.
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