Bosco – Officine del Tartufo, Roma
Bosco – Officine del Tartufo a Roma offre una cucina che utilizza ingredienti di bosco pur rimanendo informale, seguire la stagionalità è la regola.
Se dovessimo trovare una definizione per Bosco – Officine del tartufo potremmo tranquillamente chiamarlo Truffle bar. Quasi 20 le sedute, tavolini alti e servizio al banco, lavagna che occupa la parete sinistra della sala, cucinotto a vista. L’idea di Guido Liberti è quella di portare in tavola ingredienti di bosco senza però lasciarsi andare a una cucina stereotipata o ancor più a piatti volutamente impegnativi. Curando le portate senza farle risultare ampollose o scontate. D’altronde il Pigneto è luogo per eccellenza dell’informalità romana, patria della ristorazione rapida e senza arzigogoli manieristici. Arredamento informale e piatti semplici ma di grande gusto Se siete arrivati da Bosco probabilmente amate il gusto deciso di ingredienti genuini manipolati per il giusto tempo. Il cinghiale e il cervo diventano ragù densi e setosi che però farciscono (alternandosi a seconda della stagione) i croccanti taco di mais. Scegliete se cenare con i crostoni di pane come il Brutto anatroccolo con salsa di zucca, petto d’oca affumicato, tartufo (che unisce la scioglievolezza della crema alla consistenza leggermente tenace della carne) o il Coccodè con crema di patate arrosto, uovo, tartufo: che è tutto un rincorrersi di sapori decisi. Oppure preferite un panino come il Tratturo con burger con tartare di manzo marinata, stracciatella al tartufo, cavolo viola, da addentare rigorosamente con vigore e gola. O il Little John burger con roastbeef, maionese ai funghi porcini, cicoria ripassata, tartufo che unisce l’amaro al sapido. La proposta vegetariana è consistente e altrettanto valida: le pannocchie – Pinocchia- sono aromatizzate con camomilla e regolate con sale nero, o Cappuccetto Rosso ovvero la pappa al pomodoro con stracciatella e pistacchio. In carta vini in linea con la proposta, una scelta non di certo ampia ma ben assortita. Lasciate uno spazio per il dolce e lasciatevi tentare da Slavina un cremino di gelato al pistacchio ricoperto di glassa al cioccolato. I piatti cambiano a seconda della stagionalità, non vi ci affezionate.