Campo Badia, Arezzo

L’antica Badia di Pomaio da qualche mese è rinata grazie a un piccolo hotel di charme immerso nel verde, che domina tutta la città di Arezzo. Uno dei fiori all’occhiello è il ristorante interno, Campo Badia, dove ritroviamo la creazione artistica dello chef Davide Canella. Davide si è buttato con tutto il cuore in questo nuovo progetto, destinato a dar linfa alla ristorazione aretina. l'immagine classica di un piatto tradotta in qualcosa dal gusto contemporaneo In cucina si muove con garbo, esperienza e finezza, elementi che da sempre lo caratterizzano, un cuoco capace di tradurre l’immagine classica di un piatto in un qualcosa di gusto contemporaneo. Un omaggio a Firenze lo troviamo nel Lampredotto con calamari, cavolo fermentato e salsa verde, che con l’aggiunta delle acciughe dà un contrasto al piatto, mentre un tocco di astuta leggerezza si ritrova nell’Uovo con tartufo del Casentino e zucchine dell’orto. Canella è rinomato da sempre per i risotti, quindi è obbligatorio provarlo nella versione con le rape rosse e il Blu di pecora, mentre per rimanere sulla tradizione c’è il Tagliolino fatto in casa con l’Aglione della Valdichiana, con un effetto a sorpresa dato dai funghi e dal gambero crudo. Un grande classico rimane sempre il piccione: allevato da Laura Peri, in questo piatto il petto è accompagnato da nocciole, topinambur e spezie segrete. In alternativa potete andare sul pesce: l’Ombrina con bufala affumicata, basilico, melanzana e confettura di pomodoro, è delicata e racchiude allo stesso tempo i sapori del sud. La carta dei vini è curata dal sommelier Mario Giunti, che vi saprà guidare in un percorso preciso, in base ai piatti scelti: non perdetevi una visita in cantina, rimarrete a bocca aperta. Arredo elegante e minimale, con possibilità di mangiare in giardino, quando l’aria è mite. Il bonus del ristorante è il grande orto a più livelli: terrazze pensili rigogliose che danno alla luce pomodori, basilico, piselli, melanzane, peperoni.