Carlo Sammarco Pizzeria 2.0, Aversa
La Pizzeria 2.0 di Carlo Sammarco ad Aversa è l’indirizzo giusto per gustare una pizza dal cornicione alto e farcita con prodotti selezionati del territorio.
La stasi non si addice a Carlo Sammarco, che nel giro di pochissimo (un anno per i meticolosi) ha aumentato la capienza della sua pizzeria (aggiungendo un secondo forno e una seconda sala), comprato un nuovo locale a Frattamaggiore e ottenuto riconoscimenti universalmente condivisi. Al centro della New Wave che preferisce una pizza di dimensioni più contenute e cornicione importante, è uno dei fautori della corrente di coloro che realizzano un bordo a canotto. La pizza di Carlo ha bordi alti e farcitura generosa ma equilibrata C’è chi parla di astro nascente della nuova scuola della pizza napoletana, chi conoscendolo personalmente lo descrive come un ragazzo volenteroso e instancabile. Tanto più che nella sua pizzeria non sono possibili le prenotazioni (tradizione tutta napoletana) e arrivando nell’ora di punta l’attesa è d’obbligo. La Pizzeria 2.0 si trova all’ingresso della vivace Aversa, la si riconosce dalla calca in attesa sul marciapiede e la grande insegna. La sala ha lo stile pulito delle pizzerie di questo decennio, il servizio è gentile e solerte. Per noi una frittatina di pasta dal ripieno lussurioso di ragù e piselli e un crocchè in cui la speziatura è ben dosata. Il menu delle pizze è puntellato di prodotti contrassegnati con la chiocciola che sancisce l’appartenenza a un presidio e chicche del territorio. Di seguito chiediamo una Carrettiera e una Capricciosa. Amanti dell’amarcord abbiamo preferito pizze classiche (ma non troppo) per valutare la tenuta di un ripieno importante. La capricciosa è caotica e sapida come deve essere, San Marzano dop e Fiordilatte di Agerola alla base, l’amaricante del cuore di carciofo sottolio extravergine strizza l’occhio alla dolcezza del prosciutto cotto San Giovanni, le olive caiazzane aggiungono un tocco sapido, i funghi spingono sulla freschezza, il salame nero di maialino nero casertano riporta alla generosità dell’allevamento della provincia. Nella carrettiera i friarielli rinnovano il matrimonio con la salsiccia a punta di coltello, i primi quasi cremosi la seconda con una tenacità appena accennata al morso. Le pizze stagionali nella stagione calda si arricchiscono di tonno, alici, cacioricotta, ricotta, creme di zucca, zucchine, fiori di zucca, cipolle, scarole e un trionfo di pomodorini rossi e ovviamente gialli. Qualche birra artigianale in carta e dolci.