Carpaccio, Roma
Carpaccio a Roma, in zona Rione Prati, è un ristorante dove la carne è regina, soprattutto per la specialità di cui porta il nome.
Pizza e pasta sono le parole italiane, legate al cibo, più conosciute al mondo. Sebbene meno noto, non necessita di traduzione anche il termine carpaccio, che indica il piatto nato nel 1950 all’Harry’s Bar di Venezia. Con questa creazione, il proprietario Giuseppe Cipriani volle omaggiare il pittore Vittorio Carpaccio, le cui opere erano in mostra proprio in quel periodo al Palazzo Ducale della città lagunare. Più di recente, a Roma, ha aperto un ristorante che nell’insegna richiama a questa celebre portata a base di carne cruda. Il format si basa su un’idea di Angelo Di Nicola (sommelier e ristoratore) e Germano Bertollini, la cui famiglia lavora nel mondo delle carni dal 1893. Circa 170 i metri quadri, tra interni e dehors, per un totale di 100 coperti. un locale in cui la carne è regina, soprattutto la versione che dà il nome al ristorante In menu, ovviamente, diverse versioni di carpaccio: si va da quello al tartufo a condimenti più originali; decisamente esotica è ad esempio la variante con foglie di lime, maionese allo zenzero e lemongrass. E poi c’è la griglia, d’altronde il pay off del locale, The Beef Boys, lascia presagire una vocazione anche da steakhouse. I tagli (T-bone, Fiorentina, Costata e New York Steak) differiscono per razza e grado di frollatura. A completare l’offerta, hamburger, tartare e una serie di proposte dal sapore internazionale come i Ravioli al vapore ripieni di manzo, maiale, verdure e zenzero o i Bao Buns con pulled pork. Chi non riesce a rinunciare alla pasta può scegliere tra i classici primi capitolini. Per quanto riguarda i contorni, alle immancabili patate si affianca una serie di Tegamini, che vanno dalla nostrana Cicoria saltata in padella al Pak Choi al vapore, con salsa di soia e zenzero. Carta dei vini con 100 etichette, presenti alcuni grandi classici ma anche delle referenze naturali; selezione di birre artigianali in bottiglia firmata Beerfellas.