Chic Nonna, Firenze
Chic Nonna di Vito Mollica apre a Firenze. Memoria e innovazione s’intrecciano per trovare un equilibrio che coinvolga tutti i sensi.
Un ristorante fine dining situato nella storica residenza che un tempo fu la casa della musa di Dante, Beatrice. Succede in quel di Firenze, a Palazzo Portinari Salviati, nella centrale via del Corso. La nuova insegna Chic Nonna apre all’interno della Corte degli Imperatori, dove ci sono volte affrescate dal pittore rinascimentale Alessandro Allori, per completare l’offerta gastronomica della residenza d’epoca. Con 55 posti distribuiti su cinque sale, il ristorante va ad aggiungersi al Salotto Portinari Bar & Bistrot adatto a light lunch, aperitivi, after dinner e alla Sala Beatrice destinata invece agli eventi privati. A Vito Mollica, in qualità di director of culinary, il compito di coordinare le diverse anime del nuovo progetto food & beverage di Mine & Yours Group. Dopo la lunga esperienza al ristorante Il Palagio del Four Seasons a Firenze, Mollica torna a proporre la sua cucina incentrata sulla stagionalità e sull’uso di materie prime eccellenti: dal Patanegra stagionato al pollo bianco del Valdarno che compare nel ripieno dei tortelli, da verdure e ortaggi di piccoli produttori locali alle ostriche dei migliori allevamenti. I piatti guardano alla tradizione della cucina italiana ma non sfuggono a contaminazioni e tocchi etnici provenienti da terre lontane. Lo dimostrano la galantina di faraona con Patanegra Joselito e pistacchi, i tagliolini all’aglio nero, ricci di mare e limone e la pezzogna all’acqua pazza e sedano glassato. Due i percorsi degustazione da cinque portate ciascuno: il menu Corte degli Imperatori con proposte di carne e pesce e il menu Rubabriciole ispirato al fregio della Batracomiomachia, presente in una delle sale del ristorante a opera del pittore Allori, che punta su piatti vegetariani. Al fianco di Vito Mollica, i restaurant chef Rosario Bernardo e Paolo Acunto mentre la consulenza di pasticceria è affidata a Tim Ricci. I dessert sono accompagnati da un’attenta selezione di tè e caffè di diversa provenienza e con svariati metodi di estrazione. La carta dei vini della sommelier Clizia Zuin conta circa 300 etichette: molti brand storici ma spazio anche ai piccoli produttori. Tre proposte di wine pairing da cinque calici tra vini toscani, bollicine e una selezione di etichette italiane e d’oltralpe. In sala, il servizio alla francese tra eleganza e precisione orientale è a cura di Mark Ignatov e Davide Altobelli.