Dongiò, Milano
Avete presente il posto di cui tutti vanno in cerca a Milano, credendo che non esista? L’autentica trattoria dove si mangia tanto e bene, si paga il giusto e si è trattati con cortesia? Forse è un caso unico, ma esiste: Dongiò, proprio a due passi da Porta Romana, zona ormai diventata un punto di
Avete presente il posto di cui tutti vanno in cerca a Milano, credendo che non esista? L’autentica trattoria dove si mangia tanto e bene, si paga il giusto e si è trattati con cortesia? Forse è un caso unico, ma esiste: Dongiò, proprio a due passi da Porta Romana, zona ormai diventata un punto di riferimento per la vita notturna. Ma lui è qui da molto prima, ed è rimasto fedele a se stesso. Ristorante senza fronzoli che non ha ceduto a mode passeggere: l’ambiente è quello tipico di una trattoria, la gestione familiare, il clima conviviale.una cucina casereccia ben fatta, con porzioni generose e sapori spiccatamente calabresi Dongiò propone la tradizionale cucina casereccia, specialmente calabrese, con alcune incursioni nordiche. Dunque largo ai sapori intensi della cipolla rossa di Tropea, alle note piccanti del peperoncino e dell’immancabile ’nduja, ma anche alla semplice bontà della pasta fatta in casa, a cui si deve la fama di questo locale: spaghetti al caviale di Calabria, con sugo di sardine e peperoncino, tagliatelle alla Re Ferdinando con ricotta fresca, rucola e pancetta e, solo in inverno, gnocchi di patate con ragù di salsiccia. Non si possono trascurare altre specialità come il caciocavallo alla piastra, le polpette al sugo, il capicollo, le bruschette alla ’nduja e la marmellatina di cipolle. Una nota di merito, infine, per i dolci (casalinghi) tra cui spicca il tiramisù alla ricotta.
- IMMAGINE
- Franco Pizzocchero