MEC Restaurant, Palermo
MEC Restaurant a Palermo, a pochi passi dal centro storico, è un ristorante che propone cucina d’ispirazione siciliana con un bel tocco creativo.
Un ristorante fine dining dentro un museo. Un concept unico che arriva, come una boccata di aria fresca, a Palermo. Il MEC si trova all’interno di Palazzo Castrone Santa Ninfa, lungo l’antico Cassaro del capoluogo siciliano, con spettacolare affaccio sulla Cattedrale arabo normanna. Inaugurato lo scorso gennaio, ha riaperto al pubblico il 5 giugno dopo la chiusura forzata del lockdown. MEC è acronimo di meet eat connect, ovvero: “incontriamoci, mangiamo e connettiamoci” e già nel nome racchiude in sé l’essenza e il mood che ruota attorno al modo in cui è stato concepito lo spazio. Non solo ristorante dunque ma anche museo, il primo della rivoluzione informatica in Sicilia che ospita pezzi rarissimi dell’universo Apple, di proprietà di Giuseppe Forello – architetto e imprenditore palermitano ideatore del MEC – uno dei più grandi collezionisti d’Europa. fine dining ispirato alle bontà della terra e della cucina siciliana La particolarità che lo rende unico nel suo genere è proprio quella di poter cenare circondati da teche contenenti pezzi d’antiquariato informatico della nota mela, tra i saloni dell’antico palazzo nobiliare con i tetti affrescati. Dopo le gourmet experience dell’estate con gli chef Giuseppe Raciti, Nino Graziano, Alessandro Mecca ed Enrico Bartolini, è previsto a breve il Solo show del piemontese Max Ferrigno, pioniere della corrente artistica new pop, il cui tema sarà ovviamente l’universo Apple. Fin dalla sua nascita MEC è stato pensato, infatti, come hub creativo e innovativo, dove il connubio tra arte, tecnologia, innovazione e food è il vero fulcro di tutto; un centro d’interscambio culturale in cui avranno luogo seminari, workshop, mostre, incontri con artisti già noti, giovani artisti emergenti. L’executive chef del MEC è Carmelo Trentacosti, nato in Germania nel 1976 ma cresciuto in Sicilia. Rigore, rispetto delle materie prime, autenticità dei sapori e ricerca innovativa sono i tratti distintivi della sua filosofia in cucina. Nei suoi piatti trasferisce i colori, i sapori e i profumi dell’amata Isola. A supportarlo c’è una brigata composta da dieci elementi: quattro in cucina, cinque in sala e un restaurant supervisor all’accoglienza. A disposizione degli ospiti un menu degustazione articolato in un percorso di 6 portate dello chef. Altrimenti si sceglie à la carte. Tra i piatti da non perdere: i ravioli di seppia, il risotto al plancton, il falso magro di maiale, la triglia a beccafico e la deliziosa crostatina cacio e pera. MEC è aperto solo la sera per un numero riservato di soli 30 ospiti; consigliabile la prenotazione.